Otiti ricorrenti: cosa fare?

Salve, sono una studentessa di 20 anni, in forte sovrappeso (e per questo seguita da nutrizionista), non fumo, non bevo, pratico il nuoto due-tre volte a settimana da circa 3 anni (non uso i tappi, non faccio tuffi) poichè è l'unico sport che posso fare per via di problemi alle ginocchia.
Soffro di otite media ricorrente da almeno 18 anni. Due perforazioni del timpano sx (1999-2003) e una all'orecchio dx (2000).
All'età di 4 anni un otorino (ne avrò consultati una decina) consigliò di levare le adenoidi, che erano ipertrofiche, credendo che fosse quella la causa delle mie otiti; per non sottopormi a tale operazione consultammo un altro otorino che invece credeva che il mio fosse un problema di natura allergica: feci così una visita allergologica, da cui risultai leggermente allergica alle muffe. Il pediatra comunque mi fece fare cicli periodici di antistaminici (zirtec ed altri che non ricordo), mi vietò di nuotare (ho imparato a nuotare a 8 anni) e di viaggiare in aereo. Smisi di prendere antistaminici nel 2004, quando cambiai medico.
La situazione si è mantenuta più o meno stabile con 2-3 otiti l'anno, che mi venivano curate tramite antibiotici e oki, fino all'inizio di quest'anno: praticamente da febbraio non ho mai smesso di soffrire, ho sospeso il nuoto per il dolore insopportabile che sentivo. Da qualche settimana sento molto meno dall'orecchio dx. L'ultimo otorino che ho consultato mi ha detto che l'otite media catarrale è ormai cronica e che la lesione al timpano sx è mal guarita. Mi ha dato un altro antistaminico e uno spray nasale per fare dei lavaggi e segnato altri esami: fibroscopia rinofaringe, esame audiometrico e impedenzometrico, tutto prenotato tramite il nostro servizio nazionale per il lontanissimo ottobre.
Sinceramente sono stremata dal dolore che è piuttosto forte e invadente, cosa posso fare nel frattempo per non intossicarmi di orudis, oki e medicine varie?

Vi ringrazio per l'attenzione
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, quando una patologia si presente come "ricorrente", come nel caso dell'Otite Media Acuta Ricorrente (OMAR), è spesso poco significativo con quale arma ammazzeremo il germe , visto che ce ne saranno altri miliardi pronti a "ricorrere" sullo stesso punto appena guarito dalla precedente infezione. Se il timpano si perfora, il che è spesso quasi "salutare" oltre che inevitabile (da qualche parte infezione deve pur drenare), è facile che tenda a non rimarginarsi, se la causa della sua perforazione non viene identificata. E’ evidente che c’è qualcosa nel terreno, cioè nel distretto anatomico in cui la patologia “ricorre” ad attirare l’agente eziologico, che invece è innocuo per gli altri componenti della famiglia e addirittura spesso anche per l’altro l’orecchio dello stesso paziente.
A mio parere l'approccio tradizionale insiste unicamente o con una preponderanza quasi assoluta sulle armi che conosce (farmaci e vaccini), ma trascura quasi del tutto altre componenti potenzialmente valide, come l'approccio strutturale. Nel caso dell'Otite Media Acuta Ricorrente (OMAR), é spesso in gioco una disfunzione tubarica. E' però di solito assai scarso l'impegno che i Curanti profondono su questo fronte, e anche la ricerca è disposta, non senza una spinta commerciale, a costose ricerche su farmaci e vaccini, ma non su questi fronti che hanno il grosso difetto di non prevedere sbocchi commerciali. La tuba passa a pochi millimetri dall'articolazione temporo mandibolare (ATM), e per attivarla quando andiamo in montagna o in aereo, muoviamo la bocca o deglutiamo. Chi ha la bocca messa male (epidemiologia della malocclusione: circa 80%) può (sottolineo PUO') a volte creare un conflitto tra il condilo mandibolare e la tuba, con, a cascata, le problematiche che dalla disfunzione tubarica dipendono, e che vanno da un po’ di cerume in più (sintomo spesso incompreso) a quadri ben più gravi come il colesteatoma e l'otomastoidite , passando per l’OMAR. Forse, a lato del trattamento farmacologico dell'episodio acuto, che dà quasi sempre un risultato solo momentaneo, nei casi di OMAR sarebbe il caso di spendere altrettanto impegno nel trattamento delle problematiche strutturali e occlusali.
Le consiglio pertanto di farsi visitare anche da un dentista che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare. Cordiali saluti ed auguri

Le suggerirei di dare un'occhiata, in questo stesso sito, agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1400-adenotonsillectomia-nel-bambino-si-o-no.html

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore per la sua risposta!

Sono stata già visitata da un dentista specializzato proprio nelle patologie dell'Articolazione Temporo Mandibolare per scongiuraare l'ipotesi da Lei fatta, e pare che il problema non risieda lì!

La ringrazio nuovamente e Le auguro una buona giornata
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, di specialisti ne ha sentiti di certo tanti: le suggerirei di chiedere una seconda opinione anche in campo gnatologico.
Cordiali saluti ed auguri
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