Lesione capolungo

Spett.
medici,



sono una donna di 72 anni e in seguito a un forte dolore al braccio e un gonfiore bicipite, ho fatto un'ecografia con questo risultato:
lesione sub-totale del tendone del capo lungo del bicipite alla giunzione miotendinea, con retrazione del ventre muscolare in senso distale.

nel punto di lesione si osserva un moncone tendineo frammentato, iperecogeno, con raccolta fluida peritendinea.

in sede articolare ancora apprezzabili fibre tuttora inserite, con lieve tenovalginalite fluida.

concomita cuffia dei rotatori disomogenea, tendinosica, con parziale lesione del tendine del sovraspinato.

minimo ispessimento della borsa sub-acromion-deltoidea.

il mio medico consiglia di fare tecarterapia per sfiammare, e il fisioterapista mi dice che dopo le 10 sedute bisogna rivalutare la spalla e vedere come si autoripara, cioè potrebbe succede chi mi possa incurvare con la spalla, l'ortopedico non l'ho ancora sentito, perchè a parer loro bisogna sfiammare e eliminare il dolore
a questo punto vorrei un vostro consiglio, com'è la prassi con questa patologia, se c'è da prendere in considerazione l'intervento...sapendo perfettamente difficolta non potendo vedere l'ecografia.

spero di ricevere una risposta, grazie cordiali saluti
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Gentile signora
Anzitutto, nel caso specifico suo, occorre approfondire una diagnosi con esami specialistici per immagini, come una RM della spalla, del braccio interessato e del gomito corrispondente , per valutare le due inserzioni tendinee prossimale e distale del bicipite brachiale.

Poi una oculata ed approfondita consulenza specialistica ortopedica le dirà se operare o meno tale lesione; anche valutando quale è la spalla e l'arto superiore interessato, ( lei non l'ha scritto) se lei è destrimane o mancina, che attività svolge e la necessità o meno per lei di avere un tendine del bicipite brachiale valido all'80% - 90% o 100%.

Certo la sua età non da attività sportiva agonistica e, forse, non di elevate prestazioni, non propende per un intervento chirurgico, ( non fara' di certo uno sport agonistico e neanche eseguirà delle prestazioni funzionali che richiedano forza e funzionalità massima di un bicipite brachiale valido in maniera notevole) ; ma comunque sara' lo specialista ortopedico traumatologo che valutera' ogni dettaglio specifico a specificarle il tutto, programmando un trattamento incruento ( terapia fisiochinesica idonea,farmacologica locale ed ortesica ) o un intervento chirurgico.

Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Ortopedico-traumatologo
Fisiatra
FISIATRA

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

[#2]
dopo
Utente
Utente
spett. dott.,

grazie per avermi risposto tempestivamente , per mia sfortuna il braccio è quello destro , e su consiglio medico ho gia' fatto 7 sedute di tecar e ultrasuoni, ma senza significativo miglioramento, il dolore continuo ad averlo ..... dopo mi rivedrà l'ortopedico per valutare , ma non mi aspetto niente di positivo, sono rassegnata , nella mia città (la spezia), non ci sono eccellenze , sarò costretta se non è troppo tardi, rivolgermi fuori in centri migliori.
Vorrei però un consiglio: per proteggere i tendini, visto che è il mio punto debole , l'assunzione di boswelia con tendijoint per lunghi periodi può essermi di aiuto?
La ringrazio e sarei lieta se mi potesse darmi delle dritte
Cordiali saluti
[#3]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Signora , non sia cosi pessimista, anche a La Spezia ci saranno senz'altro colleghi validi che sapranno valutare se lei deve operarsi o meno.
Dipende della entità della lesione e dalla necessità sua di avere un 100% di funzionalità dell'arto superiore destro o le basta e per la sua autonomia è sufficiente un 70/80%.
Non posso dare una risposta certa, non valutando e non visionando nulla, ma un esame di RMN del braccio destro, spalla sopratutto essendo stata una rottura all'inserzione tendinea prossimale del bicipite brachiale ( capo lungo), deve essere eseguito; potra' determinare ogni dettaglio tecnico per stabilire il tipo di trattamento terapeutico se incruento ( immobilizzazione e fisiochinesiterapia prolungata ) o cruento (intervento chirurgico) .
Deve considerare che anche con un valido intervento chirurgico, quo ante , ossia come prima, nulla ritorna in traumatologia, sopratutto nelle severe lesioni muscolo-tendinee in soggetti oltre i 50/60 anni. Un quot di limitazioni funzionali dell'arto superiore residuano quasi sempre.

Cordialità

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -