Tra settembre e ottobre ha fatto anche un ciclo di 15 sedute di ozonoterapia

Gent.mi dott. mio figlio 18 anni alto 1,70 e pesa 55 kg, nel mese di gennaio scorso, alla ripresa della preparazione invernale calcistica, ha cominciato ad avvertire dolori nella zona lombo-sacrale. Dopo un mese di riposo, assunzione di farmaci, punture di antidolorifici e antinfiammatori e fisioterapia (tecar e fans), ad aprile gli abbiamo fatto una RM che ha evidenziato: "piccola ernia posteriore mediana del disco L5-S1 con impronta sul sacco durale in prossimità dell'emergenza delle radici nervose di S1" - ridotta la fisiologica lordosi lombare e credo che ciò sia dipeso da sovraccarico di allenamento o qualche trauma
di gioco che non ricorda, da giugno a settembre è stato a riposto e il dolore è stato lieve, avvertito solo quando si china in avanti o sta seduto parecchio (ha una sensazione di pesantezza dietro la schiena); a settembre ha ripreso gli allenamenti e in questo periodo di fine novembre ha nuovamente fastidio; tra settembre e ottobre ha fatto anche un ciclo di 15 sedute di ozonoterapia.
Tra giugno e agosto su prescrizione del neurochirurgo ha assunto TIOBEC e CARNITINA; Qualche giorno fa abbiamo ripetuto la RM che ha confermato: "riduzione altezza dello spazio intersomatico con ernia discale mediana sottolegamentosa che comprime il sacco durale".
Lui nonostante i dolorini e i fastidi continua a giocare a calcio e tre volte la settimana va a ginnastica posturale. Ribadisco che il dolore non si irradia alle gambe; il neurochirurgo conferma che non è da operare; Cos'altro ancora si può fare per farlo continuare a giocare a calcio ?
In attesa di Vs. gradito riscontro porgo distinti saluti.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Sinceramente mi sfugge il motivo di ripetere la RMN a 7 mesi dalla prima, visto che già allora era segnalata la presenza dell'ernia, ma immagino che sia stata prescritta dallo specialista, che, avendo visitato il ragazzo, avrà avuto i suoi motivi per ripetere l'esame.
E' ovvio che l'ernia non scomparirà: nel tempo potrà disidratarsi e quindi diminuire di volume con diminuzione della sintomatologia ma la patologia a quel livello non potrà sparire perché un disco rovinato è compromesso per sempre e con esso anche la sua efficacia. Mi sarei aspettato che invece di chiedere "Cos'altro ancora si può fare per farlo continuare a giocare a calcio ?" avesse chiesto "cosa fare perché diminuisca il dolore", perché in presenza di un'ernia del disco a 18 anni mi sembra poco utile continuare a giocare a calcio.
Le cose che può fare sono, oltre alla ginnastica posturale, evitare sport di contatto e quelli che prevedono corsa, scatti, cambi di direzione, torsione del tronco, e preferire ad esempio il nuoto (solo libero e dorso), evitare sollevamento e traporto di pesi e sforzi in generale. Un buon tono muscolare del tronco può aiutare molto.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it