Colesteatoma

Buongiorno,
vengo subito al problema che mi angoscia. Ora ho 41 anni e ho sempre sofferto di otiti soprattutto l'estate al mare. Nel 2000 per la presenza di un colesteatoma mi sono operata di mastoidectomia completa, atticoantrotomia,ricostruzione ossicini, settoplastica NIA. Nel 2001 intervento di revisione con risultato positivo. Sempre sotto controllo, nessun disturbo, udito buono,nessuna secrezione. Ma nel 2005 ho avuto un brutto incidente con il motorino e mi sono fratturata la mandibola, dopo pochi giorni è subentrata una paresi facciale che all'ospedale mi hanno curato con dosi massicce di cortisone. Per un consulto, sono andata da un otorino che ha uno studio a Roma e a Piacenza, il quale mi ha rassicurata per la paresi (ora è quasi tutto normale) ma ha notato nella nuova TAC una macchia scura nella zona dell'orecchio operato e ha parlato di sospetto ritorno di colesteatoma residuo. Altra TAC e altri controlli nel 2007 e 2013, situazione sempre invariata, a questo punto per avere la certezza della diagnosi mi ha proposto un nuovo intervento di ispezione (timpanoplastica). Nel 2014 altro consulto con altro medico che confermava il nuovo intervento.
1° Domanda:Se non mi opero, quali pericoli vi sono?
2° Domanda:Sarà l'ultima e definitiva operazione?
3° Domanda: Che pericolo c'è per il mio udito, visto che ora sento bene e soprattutto per la pregressa paresi?
Ringrazio per le risposte che attendo con ansia per risolvere il mio problema.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, la soluzione del colesteatoma è necessariamente chirurgica, ma nella sua patogenesi talvolta sfugge il rischio costituito da Otiti Media Acute Ricorrenti, la quali, a loro volta, hanno nella stenosi tubarica una importante componente causale. Nel colesteatoma la stenosi tubarica é
condizione non sufficiente, ma necessaria. E' però di solito assai scarso
l'impegno che i Curanti profondono su questo fronte, e anche la ricerca é
disposta, non senza una spinta commerciale, a costose ricerche su farmaci e
vaccini, ma non su questi fronti che hanno il grosso difetto di non
prevedere sbocchi commerciali. La tuba passa a pochi millimetri
dall'Articolazione Temporo Mandibolare, e per attivarla quando andiamo in
montagna o in aereo, muoviamo la bocca o deglutiamo. Chi presenta una malocclusione con malposizione mandibolare (epidemiologia della malocclusione: circa 80%) può a volte creare un conflitto tra il condilo mandibolare e la tuba, con, a cascata, le problematiche che dalla disfunzione tubarica dipendono. Forse, a lato del trattamento farmacologico dell'episodio acuto, sarebbe il caso di chiederci se , nei casi di OMAR, non sia in gioco questo meccanismo patogenetico, e di spendere altrettanto impegno nel trattamento delle problematiche strutturali: probabilmente si eviterebbero anche parecchi colesteatomi.
Aggiungo che, nel suo caso, è possibile che l'incidente abbia causato qualche danno anche all'Articolazione Temporo Mandibolare, aggravando il problema sopra descritto.
Per tutto quanto sopra, a fronte di una recidiva di colesteatoma riterrei importante consultare anche un dentista-gnatologo esperto in problemi dell'Articolazione Temporo Mandibolare e nei rapporti fra questa e l'orecchio.
Le suggerirei di dare un'occhiata, in questo stesso sito, agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html


Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Utente
Utente
Gent.mo Dottore,
la ringrazio per il suo chiarimento e contatterò un esperto dentista gnatologo.
Ma nell'attesa può gentilmente dirmi quali conseguenze vi potrebbero essere se decidessi di non operarmi per eliminare il colesteatoma.
L'operazione può danneggiare l'udito?
La ringrazio anticipatamente per la sua risposta.
Cordiali saluti
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