Una tonsillectomia
Buongiorno dott.,
sono un ragazzo di 32 anni e da circa 4 convivo con una situazione psicofisica sempre più straziante e nonostante abbia consultato ben 4 otorini nessuno è mai riuscito nell'impresa di risolvere il mio problema;
veniamo al dunque...i sintomi che avverto sono una situazione di debolezza sistemica, disturbi del sonno, gola e linfonodi sottomandibolari di facile irritabilità (praticamente al primo venticello) , cute frontale seborroica e cosa fondamentale tonsilla palatine criptiche con propensione a formare calcoli tonsillari (in occasione di aumentato consumo di prodotti caseari oppure con scarsa igiene orale) , superficie della lingua biancastra con alitosi.
Ora guardando la superficie delle tonsilla palatine allo specchio ho denotato anche delle piccole raccolte di materiale giallastro (pus?) posizionate sulla porzione latero-posteriore;
Nonostante avessi fatto denotare più volte allo specialista di turno questa serie di sintomi e circostanze nessuno mi ha mai proposto una tonsillectomia, in quanto definita una metodica operatoria obsoleta.
Tutto questo però si scontra con la mia situazione psico-fisica in quanto mi ritrovo quotidianamente a dover convivere con una situazione imbarazzante e la cosa che mi fa rabbia è che la soluzione sarebbe dietro l'angolo.
Sinceramente non so più a chi rivolgermi fino ad ora ho speso tanti soldi per aver avuto a che fare con dei burocrati, che piuttosto che pensare al benessere di chi hanno di fronte pensano ai dettami che l'OMS di volta in volta gli trapassa.
Mi scuso per lo sfogo ma non so più che fare.
Mi può in qualche modo aiutare?
Esiste una soluzione in grado di scardinare questa metodica concettuale scevra da eccezioni?
grazie
cordiali saluti
sono un ragazzo di 32 anni e da circa 4 convivo con una situazione psicofisica sempre più straziante e nonostante abbia consultato ben 4 otorini nessuno è mai riuscito nell'impresa di risolvere il mio problema;
veniamo al dunque...i sintomi che avverto sono una situazione di debolezza sistemica, disturbi del sonno, gola e linfonodi sottomandibolari di facile irritabilità (praticamente al primo venticello) , cute frontale seborroica e cosa fondamentale tonsilla palatine criptiche con propensione a formare calcoli tonsillari (in occasione di aumentato consumo di prodotti caseari oppure con scarsa igiene orale) , superficie della lingua biancastra con alitosi.
Ora guardando la superficie delle tonsilla palatine allo specchio ho denotato anche delle piccole raccolte di materiale giallastro (pus?) posizionate sulla porzione latero-posteriore;
Nonostante avessi fatto denotare più volte allo specialista di turno questa serie di sintomi e circostanze nessuno mi ha mai proposto una tonsillectomia, in quanto definita una metodica operatoria obsoleta.
Tutto questo però si scontra con la mia situazione psico-fisica in quanto mi ritrovo quotidianamente a dover convivere con una situazione imbarazzante e la cosa che mi fa rabbia è che la soluzione sarebbe dietro l'angolo.
Sinceramente non so più a chi rivolgermi fino ad ora ho speso tanti soldi per aver avuto a che fare con dei burocrati, che piuttosto che pensare al benessere di chi hanno di fronte pensano ai dettami che l'OMS di volta in volta gli trapassa.
Mi scuso per lo sfogo ma non so più che fare.
Mi può in qualche modo aiutare?
Esiste una soluzione in grado di scardinare questa metodica concettuale scevra da eccezioni?
grazie
cordiali saluti
[#1]
la comprendo perfettamente e, in effetti, dovendomi basare unicamente su quanto riferisce, mi sembra strano che lo Specialista non ritenga utile, nel suo caso, l'intervento chirurgico. Io non la conosco personalmente e, quindi, anche caratterialmente. Purtroppo, è lo Specialista che deve decidere la necessità o meno dell'intervento chirurgico e, quindi, non so che dirle.
Un cordiale saluto
Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 12/03/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.