Dito a scatto

Buonasera,
l'ortopedico mi ha diagnosticato la patologia del dito a scatto che interessa entrambi i pollici anche se in misura diversa; ho letto l'articolo e i post trovando risposta a molte mie domande ma non sono riuscita a capire se sia possibile arrivare ad una situazione in cui la patologia non è più risolvibile o non si possano più ottenere risultati ottimali perchè vorrei tenere sotto controllo il dolore e procrastinare l'intervento chirurgico di 5 mesi. Lo specialista mi ha sconsigliato le infiltrazioni di cortisone e indicato gli interventi chirurgici come l'unico rimedio risolutore. Grazie per la disponibilità!
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Gentile signora, tutto dipende dalla situazione clinica che vi è.
Di base ha ragione il suo ortopedico : il metodo quasi sempre risolutore è l'intervento chirugico, certamente.
Ma vi sono situazioni risolvibili anche con metodi alternativi che trovano rimedi ottimali.
Le infiltrazioni e certi esercizi specifici sono tra questi.
Ma tutto ovviamente dipende dal tipo ed entità di patologia che provoca il dito a scatto, che va valutata con una accurato consulto specialistico ortopedico.
Certamente l'intervento chirurgico è veramente una prestazione di poca rilevanza tecnica , sempre per uno specialista ortopedico chirurgo, ovviamente, va fatta in anestesia locale e dura circa 5 minuti come tecnico strettamente tecnico, e risolve meccanicamente il problema con l'apertura completa della guaina del tendine, ma se lei dice che vuole attendere almeno 5 mesi consulti lo specialista per fare qualche infiltrazione oltre ad esercizi di kinesiterapia attiva e passiva, di mobilizzazione dei pollici
Cordiali saluti.

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio,
consulterò il chirurgo-ortopedico per avere ragguargli sulle terapie secondo le Sue indicazioni. L'ortopedico che mi ha valutata si è basato esclusivamente sulla mia descrizione dei sintomi: dolore persistente localizzato alla base dei pollici, più accentuato a quello di destra che a riposo rimane curvato, con dolore acuto alla distensione fatta con l'altra mano, la mobilizzazione avviene " a scatto", scrivendo e con l'uso prolungato del mouse (per lavoro) il pollice si immobilizza nella posizione flessa, difficoltà a maneggiare il denaro, svitare un tappo di bottiglia e nell'usare le maniglie delle porte. Basta questa descrizione per capire lo stadio della malattia? Non sono state fatte indagini strumentali, sono necessarie?. Questa patologia può progredire al punto che la mobilizzazione non si possa più ristabilire? Grazie per l'ulteriore tempo che Vorrete dedicarmi.
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Gentile signora non occorrono esami diagnostici particolari.
La diagnosi è clinico funzionale e certamente con il tempo la guaina può restringersi ancora impedendo il totale scorrimento del tendine nel suo canale , ecco perchè deve eseguire la immobilizzazione più possibile, magari qualche infiltrazione ben eseguita certamente.
Ma ovviamente IL VERO momento risolutore di assoluta certezza è "l'apertura completa della guaina tendinea " in anestesia locale; ciò risolverebbe il problema meccanico di impedimento di escursione del tendine flessore del pollice.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Buonasera,
grazie per le ulteriori delucidazioni.
Cordiali saluti.