Leggero sibilo e sensazione asma

Buongiorno, circa 2 mesi fa ho contratto una infezione alle vie respiratorie che mi ha portato rapidamente la febbre a più di 39, mal di gola molto forte, specialmente durante la deglutizione, perdita pressochè completa di voce. Ero in un forte periodo di stress universitario e avevo passato tutta l'estate a studiare ripetendo ad alta voce durante il giorno. Da una settimana prendevo Riopan Gel per via di un po' di reflusso gastrico.
Era weekend e ho aspettato qualche giorno, tenendo bassa la temperatura. La voce è tornata parzialmente ed è iniziata una leggera produzione di catarro. Il medico mi diagnostica tracheite e mi da un antibiotico e un mucolitico. Tuttavia la sera inizio ad accusare dispnea e leggero sibilo durante la respirazione e vado in pronto soccorso, dove controllano che i polmoni siano a posto, mi tranquillizzan, mi diagnosticano "laringotracheite" mi consigliano di fare areosol, vapori e niente mucolitici. Nel frattempo accuso effetti collaterali per l'antibiotico, la cura viene sospesa dal medico di base dopo poco per vedere se "passava così", io nel frattempo non riesco a tenermi a riposo per impegni universitari. Dopo una settimana con tosse secca molto forte, i sintomi sono regrediti tranne un forte dolore durante la deglutizione che è rimasto per un altra settimana, assieme ad una strana sensazione di corpo estraneo nella trachea.
Una volta superato, ad ottobre continuavo a sentire la voce diversa dal solito e i suoni acuti difficili o impossibili da fare, un sibilo leggero nell'espirazione e sensazione di muco in gola difficile da espellere, alternato alla percezione di qualcosa di "chiuso" nel petto. Visto il persistere dei sintomi e la continua condizione di stress ambientale a cui sono sottoposto inizio a percepire di nuovo dispnea e a metà ottobre vado di nuovo in pronto soccorso: auscultazione sentono bronchi ok e niente sibilo, mi dicono che ho una faringite acuta e mi danno amoxicillina + omeprazolo per 10 giorni. Nel frattempo, vista la condizione di malessere generale dovuto allo stress, vado da un medico internista che mi da integratori e mi consiglia di aggiungere Urbason per 4 gg, ma neanche lui sente il sibilo con lo stetoscopio. I sintomi migliorano fino quasi a scomparire del tutto (sibilo assente, voce quasi ripristinata), ma dopo una corsa ricominciano come prima.
A novembre affronto l'ultimo sforzo universitario con enorme dispendio di energie mentali. Adesso sono finalmente in vacanza ma ancora non riesco a tranquillizzarmi perchè quando inspiro sento un po' difficoltoso l'ingresso dell'aria, non capisco se nei bronchi o nella laringe, quando espiro profondamente sento sempre un "fiuu".

Il medico mi hanno detto di non pensarci e non andare da uno specialista che non ne vale la pena... Però io dopo due mesi in cui sento voce e respirazione alterati, seppur leggermente, comincio a pensare che non è solo "questione di tempo". Cosa dovrei fare? Sono solo postumi persistenti? O somatizzazioni da stress?
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.2k 1.2k
Non ti conosco di persona e, quindi, no sono in grado di dirti se la sintomatologia descritta possa essere frutto dello stress. Pero', ho la sensazione che quanto sofferto possa essere imputato ad una esofagite da reflusso. Se, quindi, il sintomo dovesse persistere, farei una rinolaringoscopia a fibre ottiche per accertare la mia supposizione.
Un cordiale saluto

Dr. Raffaello Brunori

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio della risposta. Sinceramente un po' mi auspico che si tratti di reflusso perché avendolo già avuto in passato saprei come gestirlo e mi spaventa molto meno rispetto a qualche oscuro problema ai bronchi o alla trachea.
Posso aggiungere che lo stress, la tensione e l'ansia per questo periodo mi hanno costretto a prendere alprazolam, in piccole dosi comunque. Tuttavia non ho mai capito la correlazione con i sintomi, mi è capitato in momenti di difficoltà mentale di non sentire troppa fatica nella respirazione e nella voce, e di sentirli in momenti più tranquilli. Altre volte con l'ansiolitico passava pure il sibilo e il leggero senso di dispnea.
Riguardo il reflusso, avevo iniziato a prendere Riopan per quello, mi capitava già all'inizio dell'estate di svegliarmi con la bocca piena di saliva oppure con la sensazione di non respirare. Aggiungo che nell'ultimo mese ho spesso dormito in una vecchia casa con il pavimento storto, sfortunatamente dal lato sbagliato: in sostanza in letto è in leggera pendenza verso la testata, e pensavo che forse potesse accentuare il sintomo o comunque non aiutare, visto che per curarlo si consiglia invece di alzare la testata. Nell'ultima settimana fa mi è capitato un paio di volte di svegliarmi con forti rigurgiti acidi, oppure più spesso di sentire dolori al petto dopo pranzo e cena, motivo per cui ho chiesto al medico di base se poteva prescrivermi un'altro ciclo di omeprazolo, che ho appena iniziato. Molto spesso faccio fatica a mangiare e sento la deglutizione difficoltosa, ma ho sempre dato la colpa all'agitazione visto che fino da quando sono adolescente è qualcosa che tende a impressionarmi. Mi è sempre comunque difficile scindere le cosiddette "somatizzazioni" o suggestioni dai veri sintomi.

A questo punto prenderò in considerazione l'idea di una visita in otorinolaringoiatria.

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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.2k 1.2k
Tutto cio' che descrivi mi fa sempre piu' confermare l'ipotesi diagnostica di reflusso. Certo, uno stato ansioso, lo stress possono amplificare il tutto ma, ripeto, alla base dovrebbe esserci il reflusso. Fammi sapere.
Buona serata
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dopo
Utente
Utente
Buonasera dottore, la aggiorno dicendole che ho fatto la prima visita dall'otorino che ha sostanzialmente confermato la sua supposizione: sospetta GERD. Mi ha consigliato di fare almeno un mese con omeprazolo 20mg al giorno, in caso di persistenza dei sintomi procedere con una fibrolaringoscopia.
L'unico problema a questo punto sono i tempi di attesa per quell'esame, decisamente superiore al mese, quindi credo che dovrò iniziare a prenotarlo lo stesso.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.2k 1.2k
Io inizierei con un dosaggio di 40 mg al mattino, a digiuno per due mesi. Importante è che il farmaco sia quello originale e non il generico. Se vuoi intanto prenotare la rinolaringoscopia a fibre ottiche, sono d'accordo.
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dopo
Utente
Utente
è così importante prendere l'Omeprazen originale? io sto prendendo il generico perchè con l'esenzione non lo pago... e devo dire che per ora mi sembra che vada meglio solo quando non mangio certi alimenti.

avrei un altro paio di domande: se dovessi accertare una patologia da reflusso, a quel punto devo rivolgermi ad un gastroenterologo?
e poi: che effetti può dare il reflusso alle difese immunitarie delle prime vie respiratorie? forse è un caso ma questo autunno tendo ad ammalarmi più spesso e a sviluppare qualche complicazione in più rispetto alle altre persone del nucleo famigliare che si ammalano, come febbre o maggiore interessamento delle vie aeree inferiori.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.2k 1.2k
Nei farmaci "generici" mancano quegli eccipienti, ovvero alcune sostanze che, combinate con la molecola principale, rendono piu' efficace il medicinale stesso Ovviamente, mi sto esprimendo in termini molto semplici. Il reflusso non interferisce sul sistema immunitario, mentre puo' provocare una infiammazione delle vie respiratorie, certo. Concludendo, non c'è una correlazione fra reflusso ed i vari episodi di malattia descritti.
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dopo
Utente
Utente
tutto chiaro. la ringrazio delle risposte.
mi sa che sto perdendo un po' di vista la situazione con lo stomaco, ho la sensazione di produrre moltissima saliva, un perenne sapore dolciastro in bocca da due giorni e spesso, sopratutto da sdraiato, senso di pesantezza nel petto. però sinceramente non me la sento di raddoppiare la dose di omeprazolo senza una visita diretta dallo specialista... forse a parole tendo a dipingere un quadro sintomatico più severo di quello che poi verificano effettivamente i medici quando mi visitano, che tendono sempre invece a minimizzare molto.
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