Tumefazione e dolore piede destro

Gentili Professori , vi scrivo a nome di mia moglie
da da ormai 2 mesi soffre di un gonfiore nella zona
dell'alluce del piede destro . Il tutto è iniziato
il 2 gennaio con un forte dolore alle gambe durato
alcuni giorni e alleviato con anti-infiammatori .
Attenuato il problema, la mattina del 6 si è svegliata
però col piede gonfio, con l'impossibilità di appoggiarlo
a terra tanto era forte il dolore e con l'alluce che non
rispondeva al tentativo di movimento. No rossore ne calore .
Al pronto soccorso gli è stata diagnosticata dapprima una
gotta, poi tramutata in "verosimile patologia artrosica" .
Da qui è partita una serie di accertamenti tra cui una
radiografia al piede (negativa) ed esami del sangue da
cui si sono evidenziati alterati i valori della VES (32
con valore di rif. <17), del FR (72 val.rif. <20), della
TAS (264 val.rif. <200), del PCR (1.0 val.rif. <0.5) e
con acido urico ok (3,5 val.rif. 2,4-5.7) .
Altri esami eseguiti successivamente sono risultati tutti
negativi (HBsAg, Ab anti HBs, Ab anti HBc, HBcAg, Ab anti
HBe, Ab anti HCV, HLA-B27, Ab anti nucleo, Ab anti ENA,
Anticorpi anti Citrullina) .
Una RMN al piede richiesta da un ortopedico ha evidenziato
"Fenomeni artrosici delle MTF particolarmente del 1°raggio
con irregolarità delle cartilagini articolari e versamento
endoarticolare" .
La cura con anti-infiammatori (Oki e Arcoxia) non ha
portato miglioramenti, mentre molto lievi sono stati quelli
indotti da un ciclo di 6 iniezioni da 4mg di Bentelan che
al contrario hanno causato a mia moglie tachicardia, affanno
mal di testa e di stomaco .
Ripetendo gli esami alterati, la PCR è rientrata (0,34)
e la VES diminuita (18) mentre il TAS è rimasto uguale e
il FR è salito a 109 per poi ridiscendere a 58 ad un
successivo controllo .
Per completezza, riferisco anche di due ravvicinati episodi
di forte mal di gola, avuti ad inizio dicembre 2007 e un
frequente mal di schiena lato dx da cui soffre da alcuni
anni (RX lombo-sacrale negativo) .
Il problema è la scarsa reazione alle cure indicateci dal
reumatologo interpellato . Ora abbiamo iniziato un ciclo
di infiltrazioni con Hyalgan ma i risultati tardano ad
arrivare anzi, il piede dopo l'iniezione tende a peggiorare.
Mia moglie da due mesi non riesce a camminare e la parte
interessata si gonfia appena prova a farlo .
Vorrei un vostro cortese parere , soprattutto in riferimento
all'inefficacia delle terapie e ad eventuali ulteriori indagini
da eseguire per risalire al problema, considerando anche il
fatto che il FR non rientra nei valori normali .
Grazie in anticipo per la vostra cortese risposta .
[#1]
Dr. Luciano Mazzucco Ortopedico, Anestesista 110 2
Ad un sommario esame del suo caso (più preciso non potrei essere non avendola visitata) l'ipotesi passa fra un alluce rigido e una artrite gottosa (gli esami sono positivi spesso solo durante l'attacco acuto !). Il fatto che il cammino peggiori la sintomatologia valorizzerebbe meglio l'ipotesi dell'alluce rigido.
Sono molto dubbioso sulla utilità dell'acido jaluronico nell'alluce rigido (la terapia è essenzialmente chirurgica) e tanto meno nell'artrite gottosa. Il fatto che peggiori dopo la infiltrazione me lo conferma.
Le consiglierei di fare una visita ortopedica. Se si tratta di un alluce rigido lo verificherà facilmente. Bologna ha una tradizione di bravi ortopedici e non avrà che l'imbarazzo della scelta.
Saluti

Dott. Luciano Mazzucco
Specialista Ortopedia e Traumatologia
Firenze

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Gentilissimo Dott. Mazzucco
per prima cosa vorrei ringraziarLa per la sollecitudine e la
cortesia con cui ha risposto al mio quesito . Proprio oggi avevo
un nuuovo consulto con l'ortopedico della mia città che aveva
prescritto la RMN e così ho potuto riferirle dei Suoi sospetti .
Dalla visione della risonanza, come della radiografia al piede e
dall'esame visivo, è stato fortunatamente escluso l'alluce rigido,
ma bensì è stata diagnosticata una artrite reattiva causata verosimilmente dallo streptococco legato ai violenti attacchi di mal
di gola avuti da mia moglie in dicembre e la causa dell'impedimento
al movimento dell'alluce è da ricondursi all'infiammazione presente .
(la RMN però parla di artrosi e non di artrite ...)
Lui stesso ci aveva perciò rimandato a un reumatologo .
La cosa che però ci sconforta, ed è il motivo per cui ho chiesto
un consulto in questo luogo, è la scarsa risposta alle cure che
entrambi gli specialisti ci hanno indicato: le iniezioni di cortisone
hanno provocato malessere molto accentuato e risultati trascurabili .
Le infiltrazioni (conteneti un mix di Hyalgan, cortisone e Oki)
adirittura provocano un peggioramento della tumefazione del piede .
Siamo abbastanza sconfortati .. anche perchè gli specialisti a volte
sono molto alteri e non rispondono alle domande che gli si pongono ..
La TAS ancora fuori range va curata o il suo scostamento può essere
trascurato ? (250 con val.rif. <200) . Il versamento presente è da
aspirare o non è il caso ? Perchè il cortisone che dovrebbe abbattere
l'infiammazione non agisce ? Il FR fuori range a quale tra artrosi
e artrite si associa normalmente ? Una TAC può evidenziare meglio
della RMN eventuali altri problemi ?

La ringrazio infinitamente se avrà ancora la bontà di rispondere a
queste mie domande . Le invio i miei migliori saluti .
[#3]
Dr. Luciano Mazzucco Ortopedico, Anestesista 110 2
Anche i farmaci hanno bisogno del loro tempo per agire e poi gli individui nomn sono tutti uguali e ogni malato fa caso a sè. Dovrà avere pazienza e perseverare nelle cure. Non credo che la TC sia necessaria. Se si tratta di una artrite infettiva non metterei niente nell'articolazioen, per non peggiorare le cose. Tanto meno il cortisone che abbassa le difese. Farei una terapia antibiotica per via orale o parenterale, magari dopo emoculture
Saluti
[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Lei è veramente una persona molto gentile, nonchè un ottimo
medico !!!
La ringrazio sinceramente e mi saluti la sua bella Firenze dove ritornerò appena mia moglie potrà (speriamo presto), permettersi di
nuovo di visitarla come facevamo ogni anno numerose volte ....
Grazie ancora .
[#5]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Riprendo il caso di mia moglie perchè a distanza di oltre un mese la situazione sembra ben lungi dalla soluzione . Il dolore al piede è leggermente diminuito grazie (sembra) a un ciclo di ultrasuoni e laser yag, ma rimane la dolenza nella zona del metatarso al camminamento e soprattutto la tumefazione dell'avampiede alla permanenza in posizione eretta .
In questi 40 giorni è stata eseguita una RMN lombo-sacrale che non ha evidenziato alcunchè, un secondo eco-doppler alla gamba dx eseguito nel momento del gonfiore al piede, negativa anch'essa, ma soprattutto una visita fisiatrica/ortopedica, per la verità molto approfondita, che ci ha lasciato però interdetti nella parte finale della diagnosi :
"Metatarsalgia dx sub-acuta in piedi cavi . Attualmente dopo un probabile episodio artritico (pseudo-gotta) metatarso-falangeo 1° dito piede dx, la pz. presenta una marcata zoppia senza note flogistiche nè algodistrofiche e senza blocchi articolari . All' E.O. si apprezzano becchi osteofitosici M-F dx e note di sesamoidite . L' E.O.N. è negativo .
Si richiede : - plantari morbidi su calco per supportare la volta longitudinale e scaricare la 1° testa metatarsale dx / - Pr. Muscoril trauma pomata / - DEAMBULAZIONE SENZA APPOGGI "

E' proprio quest' ultima indicazione che ci ha lasciati interdetti ... Lo specialista si è raccomandato di non utilizzare assolutamente le stampelle che fino a quel momento erano state l'unica fonte di auto-sufficenza per mia moglie !!! Le ha anche detto di non fare caso al dolore e al gonfiore del piede e di camminare come se niente fosse . Ma la mia consorte proprio non ce la fà ... dopo 10 minuti in piedi il gonfiore si ripresenta come pure si accentua il dolore ; l'unico sollievo viene dal riposo .
A questo punto come dobbiamo comportarci ? Il dolore è davvero da superare e non considerare o è sintomatico di una infiammazione ancora in corso ?
Ci è stata indicata anche la magneto-terapia : può dare benefici in questo caso ?
Grazie e cordiali saluti .
[#6]
Dr. Luciano Mazzucco Ortopedico, Anestesista 110 2
In linea generale, per quanto mi è possibile capire a distanza, ritengo indicato l'uso di un plantare morbido e deambulazione senza appoggi, se è giusta la diagnosi di metatarsalgia (diagnosi spesso solo clinica). Confesso che mi trovo in difficoltà a dare consigli senza un riscontro diretto, comunque se il carico dà dolore a sua moglie, allora dovrebbe essere utile un movimento del piede senza carico ( o con minor carico) come avviene quando si fa la cyclette o la pedaliera. Infine trovo molto indicato l'uso della magnetoterapia, che forse, è meglio fare utilizzando un apparecchio personale a casa propria (in affitto o con un acquisto); infatti la magnetoterapia è un a cura lunga, di molte ore al giorno, e quindi occorre un apparecchio domiciliare.
Saluti e buona ginnastica.

[#7]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Grazie veramente di cuore gentile Dottore per il suo interessamento .
In effetti ci stiamo informando per l'acquisto di un apparecchio per magnetoterapia "casalingo" . Ci sono stati proposti due modelli, uno a bassa e l'altro ad alta frequenza . Quale è il più indicato secondo il suo giudizio ? E' corretta l'informazione dataci secondo la quale servirebbero 6 ore di applicazione giornaliere, per più di un mese, per vedere i primi risultati ?
Le chiedo infinitamente scusa, ma cosa intende, riferita alla metatarsalgia, per "diagnosi spesso solo clinica" ? Cioè supportata da esami ? La RMN eseguita a gennaio riferì di una "lesione osteocondrosica sul versante metatarsale" ; può esserci una "scheggia" di osso vagante che crea il dolore e l'infiammazione ?

Un enorme grazie per la pazienza che vorrà avere nel rispondermi nuovamente . La saluto cordialmente .
[#8]
Dr. Luciano Mazzucco Ortopedico, Anestesista 110 2
Ritengo più indicato gli apparecchi di magneto terapia a bassa frequenza. Occorrono molte ore al girono, secondo un prospetto che di solito viene allegato all'apparecchio.
La diagnosi è "clinica" quando è fattibile solo con una visita, cioè valutando ciò che si vede (clinica deriva dal greco, "osservare"), cioè come il piede appoggia, dove è il dolore, ecc. Gli esami strumentali sono di aiuto, ma in seconda istanza.
Non credo che ci sia una "scheggia vagante".
[#9]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Grazie per avermi dedicato il suo tempo, gentile Dottor Mazzucco, anche in una giornata tipicamente dedicata agli interessi extra-professione . I suoi consigli sono molto preziosi e li seguirò senz'altro.
Al momento sono seguito da due Prefessionisti della mia città (un ortopedico e un reumatologo), ma se la situazione non dovesse migliorare non è escluso che noi la si venga a trovare per un consulto diretto . Ho già preso nota dei suoi recapiti a Firenze che è solo a 100km da noi .
Grazie di cuore . Un saluto cordiale .
[#10]
Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73 73
Talvolta dopo aver fatto tutte le indagini e gli accertamenti necessari (visita ortopedica e reumatologica) in presenza di dolore che si accentua al movimento può essere utile un approfondimento dei sistemi sensoriali che lo "regolano" come sistema visivo, sistemi propriocettivi, vestibolari, ecc. Tali sistemi devono lavorare coordinati perché il movimento avvenga in maniera "sciolta". Se tali sistemi non sono coordinati il movimento avviene in maniera scoordinata con possibilità di dolore. La maniera per valutare tali sistemi sensoriali è l'indagine baropodometrica e stabilometrica. Quindi dopo aver fatto tutte le indagini che l'ortopedico ritiene utile ricordi, c'è un altro modo per valutare la patologia.
Saluti
Daniele Tonlorenzi
[#11]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
La ringrazio cortese Dott. Tonlorenzi per il suo interessante intervento .
Il fatto è che il dolore che mia moglie prova, è assolutamente assente a riposo e interviene solo all'appoggio del piede. Questo è localizzato in un punto abbastanza preciso del metatatarso ed è sufficente premere la zona con un dito per provocarne la comparsa .
E' però sicuramente possibile che l'origine di questo problema (che dura ormai ahime dal 5 gennaio ...) possa derivare dal disturbo che lei mi ha gentilmente descritto, per cui ne terrò sicuramente conto .
Grazie e cordiali saluti .