Quando è consigliabile rimuovere i fili d'acciaio dopo frattura olecrano?

Salve, mio figlio di 35 anni, normopeso in salute, ha subito l' intervento in descrizione, a seguito di una frattura totale dell' olecrano, avvenuta in data 9 Luglio 2025.
Siamo ad inizio Settembre e, da circa un mese, lui è senza gesso ed ha completato un ciclo da 10 sedute di fisioterapia.
Il chirurgo che lo ha operato in SSN, malgrado contento dell' intervento e delle radiografie fatte a distanza di un mese, sostiene che i fili di acciaio non verranno rimossi, A MENO CHE non creino fastidio e, comunque, non prima di 9-12 mesi.

Comprendiamo perfettamente che ogni frattura e paziente rappresenti un caso unico e ci potrebbero essere delle ragioni specifiche per questa scelta (ragioni che, se ci fossero, non ci sono state comunicate).

Mi è capitato di imbattermi online in opinioni diverse, di altri medici che preferiscono rimuovere, al momento opportuno (quando?) , suddetti fili che, comunque, sono pur sempre un corpo estraneo e pare possano influire nel dolore e nella mobilità.
Chiaramente quest' ultima mi sembra, nella mia ignoranza, l' opzione più "felice" ma di certo mi rimetto alla Vostra competenza.


Cordialmente Vi ringrazio per le risposte
Dr. Paolo Marchettini Neurologo, Ortopedico, Algologo, Neurofisiopatologo 17
La decisione di rimuovere o meno i fili di acciaio dopo un intervento per frattura dell'olecrano è complessa e dipende da diversi fattori. Generalmente, i fili vengono rimossi dopo un periodo che varia, ma la tempistica specifica dipende dalla guarigione della frattura e dalla tolleranza dell'utente.

- Tempistica tipica: La rimozione dei fili metallici (o rimozione di materiale di sintesi) viene solitamente considerata tra i 6 e i 12 mesi dall'intervento, una volta che la frattura si è consolidata.
- Ragioni per la rimozione: I fili possono causare fastidio, dolore, limitare la mobilità o irritare i tessuti circostanti. Rimuoverli elimina il corpo estraneo.
- Ragioni per non rimuovere subito: Se la frattura non è completamente consolidata, la rimozione potrebbe destabilizzare l'articolazione. Se i fili non causano sintomi, alcuni chirurghi preferiscono lasciarli, soprattutto se la rimozione è tecnicamente complessa o rischiosa.
- Situazione specifica: Nel caso specifico, il chirurgo sembra soddisfatto della guarigione radiografica e della funzionalità. La decisione di non rimuovere subito i fili potrebbe basarsi sulla sua esperienza, sulla stabilità percepita della frattura e sull'assenza di sintomi significativi per l'utente. Tuttavia, la possibilità di rimuoverli in futuro se causano fastidio è una pratica comune.
- Consigli: È importante discutere apertamente con il chirurgo le preoccupazioni dell'utente e i motivi specifici della sua decisione. Chiedere chiarimenti sulla stabilità della frattura e sui potenziali rischi e benefici della rimozione anticipata o tardiva dei fili. Se l'utente sviluppa sintomi (dolore, limitazione del movimento, irritazione) in futuro, la rimozione dei fili dovrebbe essere nuovamente considerata.
In sintesi, la decisione del chirurgo è una pratica comune, ma è fondamentale una comunicazione chiara e la possibilità di rivalutare la situazione in futuro in base all'evoluzione clinica.

Prof. Paolo Marchettini

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