Chirurgia funzionale endoscopica rinosinusale e settoplastica funzionale, e rinoplastica aperta este

Buongiorno egregi dottori,
martedì 28 gennaio sono stata ricoverata per SINUPATIA DISVENTILATORIA DEL COMPARTO SINUSALE ANTERIORE, DEVIAZIONE DEL SETTO NASALE,IPERTROFIA DEI TURBINATI INFERIORI E RINOMEGALIA. Quindi lo stesso giorno ho subito un intervento di Chirurgia funzionale endoscopica rinosinusale e settoplastica funzionale, e rinoplastica aperta estetica. Mercoledì mi hanno subito mandato a casa. A parte il dolore che è notevole,l'edema presente in volto attorno agli occhi e il gonfiore evidente del viso, non mi è ancora possibile respirare dal naso. Mercoledì l'otorino mi ha estratto i tamponi di garza ma all'interno ho le "fascette di silicone". Subito mi ha detto di respirare ma per me è impossibile. E' tutto chiuso come cemento, impossibile quindi dormire e faticoso anche mangiare. Dalle narici perdo liquidi se prima sporchi di sangue adesso sono trasparenti e cristallizzanti. Mi chiedo se è normale che ancora non riesco a respirare e quando sarà possibile tornare ad una normale respirazione. Tra l'altro la gola è gonfia e dolorante soprattutto la notte è insopportabile.
La mia terapia è : lavaggi nasali con Tonimer.
Cefixoral cps 1 cps die x 6 gg
Tachipirina 1000 cps max tre volte al dì
Deltacortene 5 mg due cps die x tre gg poi una cps die per due gg
Antra 20 mg al mattino
Eseguo i lavaggi nasali ma mi rendo conto che non ho molta sensibilità nel naso e il liquido si trova "resistenza" all'interno delle narici.
Ringrazio anticipatamente per le risposte che riceverò.
Buona giornata,
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Tutto cio' che descrive puo' considerarsi normale del post-operatorio. probabilmente, all'interno delle narici si sono formate delle croste ematiche che rendono difficile la respirazione nasale. Alla prossima visita di controllo, immagino che il Chirurgo provvederà a rimuovere tali formazioni. La cura prescritta è idonea.
Un cordiale saluto

Dr. Raffaello Brunori

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