Lesione nervo

Buongiorno,
torno ora da una visita poco incoraggiante dall'otorino. Sono un ventiduenne da sempre alle prese con dei problemi uditivi, che in parte hanno compromesso anche il buon andamento della mia carriera scolastica. L'inizio è stato, a quanto ricordo, all'età di otto anni quando subii la rottura del timpano destro. Da allora, comunque, il mio udito si è abbassato anche se non in maniera drastica, più a destra che a sinistra. Negli ultimi anni, mi sembra di aver notato un fastidioso peggioramento, fatico a comprendere chi parla a bassa (non bassissima) voce, non capisco bene se mi si parla da lontano (non lontanissimo), tante volte sono costretto a chiedere di ripetere ciò che qualcuno mi ha detto, e quando non me la sento perché mi vergogno (per esempio se uno fa una battuta... chiedere di ripetere è brutto!) faccio finta di nulla ma il mio sguardo spaesato mi tradisce. Come dicevo, sono stato dall'otorino, ho fatto l'esame audiometrico, mi ha detto che è presente una lacerazione del nervo e che non ci può fare niente, se non usare l'apparecchio (che non userò perché, diamine, ho solo 22 anni...) o armarsi pazienza. Quello che volevo chiedere a voi sono dei consigli e delle informazioni: peggiorerò sempre più? se oggi sono così, a quarant'anni sarò un caso disperato? c'è qualcosa che io possa fare per limitare i danni e mantenere stabile la situazione? se sì, cosa?
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Se le cose stanno cosi' come ti è stato detto, condivido l'indicazione dello Specialista cui ti sei rivolto. L'unica soluzione è la protesizzazione. Considera che oggi sono delle protesi che non si vedono, ovvero si mettono direttamente nel condotto uditivo esterno.Per un consulto, ti puoi rivolgere presso la cattedra di audiologia del Policlinico universitario di Napoli.
Un cordiale saluto

Dr. Raffaello Brunori