Ipoacusia orecchio destro

Salve sono un ragazzo che frequenta l'università e pratica nuoto e attività subacquea fino a 2m in piscina come hobby. Il 3 giugno mi sono svegliato con l'orecchio destro ovattato, pensando che fosse un banale mal d'orecchio non ci ho fatto tanto caso e ho iniziato a curarlo con le gocce CUE; dopo 2 giorni l'ovattamento non passava, quindi sono andato dal medico di base che all'inizio mi ha dato gli antibiotici intramuscolare 2 al giorno per 3gg, poiché l’ovattamento non passava mi ha prescritto l'aerosol con bentelan per 2gg. Morale è che l'ovattamento c'era ancora quindi mi sono deciso ad andare dall'otorino, il quale mi ha diagnosticato un ipoacusia improvvisa e che mi dovevo ricoverare immediatamente in ospedale. Arrivato in ospedale ho fatto tutti gli esami e la prima seduta di camera iperbarica, dopo la quale ho fatto l'esame audiometrico e risultava e avevo già migliorato di poco e i medici asserivano che era una forma virale e non dipendeva dall'attività subacquea. In ospedale sono stato 4 gg dove mi hanno fatto 4 flebo di cortisone endovenosa e 4 camere iperbariche; durante tale periodo l'ovattamento c'era ma era in misura minore. Sul documento di dimissione dall'ospedale c'era la terapia da seguire: 1 compressa di antistaminico e 1 bustina di integratore entrambi x 20gg e poi 1 bustina di acuval 400 x 20gg x 3 mesi e inoltre ho continuato a fare le camere iperbariche fino ad arrivare a 16 iperbariche; a metà delle iperbariche ho fatto 2° esame audiometrico dove risultata che avevo recuperato il 40% dell'udito, in effetti il miglioramento c'era stato perché i momenti in cui sentivo erano maggiori rispetto ai momenti con l'ovattamento e per sentire dovevo compensare. Finite le camere ho avvisato il medico dell'iperbarica che andavo a mare, lui mi ha detto che dovevo fare un 3° esame audiometrico e potevo entrare in acqua ma non potevo andare sotto. Al mare ci sono le terme e li ho fatto il 3° esame dove risulta una ipoacusia mista in particolar modo tra le frequenze 125 e 250 Hz la linea è tra i 30 e 40 dB(non ho l'esame qui con me) per poi risalire e tornare normale. Oggi il miglioramento c'è rispetto al 3 giugno ma l'orecchio non è sempre libero, ci sono momenti(possono essere minuti, ore) in cui ci sento benissimo, altri in cui l'orecchio si ovatta ma ci sento e altri ancora dove all'ovattamento si aggiungo acufeni di media intensità e in entrambi i casi risolvo compensato; inoltre ho notato che se sto a telefono o indosso le cuffie l'orecchio destro e la sua zona circostante diventa calda. Questa situazione è normale?? se no cosa dovrei fare??? Posso praticare il nuoto oppure devo abbandonarlo??? Grazie 1000
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente la sua descrizione "l'orecchio non è sempre libero, ci sono momenti(possono essere minuti, ore) in cui ci sento benissimo, altri in cui l'orecchio si ovatta ma ci sento e altri ancora dove all'ovattamento si aggiungo acufeni di media intensità e in entrambi i casi risolvo compensato" (credo intenda compensando), mi farebbe propendereper una disfunzione tubarica, cioè di un cattivo funzionamento di quel tubicino (la tromba o tuba di Eustachio) che mette in comunicazione il retrobocca con l’orecchio medio, e serve ad aerarlo, a drenare il catarro che si forma e a compensare eventuali sbalzi di pressione fra le due superfici del timpano. All’interno della tuba può ristagnare del muco. Il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: in presenza di muco si percepiscono a volte dei rumorini dovuti alla mobilizzazione del muco stesso.
Molto spesso il cattivo funzionamento della tuba è legato a sua volta ad una disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare.
Come sopra accennato, il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: infatti , quando sentiamo questo "tappamento", solitamente cerchiamo di muovere la mandibola o deglutire, il che, in un orecchio normale, favorisce lo "stappamento" , che é in realtà un ripristino della pervietà tubarica e un compenso delle diverse pressioni sulle due superfici del timpano: anche nel suo caso la manovra di "compenso" risolve momentaneamente il problema.
Quando invece, come mi pare di capire nel suo caso, questo non accade, o accade con difficoltà, (disfunzione tubarica) a volte siamo di fronte ad un conflitto che si instaura fra la tuba e il condilo della mandibola, che può essere dovuto a sua volta alla malocclusione dentaria con malplosizione mandibolare: in pratica, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, all'interno della cassa timpanica, dell'equilibrio pressorio alterato ad esempio per sbalzi di quota, dall'altro un cronico dislocamento posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione, possono dar luogo ad una ipofunzionalità tubarica e quindi alla spiacevole sensazione che lei lamenta.
Le consiglio pertanto di farsi visitare anche da un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM).
Anche nella letteratura scientifica comincia ad affermarsi il concetto che quando un problema all'orecchio non trova spiegazioni in ambito specialistico Otorinolaringoiatrico, spesso é all'Articolazione Temporo Mandibolare che bisogna guardare.
Le consiglio anche di dare un'occhiata ad un caso che ritengo simile al suo, sempre su questo sito:

https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/72945-il-medico-ha-diagnosticato-una-infiammazione-della-tuba.html

e a questi articoli su questo stesso sito, nell'ipotesi che possa riconoscervi qualche elemento di somiglianza con il suo caso. Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html

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Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Utente
Utente
Grazie 1000 Dr. Edoardo Bernkopf, quindi fare attività subacquee non influisce???
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Si, può influire, perché l'attività subacquea necessita di una buona funzionalità tubarica, in assenza della quale il barotrauma è più facile proprio per la difficoltà di compenso .
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Utente
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Grazie 1000 della veloce risposta, ma quindi ipoacusia è stata curata oppure questa disfunzione tubarica è una conseguenza??
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Può esserne una causa, anche dell'ovattamento.
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Utente
Utente
Grazie 1000 ancora, ma per verificare tale disfunzione bisogna fare un TAC o altro????
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
In prima battuta l'approccio è essenzialmente clinico: eventuali esami possono essere disposti dal curante.
E' determinante che il dentista-gnatologo si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM).
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Utente
Utente
Dr. Edoardo Bernkopf scusi se la disturbo di nuovo ma fra un paio di giorni inizia l'attività agonistica di nuoto e quindi dovrei iniziare anche a fare attività subacquea a 1.80/2mt di profondità potrei farla oppure no? Le faccio questa domanda perchè è il momento di iscrivermi in piscina e anche per una mia sicurezza
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Non credo che 1,8 metri siano un grosso problema: comunque senta le sue orecchie , e veda se necessitano di compenso a quella profondità e se il compenso le riesce. Se non è così, non forzi.
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Grazie mille della risposta, le farò sapere come è andata grazie 1000 ancora
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