Otite e aereo

Buonasera dottori, ho bisogno di un aiuto perchè il mio otorino non mi ha convinta. Da luglio ho un otite media catarrale acuta venuta per i finestrini aperti della macchina. Ho provato a prendere gli antibiotici ma, come mi aspettavo, mi sono sentita male e ho dovuto smettere così ho fatto per 20 giorni l'aereosol con aircort e broxol, ovviamente sempre prescritti dal medico. A settembre ho fatto un ciclo di 12 insufflazzioni endotimpaniche alle terme. A fine ciclo ho eseguito un esame audiometrico andato bene e un timpanogramma dove il valore (scusate l'ignoranza) è risultato - 30 a entrambe le orecchie. Ho smesso di fare le cure perchè il mio otorino ha detto che con il caldo mi sarebbe passata e ora da quattro giorni mi ha prescritto il fluistar e una soluzione salina ipertonica da spruzzare nel naso perchè ovviamente non mi è passato nulla. Oggi ci sono andata di nuovo preoccupata perchè giovedi devo prendere l'aereo per un volo di due ore e mezza massimo, il problema è che ho molta paura di fare ulteriori danni alle orecchie. Aggiungo che da un mese ho delle vertigini sempre per questo catarro e prendo l arlevertan. Lui mi ha detto di viaggiare tranquilla perchè anche i test alla labirintite sono risultati negativi e ha aggiunto a questa blanda terapia l'aircort sempre da spruzzare nel naso mattina e sera e mi ha consigliato di masticare e deglutire durante il volo. Io sinceramente sono un pò preoccupata e spero di ricevere ulteriori consigli. Inoltre aggiungo che non ho deviazioni al setto nasale e nonostante tutto respiro benissimo con il naso. Aspetto risposte grazie in anticipo.
[#1]
Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Le raccomandazioni date dal Collega per scongiurare danni da volo mi sembrano giuste. Al ritorno, magari farei una tac dell'orecchio medio senza mezzo di contrasto per una verifica dello stato di infiammazione. Personalmente, avrei curato la patologia con altri farmaci, anche se, tutto sommato, la cura data puo' definirsi standard.
Un cordiale saluto

Dr. Raffaello Brunori