Membrana timpanica retratta e sintomatologia che non passa

Gentili medici

Ho 33 anni e godo di buona salute. Durante la settimana di ferragosto, dopo qualche bagno al mare, ho avuto per circa una settimana dolore all’orecchio destro e senso di orecchio tappato: sintomi che ho interpretato come un’otite dovuta all’inquinamento dell’acqua. Erroneamente non mi sono fatto vedere da nessuno anche perché ero in vacanza e comunque i sintomi sono regrediti dopo 7-8 giorni.

Verso il 20 di settembre, poi, ho iniziato a soffrire di un senso come di vertigine, ossia una sorta di post-sbornia lieve ma continuo e quindi piuttosto fastidioso. Per qualche giorno quello è stato l’unico sintomo e quindi, non sapendo che pesci prendere, il medico mi ha fatto fare una visita oculistica (soprattutto perché lavoro tante ore al computer). Una volta riscontrato che la vista è a posto e dopo che si sono aggiunti altri sintomi (lieve ronzio allo stesso orecchio colpito quest’estate alle frequenze alte e, di tanto in tanto, senso di scricchiolio sempre dentro quell’orecchio), mi sono fatto visitare da un otorino, il quale non ha riscontrato tappo di cerume né particolari segni di infezione. Tuttavia, ha trovato la membrana timpanica di quell’orecchio retratta ed ha interpretato quello come causa della sintomatologia. Mi ha anche detto che probabilmente si tratta dello stesso problema di quest’estate, che si è riacutizzato. La terapia suggerita è stata la seguente: 10 giorni di aersol con clenil (2 volte al dì), 20 giorni di lavaggi nasali (3 volte al dì) e 15 giorni di otovent (15 ripetizioni la mattina e 15 la sera alla narice destra). Mi ha anche detto che, se fosse stata primavera, probabilmente non mi avrebbe dato alcuna terapia.

Vi scrivo per sapere se secondo voi diagnosi e terapia possono risultare corrette, considerando che ad oggi, dopo aver seguito per filo per segno le indicazioni e dopo aver quasi terminato la terapia (domani finisco l’aerosol e tra 6 giorni finirò anche l’otovent), non riscontro un miglioramento significativo. Da un lato, i ronzii sono quasi scomparsi e anche la raucedine, il mal di gola e la tosse secca che ho avuto in un primo momento sono passati. Tuttavia, permangono questi scricchiolii nell’orecchio (come se si muovesse dell’acqua) e, soprattutto, il sintomo decisamente più fastidioso di tutti: ossia questo senso di lieve vertigine, che soprattutto se mi giro (ad esempio per fare manovre in macchina) o sto tanto al pc (come faccio abitualmente) tende ad accentuarsi. Nei primi giorni della terapia mi è sembrato stesse passando (effetto placebo?), ma ora mi devo ricredere.

Mi è quindi venuto il dubbio che la diagnosi, che non ha richiesto nessun esame strumentale, possa essere stata un po’ superficiale. Ma chiaramente io non sono un medico e lascio a voi la risposta a questa non facile domanda. Mi accontenterei di sapere se il quadro vi sembra normale e se devo solo pazientare, oppure se dovrei procedere con altre visite o esami strumentali.

Grazie per l’attenzione
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, poiché il disturbo permane nonostante i consulti specialistici ORL, forse sarebbe il caso di pensare che il problema si nasconda anche altrove.
Potrebbe trattarsi di una disfunzione tubarica, cioè di un cattivo funzionamento di quel tubicino (la tromba o tuba di Eustachio) che mette in comunicazione il retrobocca con l’orecchio medio, e serve ad aerarlo, a drenare il catarro che si forma e a compensare eventuali sbalzi di pressione fra le due superfici del timpano. All’interno della tuba può ristagnare del muco. Il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: in presenza di muco si percepiscono a volte dei rumorini (i suoi scricchiolii) dovuti alla mobilizzazione del muco stesso, o una sensazione di "ovattamento"o di "pienezza" dell'orecchio.
Molto spesso il cattivo funzionamento della tuba è legato a sua volta ad una disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare, giacché il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: infatti , quando sentiamo questo "tappamento", solitamente cerchiamo di muovere la mandibola o deglutire, il che, in un orecchio normale, favorisce lo "stappamento" , che é in realtà un ripristino della pervietà tubarica e un compenso delle diverse pressioni sulle due superfici del timpano.
Quando invece, come mi pare di capire nel suo caso, questo non accade, o accade con difficoltà, (disfunzione tubarica) a volte siamo di fronte ad un conflitto che si instaura fra la tuba e il condilo della mandibola, che può essere dovuto a sua volta alla malocclusione dentaria con malplosizione mandibolare: in pratica, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, all'interno della cassa timpanica, dell'equilibrio pressorio alterato ad esempio per sbalzi di quota, dall'altro un cronico dislocamento posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione, possono dar luogo ad una ipofunzionalità tubarica e quindi alla spiacevole sensazione che lei lamenta.
Anche la vertyigine può rientrare nel corredo sintomatologico della situazone sopra descritta
Le consiglio pertanto di farsi visitare anche da un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e di rapporti fra questa e l’Orecchio.
Anche nella letteratura scientifica comincia ad affermarsi il concetto che quando un problema all'orecchio non trova spiegazioni in ambito specialistico Otorinolaringoiatrico, spesso é all'Articolazione Temporo Mandibolare che bisogna guardare.
Le consiglio anche di dare un'occhiata ad un caso che ritengo simile al suo, sempre su questo sito:

https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/72945-il-medico-ha-diagnosticato-una-infiammazione-della-tuba.html

e a questi articoli su questo stesso sito, nell'ipotesi che possa riconoscervi qualche elemento di somiglianza con il suo caso. Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr Bernkopf

La ringrazio per la sua cortese e dettagliata risposta! In effetti avevo letto alcune delle fonti da lei citate e avevo pensato che potesse esserci un collegamento anche con la mia situazione. Al momento, tuttavia, avevo seguito le indicazioni dell'otorino anche perché, in effetti, qualche problemino all'orecchio sembrava averlo trovato (appunto questa membrana timpanica retratta). Nella mia ignoranza, dunque, pensavo che, visto che era stata trovata una causa organica, dovevamo essere vicini alla risoluzione del problema. Ad oggi, vedendo che la sintomatologia non migliora granché e considerando che la terapia è ormai in fase conclusiva, mi rendo conto che o il problema non è stato curato oppure, più semplicemente, quello non era il "vero" problema. O, come lei sostiene, c'è un altro problema che sottintende questo, che se non viene risolto prima, non permette la guarigione di quest'ultimo.

Il mio dubbio, tuttavia, resta il seguente: le indagini a livello ORL devono quindi considerarsi concluse e posso passare a un altro specialista, come lei suggerisce, oppure c'è forse qualche esame strumentale che dovrei fare prima di chiudere definitivamente la "parentesi ORL" e associare definitivamente il problema ad un'altra causa, di competenza di altri specialisti? Detto in altri termini, la membrana timpanica retratta può comunque essere figlia della situazione a livello di ATM e non necessita quindi di ulteriori approfondimenti diagnostici in sede ORL?

Grazie davvero per il suo aiuto
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, credo che l'ORL abbia esaurito le sue possibilità.
Addirittura "Mi ha anche detto che, se fosse stata primavera, probabilmente non mi avrebbe dato alcuna terapia".
In effetti, credo che la mia ipotesi andrebbe considerata, quantomeno per escluderla.
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Ok, la ringrazio di nuovo per il suo aiuto, che terrò certamente in considerazione, programmando una visita dallo gnatologo.
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Utente
Utente
Gentili medici

Scusate se scrivo ancora ma ci tenevo ad aggiornare la mia situazione, soprattutto in relazione a quanto scritto dal Dott. Bernkopf, che ringrazio di nuovo per la sua chiarezza e tempestività.

Prima di prendere un appuntamento da un dentista/gnatologo, ho ritenuto che potesse essere comunque utile fare una visita di controllo dallo stesso otorino che mi aveva prescritto la terapia di cui sopra. L’otorino stesso è stato così gentile da infilarmi nel primo “buco” possibile e rivedermi al più presto, ripetendo di fatto la stessa visita fatta la prima volta. In questo modo, egli ha riscontrato che la membrana timpanica è tornata in sede, segno che secondo lui la terapia è stata efficace e che la tuba è di nuovo in grado di areare. O almeno così mi pare d’aver capito. In buona sostanza, dal suo punto di vista, non ci sono più problemi di competenza ORL.

Come ho scritto precedentemente, tuttavia, la sintomatologia (soprattutto il sentire ogni tanto degli scricchiolii nell’orecchio e soprattutto l'avvertire spesso un senso di stordimento come se stessi su una barca) si è attenuata ma non scomparsa del tutto.

L’unica cosa che mi resta da chiarire prima appunto di recarmi da un dentista è la seguente. Dal messaggio scritto dal Dott. Bernkopf, ho capito che spesso i problemi della tuba sono legati ai problemi dell’ATM. Tuttavia, mi chiedevo se – pur derivanti da un’altra causa (appunto l’ATM) – i problemi della tuba (se esistenti) avrebbero comunque dovuto essere riscontrati anche dall’otorino. In altre parole, il fatto che l’otorino non trovi più niente di strano costituisce proprio il caso in cui è bene andare da un dentista oppure, se veramente l’ATM avesse un effetto sul funzionamento dell’orecchio, comunque l’otorino avrebbe dovuto vedere qualcosa. Questo interrogativo mi sembra importante perché, se so che i problemi dell’ATM non possono in alcun modo risultare da una visita in sede ORL, questo mi spinge maggiormente a fare appunto una visita dal dentista. Mentre, se ritenete che comunque l’otorino avrebbe dovuto notare qualcosa di strano – magari senza la capacità di risolvere il disturbo – allora non so se sia il caso di andare in quella direzione.

Sperando di aver chiarito un po’ la situazione e di avervi correttamente aggiornato, porgo di nuovo cordiali saluti e vi ringrazio ancora per l’attenzione
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Signora, credo che se avesse posto al Collega ORL il quesito, la sua risposta sarebbe stata possibilistica su un ruolo dell'ATM
Infatti il conflitto ATM -Tuba e ATM orecchio é spesso sfumato e unicamente disfunzionale: in pratica tutto va bene ma "funziona male" per cui le conseguenze sull'orecchio (e anche sull'ATM) possono essere altalenanti.
Ora "non ci sono più problemi di competenza ORL", ma se le cose stanno come nella mia ipotesi, tenderanno a ripresentarsi.
Se veramente "va tutto bene adesso", forse attenderei l'evolversi della situazione, perché altrimenti anche lo gnatologo potrebbe concludere che "non ci sono problemi di competenza gnatologica", a meno di individuare importanti motivi di prevenzione (probabilmente presenti a ben guardare).
Credo che via rete, senza un esame diretto, non si possa dire di più-
Cordiali saluti ed auguri.
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Utente
Utente
Dott Bernkopf

La ringrazio ancora per la sua cortesia. In realtà non va ancora tutto bene perché, come ho detto sopra, anche se la sintomatologia è migliorata, non è certo scomparsa del tutto. Attualmente, comunque, è più l'ansia di non sapere bene di cosa si tratti che il fastidio vero e proprio. Ed è proprio per questo motivo che cercherò di fare anche una visita dallo gnatologo il prima possibile.

Grazie ancora
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Bene: eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri
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Utente
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Non mancherò, grazie ancora!
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dopo
Utente
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Gentile Dott. Bernkopf

visto che me lo aveva chiesto, la aggiorno brevemente sulla mia situazione. Poiché la mia sintomatologia si è attenuata ma non passata del tutto, anche al termine della terapia ORL, mi sono recato dal mio dentista, il quale mi ha detto che - a prima vista - la mia occlusione sembra essere buona. Ciò non toglie che i due denti del giudizio superiori si siano leggermente "allungati" negli ultimi tempi, in quanto mancano i loro gemelli inferiori (uno perché già estratto e uno perché deve ancora uscire). Questa "crescita" di tali denti (di cui il destro, quello vicino all'orecchio che mi ha dato problemi, è anche molto infiammato) è secondo lui la causa di qualche problema alla masticazione che posso aver inconsapevolmente avuto in questi ultimi tempi. Questo avrebbe a sua colta provocato anche i disturbi all'orecchio e quindi, tendenzialmente, le pseudo-vergini e tutto il resto.

In base a quanto mi è stato suggerito, il percorso che seguiremo sarà il seguente: dapprima, verranno estratti i due denti del giudizio superiori (a partire da quello molto infiammato di destra), poi si rivaluterà l'ATM ed eventualmente si metterà un bite.

Mi sembra dunque che le sue supposizioni siano in qualche modo confermate. Pertanto la ringrazio di nuovo, non solo per la sua cordialità ma anche per aver indirizzato in maniera convincente e probabilmente azzeccata la diagnosi!
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Bene: se crede, mi tenga informato. Cordiali saluti ed auguri