Dolore parte esterna del ginocchio solo in attività

Salve, sono un ragazzo di 21 anni. Lo scorso 6 dicembre in un partita di calcio, nell'atto di fare un passaggio verso un compagno, avevo la palla un pò distante dal piede d appoggio e di conseguenza ho dovuto allungarmi un pò per potere eseguire il passaggio; quando l'ho fatto però ho sentito una specie di "tac" sulla parte esterna del ginocchio dx o come se avessi schiacciato qualcosa o come se fosse scivolato, scattando, un tendine o un legamento lungo la parte esterna dell'articolazione. Sul momento ho sentito solo questo "tac" senza avvertire dolore ma ho deciso comunque di fermarmi subito e di uscire dal campo. Diciamo che non camminavo proprio normalmente ma non tanto per il dolore quanto più per una certa impossibilità (forse era paura) di stendere del tutto l'articolazione. Nelle ore successive non si è gonfiato il ginocchio (solo un pò perchè sono dovuto andare al pronto soccorso il giorno dopo a piedi purtroppo) e nell'arco di 4-5 giorni è tornato tutto alla normalità. Quando un pò di tempo dopo ho provato a ricorrere con gradualità, ho sentito un leggero fastidio sempre nella zona del "tac" (questo fastidio non compare sempre anzi a volte non compare proprio oppure lo fa dopo un pò). A riposo, cioè nella vita di tutti i giorni, non sento nessun fastidiodolore, niente di niente. Volevo chiedere un consulto, un vostro parere. Ho già in programma di fare una risonanza dalla quale forse (spero di no) emergerà qualcosa. Devo informarvi che purtroppo ho già subito 2 interventi allo stesso ginocchio in questione: nel primo intervento la ricostruzione LCA e la meniscectomia selettiva al menisco mediale (dic 2008), nel secondo intervento invece la meniscectomia selettiva al menisco esterno (gen 2010). In attesa della vostra gentile risposta, porgo cordiali saluti.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Prima di partire con una risonanza, a mio parere è meglio sottoporsi a una visita ortopedica. Potrebbe trattarsi (senza averLa visitata il condizionale è d'obbligo) di una sindrome della bendelletta ileotibiale, e in questo caso la diagnosi è soprattutto clinica e la RMN può servire solo per la diagnosi differenziale. E' ovvio che questa non può e non vuole essere una ipotesi diagnostica, ma è un esempio in più per sottolineare che la RMN, come in genere tutti gli accertamenti, non serve da sola per fare diagnosi, ma serve allo specialista per confermare/escludere una diagnosi o per approfondire una diagnosi già nota.
Quindi il primo passo è la visita specialistica, e una volta che è in possesso della diagnosi potrà avere il trattamento appropriato e specifico per il Suo caso.
Ci tenga aggiornati, se vuole
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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Utente
Utente
La ringrazio per la rapidissima risposta. Volevo anche informarla però che il giorno successivo all'accaduto, quando sono andato al pronto soccorso, sono stato visitato da un suo collega ortopedico che mi ha detto che il ginocchio era a posto e non avevo nulla.
Cordiali saluti a presto
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Utente
Utente
Salve dottore, oggi ho effettuato la risonanza di cui le avevo detto perchè ormai era già prenotata quando le avevo mandato il precedente messaggio. Il referto non mi piace molto, dice così glielo lo scrivo tutto anche se alcune parti non rilevano problemi: "In esiti di riferita regolarizzazione meniscale non si apprezzano alterazioni morfologiche o del segnale riconducibili a neo-lesioni meniscali. Segni di osteocondropatia degenerativa sulla superficie postero-inferiore del condilo femorale esterno, associata a modesti segni di edema spongioso perilesionale. Il neo-legamento crociato anteriore è riconoscibile, lievemente ondulato, ma con profili continui nella normale sede intra-articolare. Non alterazioni morfologiche o del segnale al legamento crociato posteriore ed a quello collaterale laterale. Ispessito il legamento collaterale mediale nei due terzi prossimali, come per esito di evento distrattivo pregresso. Lieve distensione dei recessi articolari paracondiloidei anteriori.". Questo è l'esito. Lei che ne dice e cosa mi consiglia ?
In attesa della Sua risposta porgo
Cordiali Saluti
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Il referto RMN descrive la presenza di una sofferenza osteo-cartilaginea del condilo femorale esterno con edema circostante, e un ispessimento del legamento collaterale mediale come esito di una precedente distrazione.
Senza averLa visitata non penso nulla. Le consiglio di rivolgersi a un ortopedico esperto in patologie del ginocchio perché possa valutare il da farsi.
Cordiali saluti
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Utente
L'ispessimento del collaterale mediale è dovuto al primissimo trauma che ho avuto cioè nel settembre 2008 (con rottura del crociato e menisco mediale) quindi diciamo che non è una novità perchè era già stato evidenziato dalle RMN precedenti. Nonostante la chiara impossibilità di visitarmi, visto che comunque il problema è stato evidenziato dal referto, le volevo chiedere quali erano le varie possibili soluzioni del problema, anche solo a carattere puramente informativo per farmi un idea su cosa potrei fare. Ovviamente adesso mi rivolgerò ad uno specialista, come da lei consigliato, per cercare di risolvere questo problema, sperando di non dover abbandonare per cause di forza maggiori il mio sport preferito.
Cordiali Saluti
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Quelle che Lei chiama "le varie possibili soluzioni del problema" dipendono dal tipo di lesione, dalla sua sede, dalla sua estensione, dalla sua profondità. Questi sono gli elementi che costituiscono la gravità della lesione cartilaginea e che condizionano il trattamento, che va dalle terapie fisiche (Tecarterapia, Hilterapia, ecc) e mediche (condroprotettori, infiltrazioni di acido ialuronico) alla pulizia chirurgica in artroscopia fino al trapianto cartilagineo secondo varie tecniche. Non è possibile scrivere un trattato sul"le varie possibili soluzioni del problema". Non ho ovviamente gli elementi per dirlo con certezza, ma penso che debba cominciare a pensare di dedicarsi a uno sport più consono e meno traumatizzante per il Suo ginocchio, perché qualsiasi provvedimento non può restituire un ginocchio del tutto sano.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Ho capito, la ringrazio per la delucidazione. E' chiaro che nessun intervento mi restituirà il ginocchio integro.
Cordiali Saluti
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Utente
Utente
Salve dottore volevo richiederle una cosa: visto che ormai le ho detto tutto sul mio ginocchio volevo aspere lei cosa ne pensava del trapianto di menisco. Idealmente mi sembra una cosa fattibile ed estremamente utile nel mio caso. Cordiali Saluti
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Purtroppo non sono sufficienti le Sue descrizioni per decidere se Lei possa essere candidato a un trapianto di menisco. E non ho elementi in più rispetto a quando Le ho risposto l'11 marzo.
Per sapere se è una cosa fattibile occorre valutare alcuni fattori importanti, e non va nemmeno trascurata la presenza dell'osteocondropatia del condilo esterno del femore.
Consulti un chirurgo del ginocchio che abbia esperienza in questo campo (che cioè abbia effettuato questo genere di interventi) per sapere la fattibilità nel Suo caso.
Cordiali saluti
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Utente
Ho Capito.Visto che non sono ancora interventi diciamo cosi di routine, mi saprebbe indicare alcuni nomi di medici o strutture specializzate o che comunque eseguono interventi di quel tipo ? Giusto per avere qualche indicazione (più che altro perchè non saprei proprio a chi rivolgermi): ho visto che a Bologna stessa la clinica Rizzoli dovrebbe essere quotata. Cordiali Saluti
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Non è fra gli scopi del sito indicare nomi di professionisti, e del resto per 2 che si citerebbero ne verrebbero colpevolmente e ingiustamente tralasciati molti di più. Posso comunque dirLe che all'Istituto Rizzoli, dove tra l'altro esiste la Banca del Tessuto Muscolo-Scheletrico dell’Emilia Romagna, vi sono numerosi colleghi che si occupano di chirurgia del ginocchio e vi è chi si è occupato di "trapianto del menisco": se cerca questo sul sito del Rizzoli non Le sarà difficile individuare i professionisti che se ne occupano.
Cordiali saluti
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La ringrazio, mi sono accorto solo dopo che in effetti menzionare medici non sarebbe corretto. Cordiali Saluti