Complicanze post-rimozione placca/viti malleolo: cosa fare?

Buongiorno, ho tolto placche e viti perone malleolo del piede sinistro.
A 4 mesi dalla rimozione presento ancora edema, infiammazione, rigidità e blocco nei movimenti del piede soprattutto quando cammino, meno a riposo.
Ginocchio destro scricchiolante e instabilità nel passo, non simmetrico ma molto sbilanciato.
Con ghiaccio il gonfiore un po' diminuisce.
Ma appena cammino torna tutto come prima.
Non riesco a stare molto in piedi a stazione eretta ferma prolungata.
Sto facendo fisioterapia, uso calza compressiva 21 mmHg, ciclette ecc... Ma tutto è rimasto come quando avevo placche e viti (2023) le ho rimosse il 6 giugno 2025.
Non so più cosa fare.
Mi sento in un tunnel buio.
Spero mi potete dare delucidazioni importanti riguardo la mia condizione.
Grazie mille.
Dr. Giovanni Francesco Gambino Ortopedico 22 1
Gentile paziente,
lei scrive "tutto è rimasto come quando avevo placche e viti", quindi se ben comprendo lei aveva già questa condizione e sperava che con la rimozione delle placche e delle viti la caviglia tornasse come nuova.
In questo caso purtroppo devo dirle che nei traumi gravi, come penso sia stato il suo, l'ortopedico sintetizza l'osso, ma il trauma non provoca solo lesioni ossee. Si possono danneggiare legamenti, vasi venosi, vasi arteriosi, vasi linfatici, nervi, muscoli e altre strutture anatomiche. Quasi tutte queste lesioni guariscono spontaneamente dopo la stabilizzazione ossea, ma l'organismo per guarire crea delle cicatrici interne di tessuto fibroso, che possono aumentare il volume della caviglia, provocare rigidità e alterare la funzionalità. Quindi le sue cicatrici non erano solo quelle chirurgiche, ma anche quelle che naturalmente si sono formate per "curare" le lesioni che ha avuto con il trauma.
Può esserci indicazione a rimuovere i mezzi di sintesi quando l'osso è consolidato perché hanno esaurito la loro funzione, ma per farlo è necessario eseguire un nuovo intervento chirurgico con contestuali rischi ed esiti.
Essendo consapevole che la sua caviglia non potrà tornare come prima dopo un così grave trauma, le consiglio di discutere apertamente con il suo ortopedico le sue preoccupazioni e di esplorare eventuali opzioni terapeutiche percorribili.
Se non è possibile ottenere tutto spesso è però possibile ottenere una qualità di vita eccellente malgrado gli esiti del trauma e questo vale anche per chi ha lesioni anche molto più gravi che comportano la perdita di un arto.
La saluto cordialmente augurandole tutto il bene possibile.

Dr. Giovanni Francesco Gambino

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Grazie mille Dottore per la risposta. Vi volevo chiedere sé comunque nel lungo termine il piede ritroverà miglioria di mobilità (dorsiflessione) e riassorbimento dell' edema quando nel tempo inizierà a sfiammare dove hanno rimosso placche e viti. E sé anche il ginocchio destro scricchiolante ritroverà un giusto equilibrio visto oggi l'andatura "barcollante" per via del piede sinistro che si blocca, recuperando dunque anche resistenza sul ginocchio in stazione eretta prolungata (da fermo) .Volevo sapere sé la mia è una condizione transitoria reversibile. Purtroppo non posso più fare fisioterapia per via dei costi eccessivi. Ma faccio a casa molta ciclette, metto ghiaccio e calza compressiva 21 mmHg durante la giornata e nelle ore di lavoro, per contenere in parte l'edema che limita e blocca i movimenti. Grazie mille
Segnala un abuso allo Staff

Consulti su fratture

Altri consulti in ortopedia