Tendinite rotulea post plastica lca

Salve ho 25 anni...
mi sono operato al LCA il 31 agosto 2009 con plastica tramite tramite trapianto del tendine rotuleo al ginocchio sinistro.
Appena dimesso ho iniziato la fisioterapia:
Il primo mese e mezzo tutto lavoro di isometria e flessione passiva e attiva del ginocchio ed elettrostimolazione. Ho avuto difficoltà dato che avevo perso completamente il tono muscolare, molto versamente ginocchio molto gonfio.
Dal secondo mese ho modificato la terapia iniziandoo cyclette, lavoro isotonico con una macchina con delle molle che simula il movimento di una leg extension, potenziamento aduttori, abduttori, polpacci, tavoletta propriocettiva, elettrostimolazione e ad ogni cambio di esercizio streching quadricipite e flessore.
Dopo 3 mesi dall'operazione secondo indicazione della scheda fatta dal mio chirurgo avrei dovuto abbandonare la fisioterapia e iniziare i potenziamento in palestra con gli attrezzi e successivamente iniziare la corsa dritta, salti con corda e poi viva via aumentando!

Il problema è che a 5 mesi dall'intervento (altri ragazzi operati anche dopo di me stanno già lavorando su campo da calcio) io non riesco ancora a correre, ho provato piu di una volta ma dopo 2 minuti il dolore ke sento diventa insopportabile.. un dolore che ho quando appoggio il peso del corpo sulla pianta del piede mentre corro in corrispondenza del menisco interno! Ho fatto una risonanza magnetica di controllo e l'esito mi dice che il ginocchio è tutto ok per cartilagine, menischi legamenti tranne che in questi punti:
Modesto versamento articolare distende i recessi articolari con minima
distensione della borsa del m. gastroctemio semimembranoso. Il tendine
rotuleo appare ingrossato con segnale alterato per tendinosi secondaria
estesa sino al'inserzione tuberositaria della tibia.

Come posso risolvere al meglio questo problema? eppure il dolore che ho non corrisponde alla zona del rotuleo ma come ho descritto prima è proprio in corrispondenza del menisco interno anche se ad una sepmlice visita al tatto il menisco non mi da nessun dolore. Mi sono fermato da circa una settimana dal fare esercizi isotonici e streching del quadricipite perxhè il moi fisioteapista mi ha detto che possono ulterioremente infiammare il tendine!
Nel frattempo sto facendo delle sedute di TE.CA.R., laser e ionoforesi sul tendine rotuleo! Sono 2 settimane già ma non ho nessun effetto, anzi ho la sensazione di perdere forza muscolare e forse non avendo muscolo anche questo fa lavorar il rotuleo e infiammarlo.
Allora mi chiedo come posso fare per togliere l'infiammazione e risolvere i miei problemi? Ho risolto il problema del crociato ed ora mi trovo quest'altro! Vorrei al più presto tornare almeno a correre non so come fare sono molto giù eppure sono 5 mesi che mi applico e lavoro sodo...aiutatemi!
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Caro utente,
nel recupero post-operatorio di un intervento del genere entrano in gioco tali e tante variabili, che è del tutto impossibile rispondereLe senza visitarLa!
Non badi ai progressi fatti da persone che hanno subito il Suo stesso intervento, poiché non esiste un decorso operatorio uguale all'altro.
Lei ci ha dato il parere del Suo fisioterapista in merito a quello che accade al Suo ginocchio, ma non quello del Suo chirurgo.
Il Suo chirurgo sta seguendo il decorso? Cosa ne pensa? Anche lui è d'accordo che il Suo problema sia una tendinite del rotuleo?
Perché adesso lancio un'ipotesi un po' provocatoria...
Nel referto RMN che Lei trascrive, il radiologo non menziona gli "esiti di prelievo del terzo medio del tendine rotuleo per ricostruzione LCA", ma parla di possibile tendinite dello stesso poiché vede "segnale alterato sino all'inserzione tuberositaria"... Siamo sicuri che questo famoso segnale alterato non sia semplicemente dovuti ai segni del prelievo, che il radiologo non sapeva che Lei ha subito?
Magari il Suo tendine rotuleo è sano, e il Suo problema è dovuto a tutt'altro...
Per questo mi piacerebbe sapere che ne pensa il Suo chirurgo.
Egli ne sa sicuramente più del fisioterapista, del radiologo, e anche più di me che non conosco il Suo ginocchio.
Mi tenga informato.

Distinti saluti

Dr. Emanuele Caldarella

Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
premetto che avevo omesso delle cose a proposito dell'esito della risonanza tra cui la dicitura "Paziente già sottoposto a ricostruzione LCA" e avevo solamente evidenziato ciò che era di non normale. Del resto evidenziava una regolare morfologia continuità e caratteristiche di segnale anche a livello dei tunnel ossei del neo legamento all'interno della gola intercondiloidea.

Premetto anche che il mio chirurgo mi aveva prescritto un'ecografia del tendine rotuleo, ipotizzando che fosse questo il problema del mio disturbo. Fortunatamente avevo già prenotato una risonanza di mia spontanea volontà...dico fortunatamente e ciò che sto per scrivere le chiarirà del perchè dico fortunatamente...

Dopodomani avrò un parere di un chirurgo che però non è lo stesso che mi ha operato...
mi ha fatto allarmare il fatto che il mio fisioterapista alla visione della risonanza ha ritenuto la tendinite un normale processo di infiammazione post operatoria, anche perchè il tendine rotuleo non mi ha dato mai problemi, mentre ha riscontrato una probabile piccola lesione del menisco mediale e quindi probabile causa del mio dolore( nonostante sull'esito parli di "non evidenti lesione a carico delle microcartilagini meniscali") ...
comunque il mio fisioterapista mi ha detto di consultare in merito un chirurgo per chiedere conferma in quanto lui stesso si è detto un fisioterapista e non un ortopedico chirurgo e quindi non è lui l'esperto in questione su una cosa del genere!
Conoscendo la sua esperienza di anni sui calciatori però mi sono chiesto perchè mi ha detto tutto ciò dato che se lui vede la lesione vuol dire che c'è...

Comunque se tutto ciò fosse vero e dato che io da quando mi sono operato non ho fatto alcun tipo di attività che possa aver generato una cosa del genere, devo dedurre che questa lesione già ci fosse...e ammettendo anche che l'esito della risonanza preintervento non aveva evidenziato questa anomalia in artroscopia in sede di ricostruzione del LCA il chirurgo l'avrebbe dovuta notare....e perchè non ha provveduto anche a fare la pulizia del menisco?

Secondo lei è stata una sua mancanza?
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Caro utente,

Il fatto che il Suo ortopedico Le abbia prescritto un'eco pensando ad una tendinite del rotuleo, significa che i Suoi sintomi sono evidentemente compatibili con questa condizione.
Sicuramente il Suo fisioterapista ha un occhio allenato nella lettura delle RMN, ma Le devo comunicare che l'interpretazione dell'immagine non è per nulla semplice, e un menisco in un ginocchio operato può presentare alterazioni di segnale che possono essere attribuite ad una lesione meniscale solo con un esame molto attento e correlando il tutto con l'esame clinico.
Sentiamo cosa pensa il secondo chirurgo del Suo problema, perché magari potrebbe essere d'accordo col radiologo e non col fisioterapista...

Distinti saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
gentile dott caldarella o altri colleghi che volessero intervenire,
volevo aggiornarla sulla mia situazione a seguito di visita ortopedica specialistica.
Volendo avere un parere diverso dal chirurgo che mi ha operato mi sono rivolto ad un altro ottimo specialista del ginocchio.
Lo stesso dopo avermi ascoltato in merito ai dolori e scrosci posteriori al ginocchio in iperestensione in carico e anteriori al ginocchio se provo a correre, mi ha visitato e visto le 2 risonanze: quella preintervento e quella a 5 mesi dall'intervento e conoscendo molto bene il dottore chirurgo che mi ha operato ha confermato l'esito della risonanza senza riscontrare eventuali lesioni meniscali come causa del dolore.

Lo stesso mi ha detto che praticamente evince una situazione infiammatoria post intervento nel ginocchio la quale causa ancora dolore. Praticamente secondo lui nonostante l'intervento sia riuscito bene e il ginocchio abbastanza asciutto, il mio ginocchio a 6 mesi dall'intervento sembra un ginocchio di 3 mesi operato.
Tutto ciò dovuto a questo stato infiammatorio molto prolungato e che tarda ad andare via.
Quindi mi ha prescritto Brexin x 15 gg e Condronil x 3 mesi.
Oltre a questa cura inoltre mi ha prescritto dei plantari in quanto ho un lieve problema di piattismo per migliorare la postura.
Ma il principale mezzo di risoluzione di questa infiammazione che mi ha prescritto è l'utilizzo x 2 mesi di un apparecchio nella misura di 4 ore al giorno di trattamento!
Secondo lui questo apparecchio (usato anche da Francesco Totti nel suo periodo di riabilitazione), dovrebbe accelerare di gran lunga il processo antinfiammatorio in corso; lo consiglia alla maggior parte dei suoi pazienti specie sportivi e ha portato a grossi risultati x il rietro più veloce all'attività sportiva. Da libretto tale terapia agisce da agonista specificamente sui recettori adenosinici A2A posti sulla membrana delle cellule infiammatorie. Inoltre inibisce gli effetti catabolici delle citochine pro-infiammatorie e favorisce la sintesi dei proteoglicani.


Lo stesso medico ha detto che intervenire ora con un'artroscopia ispettiva potrebbe causare inutilmente una ulteriore trauma al ginocchio e al tono muscolare. Quindi avere molta calma nel trattamento!
Tra 2 mesi devo tornare al controllo perchè solo come ultima spiaggia intende intervenire con artroscopia ispettiva. Secondo lui però il problema si risolverà in questa maniera!

Cosa mi dice in merito? ripensandoci a freddo: se lui non vede ulteriori lesioni perchè nel caso di fallimento di questa cura dovrebbe intervenire con l'artroscopia? Ciò vuol dire che non ha la sicurezza sulla questione menisco o problemi cartilaginei?
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Caro utente,

purtroppo non sono la persona più indicata per risponderLe in merito alla terapia fisica che Lei ha descritto. Esistono in commercio decine di apparecchi che effettuano terapie fisiche e che si basano su principi differenti, e ciascun medico familiarizza con alcuni di questi e prescrive quelli con cui si trova meglio e ottiene migliori risultati. Io non conosco la terapia che Lei cita, pertanto non saprei aiutarLa. Invito anzi altri colleghi in ascolto, che conoscessero l'apparecchio in questione, a darLe il loro parere.

Vorrei solo però metterLa in guardia su di un aspetto: Lei ha fatto una descrizione molto accurata ed "appassionata" dell'apparecchio. I casi sono due, o è rimasto MOLTO colpito dalla convincente spiegazione del medico che Le ha proposto la terapia, OPPURE Le è stata consegnata una brochure pubblicitaria dell'apparecchio.

Mi permetto quindi di raffreddare un po' il Suo entusiasmo, in quanto sebbene le terapie fisiche siano TUTTE utili, non esiste UNA terapia fisica "miracolosa".
Pertanto, si affidi pure ai benefici di questa terapia, ma non dimentichi che essa potrà solo lenire linfiammazione, aiutandoLa quindi a guarire nel caso si tratti solo di un disturbo funzionale.
Se invece il disturbo al termine delle terapie fisiche non passasse, bisognerà cercare di capire cosa causa l'infiammazione. Se gli esami di diagnostica per immagini non sono utili in tal senso, ecco che il Suo ortopedico potrebbe arrivare a consigliarLe un'altra artroscopia.

Spero di avere risposto a tutte le Sue domande.

Un'ultima preghiera: nei post successivi, eviti per cortesia di citare l'azienda che Le fornirebbe l'apparecchio, in quanto tale citazione non è ammessa dalle linee guida del sito, e dovremmo provvedere ad oscurarla.
Grazie per la collaborazione.
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dopo
Utente
Utente
gentile dottor caldarella
è proprio questo il punto. Ciò che lei mi ha detto l'avevo capito perfettamente a ragion di logica. So benissimo che ci sono molti apparecchi in circolazione con principi diversi che però hanno lo stesso scopo e cioè togliere l'infiammazione. l'apparecchio di cui le ho fatto la decrizione mi è stato sponsorizzato dal medico tramite un volantino della ditta produttrice. Le caratteristiche scritte le ho copiate dalla sua scheda tecnica.
Io spero vivamente che sia questo il motivo in quanto personalmente non avevo niente in contrario a dare il benestare per una immediata artroscopia in modo da risolvere subito e senza altra perdita di tempo i miei problemi! ovviamente sono ignorante in materia e non sono un ortopedico ma il dolore che sento, ho l'impressione che sia un dolore osseo, perchè nell'iperestensione sento questo scoscio meccanico e dolore quansi come 2 ossa ke si toccano precisamente nella zona del corno posteriore del menisco esterno...e poi lo stesso dolore lascia una scia che sento x tutto la gamba sino al piede...anche quando mi siedo o dopo una giornata in piedi quando sto a riposo sul letto sento proprio questa sensazione che mi prende dal ginocchio al piede, una sensazione sa a livello nervoso proprio, e so che comunque i piatti tibiali e il condolo femorale e comunque le ossa in genere hanno ricettori nervosi che trasmettono impulsi ( mi perdoni se ho detto qualche cavolata)...ecco perchè la diagnosi del'infiammazione non mi aggrada! perchè il dolore non è generico nel ginocchio o sensazione di ginocchio gonfio infiammato, ma è proprio concentrato in un punto preciso come le ho spiegato. Non posso fare neanche delle medie camminate perchè ho fastidio e questa sensazione proprio a livello nervoso x tutta la gamba...

sono passati 6 mesi dall'operazione + altri 2 mesi precedenti e capirà dopo mesi impegno e denaro sono davvero stanco e demotivato. Altri 2 mesi cosi mi porterebbero fuori ancora altro impegno, poi io faccio un lavoro medio-pesante e ho necessità dopo mesi di tornare operativo al 100%...
Ecco perché volevo capire il perchè si tentino queste soluzioni...in questi casi si va a tentativi? questo non ho capito...
comunque sabato farò una ulteriore visita, questa volta dal chirurgo che mi ha operato e le farò sapere la sua diagnosi...
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Caro utente, non è che "si vada a tentativi"...
Si continua a cercare di capire.
Per me "andare a tentativi" significa fare il "tentativo" di portarLa in sala operatoria senza capire qual è il problema del Suo ginocchio.
Pensi a quanta delusione e frustrazione, se Lei accettasse subito di fare un nuovo intervento convinto che questo risolverebbe tutti i Suoi problemi, per poi magari scoprire che non è così!
Quindi, se un tentativo va fatto, meglio farlo con una terapia fisica. Ma è fondamentale riuscire -finalmente- a capire bene qual'è il problema del Suo ginocchio. Io (non potendoLa visitare) non posso ipotizzarlo, ma se vogliamo dare fiducia al secondo medico che l'ha visitata, Lei dovrebbe avere un gran beneficio dalla terapia fisica.
Prima di arrivare all'extrema ratio dell'artroscopia, mi sembra un approccio sensato, non crede?

Distinti saluti
[#8]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore
volevo avvisarla che stamattina mi sono recato dal medico chirurgo che mi ha operato di ricostruzione LCA.
Lo stesso dopo avermi visitato mi ha dato una diagnosi diversa dal quella del precendente medico.
Ha visionato la rmn e con questa ha potuto dire che non ho alcun problema a livello articolare. Il nuovo innesto sta benissimo e i menischi anche. A livello infiammatorio x lui non c'è alcun problema.
La causa del dolore x lui è derivante solo da una ipotrofia del quadricipite con ipertono compensatorio dei flessori. In parole semplici c'è una compensazione esagerata dei posteriori rispetto agli anteriori e quindi nella parte posteriore al ginocchio, c'è una sofferenza muscolare dell'inserzione tibiale del bicipite femorale e quindi x questa dalla risonanza c'è una leggera distensione della borsa del gastrocnemio...
quindi mi ha consigliato di effettuare un TEST ISOCINETICO e dall'esito di questo tra fibre veloci fibre lente ecc effettuare un potenziamento mirato al fine di eliminare lo scompenso...
ma come fare a potenziare se quando faccio gli esercizi x il potenziamento del quadricipite es.leg extension a un certo grado di estensione inizio ad avere dolore?

2 diagnosi completamente diverse da 2 dei migliori chirurghi ortopedici della mia città....a quale credere?
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
A entrambi.

Non sono state prescritte terapie che hanno effetti collaterali, e neppure in conflitto tra loro.
Faccia la terapia fisica, e anche il test isocinetico.
Prosegua con gli esercizi di stretching capsulare e dei flessori per il recupero dell'estensione e con gli esercizi per il potenziamento quadricipitale.

E mi faccia sapere tra 3 mesi.

Distinti saluti
[#10]
dopo
Utente
Utente
salve dottor caldarella
sono passati 2 mesi dall'ultima sua indicazione.
ho provveduto a effettuare entrambi le terapie e i problemi sebbene risolti x il 70% non sono andati via! ho recuperato la potenza muscolare da uno scompenso del 40% tra i 2 quadricipiti al 3%...

mi sono rivolto al 3° ortopedico il quale mi ha dato una ulteriore diagnosi: per lui l'intervento effettuato è stato effettuato con un po di superficialità non tenendo presente un fattore importante ovvero la conformazione del mio ginocchio.
Praticamente mi ha fatto notare che il mio ginocchio sano come anche in precedenza quello operato ha una iperestensione eccessiva rispetto ad un ginocchio normale. Nel ginocchio operato invece oltre a essere utilizzato il tendine rotuleo che è più robusto e meno flessibile (lo stesso ortopedico mi ha detto che lui preferisce usare la tecnica del semitendinoso e gracile) è stato anche tarato per non dire "tirato" ad una estensione di un ginocchio normale.
Quindi ora mi trovo un ginocchio sano che si estende più di quello operato e per compensare o per abitudine cerco si forzare l'estensione di quello operato più di quanto riesce a dare in quanto c'è un blocco evidente.
Comunque x il dolore che sentivo e fastidio mi ha prescritto un'artroscopia.
Ho effettuato la stessa ieri e questa ha evidenziato un frammento osseo libero nel ginocchio che praticamente mi è andato a danneggiare il neo legamento che risulta lasso e parzialmente in disinserzione dello stesso. il frammento è stato rimosso solo che ora mi trovo punto e daccapo.

in questi mesi ho effettuato solo potenziamento muscolare in palestra...Vorrei sapere dalla sua esperienza se un frammento osseo si va a staccare senza motivo oppure è derivante dalle operazioni del precedente intervento?