Frattura navicolare: è giusto il trattamento con tutore e eparina?
Buongiorno,
Sono una ragazza di 37 anni.
Una settimana fa ho avuto una distorsione al piede sinistro A seguito della quale al ps mi hanno diagnosticato una frattura del navicolare.
Nello specifico il referto riporta distacco parcellare del navicolare alla base dell’astragalo’ e quello che mi hanno spiegato è che si è staccato un piccolo frammento di osso.
Come indicazioni mi è stato detto di indossare tutore walker e punture di eparina.
Vorrei chiedere se questo protocollo è corretto e quali sono i tempi di ripresa (per ora ho controllo a 3 settimane).
Sono molto demoralizzata e preoccupatissima di rimanere compromessa.
Non sono una sportiva, ma spero di poter tornare alle normali attività.
Spero di ricevere qualche indicazione e informazione in più.
Grazie mille.
Sono una ragazza di 37 anni.
Una settimana fa ho avuto una distorsione al piede sinistro A seguito della quale al ps mi hanno diagnosticato una frattura del navicolare.
Nello specifico il referto riporta distacco parcellare del navicolare alla base dell’astragalo’ e quello che mi hanno spiegato è che si è staccato un piccolo frammento di osso.
Come indicazioni mi è stato detto di indossare tutore walker e punture di eparina.
Vorrei chiedere se questo protocollo è corretto e quali sono i tempi di ripresa (per ora ho controllo a 3 settimane).
Sono molto demoralizzata e preoccupatissima di rimanere compromessa.
Non sono una sportiva, ma spero di poter tornare alle normali attività.
Spero di ricevere qualche indicazione e informazione in più.
Grazie mille.
Buongiorno a lei,
i distacchi parcellari (cioè l'evidenza radiografica di un piccolissimo frammento osseo distaccato in genere continuo ad un legamento o alla capsula articolare) con il corretto trattamento guariscono senza problemi e senza significativi esiti salvo casi molto particolari.
Ogni paziente ed ogni lesione è un caso a sé, pertanto in genere preferisco evitare di parlare di "protocollo", che indica un insieme di regole, procedure o indicazioni standardizzate e quindi non personalizzate.
Il medico con la sua competenza ed esperienza, visitando il paziente ed avendo in visione gli esami strumentali è in grado di stabilire per il paziente il miglior trattamento.
Il tutore "Walker" consente una buona stabilità e grande comfort per il paziente ed è spesso una scelta ottimale, ma va applicato in maniera corretta in quanto una sua scorretta applicazione può causare irritazione o lesioni cutanee.
Anche la profilassi antitromboembolica con eparina è un trattamento che necessita di attenta valutazione del paziente in quanto pur essendo un farmaco che riduce il rischio di embolia polmonare, non è esente da possibili effetti collaterali. Se le è stato prescritto questo farmaco vuol dire che il medico ha valutato che i rischi della sua assunzione sono di gran lunga minori dei benefici che ne potrà avere.
I consigli che posso darle sono:
- stare tranquilla e seguire le indicazioni mediche
- non stare seduta troppo a lungo (non più di 20 minuti ogni ora) in quanto mantenere il piede in basso aumenta la stasi venosa, incrementa l'edema, prolunga i tempi di guarigione ed aumenta il rischio di trombosi venosa.
- muoversi il più possibile. Il tutore protegge un segmento corporeo leso, ma non limita in alcun modo il movimento delle altre articolazioni. Il movimento migliora il tono muscolare, l'umore e rende più semplice la riabilitazione anche dell'arto danneggiato.
In conclusione non vedo motivi perché lei sia demoralizzata e preoccupatissima in quanto è stata trattata da un medico sicuramente competente e certamente seguirà le sue indicazioni. Pertanto potrà tornare al più presto alle normali attività.
Cordiali saluti e tanti auguri di buona guarigione.
i distacchi parcellari (cioè l'evidenza radiografica di un piccolissimo frammento osseo distaccato in genere continuo ad un legamento o alla capsula articolare) con il corretto trattamento guariscono senza problemi e senza significativi esiti salvo casi molto particolari.
Ogni paziente ed ogni lesione è un caso a sé, pertanto in genere preferisco evitare di parlare di "protocollo", che indica un insieme di regole, procedure o indicazioni standardizzate e quindi non personalizzate.
Il medico con la sua competenza ed esperienza, visitando il paziente ed avendo in visione gli esami strumentali è in grado di stabilire per il paziente il miglior trattamento.
Il tutore "Walker" consente una buona stabilità e grande comfort per il paziente ed è spesso una scelta ottimale, ma va applicato in maniera corretta in quanto una sua scorretta applicazione può causare irritazione o lesioni cutanee.
Anche la profilassi antitromboembolica con eparina è un trattamento che necessita di attenta valutazione del paziente in quanto pur essendo un farmaco che riduce il rischio di embolia polmonare, non è esente da possibili effetti collaterali. Se le è stato prescritto questo farmaco vuol dire che il medico ha valutato che i rischi della sua assunzione sono di gran lunga minori dei benefici che ne potrà avere.
I consigli che posso darle sono:
- stare tranquilla e seguire le indicazioni mediche
- non stare seduta troppo a lungo (non più di 20 minuti ogni ora) in quanto mantenere il piede in basso aumenta la stasi venosa, incrementa l'edema, prolunga i tempi di guarigione ed aumenta il rischio di trombosi venosa.
- muoversi il più possibile. Il tutore protegge un segmento corporeo leso, ma non limita in alcun modo il movimento delle altre articolazioni. Il movimento migliora il tono muscolare, l'umore e rende più semplice la riabilitazione anche dell'arto danneggiato.
In conclusione non vedo motivi perché lei sia demoralizzata e preoccupatissima in quanto è stata trattata da un medico sicuramente competente e certamente seguirà le sue indicazioni. Pertanto potrà tornare al più presto alle normali attività.
Cordiali saluti e tanti auguri di buona guarigione.
Dr. Giovanni Francesco Gambino
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 266 visite dal 23/09/2025.
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