Maggiori problemi dopo intervento ai turbinati nasali
Gentilissimi medici, grazie per come vi offrite a noi pazienti.
Scrivo da Napoli per un consulto.
Attualmente ho 35 anni ,
da 3 anni ho un problema di respirazione, collegato ad una secchezza nasale, che si presenta soprattutto la notte.
Infatti a causa di questo problema vado soggetto a circa 2/3 volte a notte a risvegli dovute ad apnee.
Dopo alcune visite,l'otorino che mi visitava mi ha consigliato di operarmi per una deviazione al setto nasale ,una sinusite frontoetmoidomascellare
e per un ipertrofia ai turbinati, e cosi avrei dovuto risolvere il problema.
Ho subito quindi a Luglio del 2010 un'intervento per una deviazione al setto nasale, ed in seguito, verso Novembre 2010, un'altro intervento per una ipertrofia dei turbinati.
Il problema non si è risolto, anzi, da quanto ho subito l'intervento ai turbinati (intervento di turbinotomia con radiofrequenze),
sembra che il problema sia peggiorato,
infatti spesso la notte ed a volte anche in locali chiusi,
soffro una sorta di congestione nasale che mi da un senso di "mancanza d'aria".
Infatti ora la secchezza nasale è passata in secondo piano
per questa sorta di congestione nasale che mi dà la sensazione di "mancanza d'aria", soprattutto la notte con risvegli dovute ad apnee.
Il medico che mi ha operato dice che per lui non dovrei avere problemi,
dato che ora ho spazio sufficiente per respirare.
In seguito mi fatto fare una citologia nasale, per verificare ulteriori allergie
(sono allergico infatti ad acari,parietale ed ulivo),
e dall'esame è uscito che ho il livello di eosinofili a 3
e di cellule ciliate, muciparie e batteri a 1.
Da questo esame il medico otorino mi ha prescritto una cura con antistaminici, lavaggi nasali salini e rinelon,
ma la situazione non è migliorata granchè.
Volevo chiedere che tipo di terapia allora sarebbe più indicata, se l'intervento forse va rivisto o comunque che tipo di esami mi consigliereste di fare ancora.
Vi ringrazio anticipatamente per l’attenzione e nella vostra professionalità.
Luciano.
Scrivo da Napoli per un consulto.
Attualmente ho 35 anni ,
da 3 anni ho un problema di respirazione, collegato ad una secchezza nasale, che si presenta soprattutto la notte.
Infatti a causa di questo problema vado soggetto a circa 2/3 volte a notte a risvegli dovute ad apnee.
Dopo alcune visite,l'otorino che mi visitava mi ha consigliato di operarmi per una deviazione al setto nasale ,una sinusite frontoetmoidomascellare
e per un ipertrofia ai turbinati, e cosi avrei dovuto risolvere il problema.
Ho subito quindi a Luglio del 2010 un'intervento per una deviazione al setto nasale, ed in seguito, verso Novembre 2010, un'altro intervento per una ipertrofia dei turbinati.
Il problema non si è risolto, anzi, da quanto ho subito l'intervento ai turbinati (intervento di turbinotomia con radiofrequenze),
sembra che il problema sia peggiorato,
infatti spesso la notte ed a volte anche in locali chiusi,
soffro una sorta di congestione nasale che mi da un senso di "mancanza d'aria".
Infatti ora la secchezza nasale è passata in secondo piano
per questa sorta di congestione nasale che mi dà la sensazione di "mancanza d'aria", soprattutto la notte con risvegli dovute ad apnee.
Il medico che mi ha operato dice che per lui non dovrei avere problemi,
dato che ora ho spazio sufficiente per respirare.
In seguito mi fatto fare una citologia nasale, per verificare ulteriori allergie
(sono allergico infatti ad acari,parietale ed ulivo),
e dall'esame è uscito che ho il livello di eosinofili a 3
e di cellule ciliate, muciparie e batteri a 1.
Da questo esame il medico otorino mi ha prescritto una cura con antistaminici, lavaggi nasali salini e rinelon,
ma la situazione non è migliorata granchè.
Volevo chiedere che tipo di terapia allora sarebbe più indicata, se l'intervento forse va rivisto o comunque che tipo di esami mi consigliereste di fare ancora.
Vi ringrazio anticipatamente per l’attenzione e nella vostra professionalità.
Luciano.
[#1]
Occorre, nel suo caso, una rinomanometria con test di decongestione dei turbinati per una valutazione dell'effettiva respirazione nasale. Probabilmente utile una tac dei seni paranasali senza mezzo di contrasto. Le consiglio, inoltre, di farsi visitare da un altro Specialista, per un parere. Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
[#2]
Utente
La ringrazio Dottore per la risposta celere.
Volevo dirle che qualche mese fa, il medico otorino mi ha fatto fare, oltre all'esame citologioco, anche una rinomanometria (anche se sinceramente non so se era con test di decongestione dei turbinati)
dove secondo lui dall'esame non si riscontravano particolari problemi per la respirazione nasale.
Volevo inoltre qualche informazione, se possibile per la tac che lei mi ha consigliato.
Il nome specifico dell'esame che devo richedere è "Tac del Massiccio Facciale" o devo richedere "Tac dei seni paranasali senza mezzo di contrasto" e a cosa serve ?
Inoltre volevo chederle un suo ulteriore parere sul fatto che soprattutto la sera o in locali chiusi e a volte anche in certi parchi pubblici dove ci sono determinati alberi (sono allergico all'ulivo),
mi aumenta in maniera consistente la congestione nasale.
Faccio presente che questo fenomeno si è accentuato molto dopo l'intervento ai turbinati.
Potrebbe infine consigliarmi qualche cosa per alleviare almeno momentaneamente questa decongestione nasale.
Al momento la sera faccio lavaggi salini e dopo uso come spray rinelon, ma onestamente vedo pochi risultati.
Mi scuso se l'ho tempestata di ulteriori domande,
ma sto dormendo davvero pochissimo in questo ultimo periodo e veramente non so più che fare.
La ringrazio anticipatamente.
Volevo dirle che qualche mese fa, il medico otorino mi ha fatto fare, oltre all'esame citologioco, anche una rinomanometria (anche se sinceramente non so se era con test di decongestione dei turbinati)
dove secondo lui dall'esame non si riscontravano particolari problemi per la respirazione nasale.
Volevo inoltre qualche informazione, se possibile per la tac che lei mi ha consigliato.
Il nome specifico dell'esame che devo richedere è "Tac del Massiccio Facciale" o devo richedere "Tac dei seni paranasali senza mezzo di contrasto" e a cosa serve ?
Inoltre volevo chederle un suo ulteriore parere sul fatto che soprattutto la sera o in locali chiusi e a volte anche in certi parchi pubblici dove ci sono determinati alberi (sono allergico all'ulivo),
mi aumenta in maniera consistente la congestione nasale.
Faccio presente che questo fenomeno si è accentuato molto dopo l'intervento ai turbinati.
Potrebbe infine consigliarmi qualche cosa per alleviare almeno momentaneamente questa decongestione nasale.
Al momento la sera faccio lavaggi salini e dopo uso come spray rinelon, ma onestamente vedo pochi risultati.
Mi scuso se l'ho tempestata di ulteriori domande,
ma sto dormendo davvero pochissimo in questo ultimo periodo e veramente non so più che fare.
La ringrazio anticipatamente.
[#3]
La tac dei seni paranasali serve per lo studio, appunto, dei seni paranasali, ovvero per vedere se è presente uno stato infiammatorio. L'intervento cui si è sottoposto non risove assolutamente il problema dell'allergia e, quindi, la congestione delle mucose nasali. Se la rinomanometria è risultata negativa, vuol dire che non ci sono esiti di intervento. Non posso fare delle prescrizioni di farmaci in questa Sede, mi dispiace.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 36.3k visite dal 04/06/2011.
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