Gonfiore ghiandola salivare dopo deglutizione
Ho 35 anni, maschio, altezza 180 cm, peso 83 kg. Per una serie di fastidi ( linfonodi collo gonfi, gonfiore ghiandola salivare durante i pasti ) mi sono sottoposto ad alcuni esami.
Questo l’ esito delle analisi del sangue:
Tutti i valori nella norma eccetto colesterolo ( ritengo irrilevante per ciò che vi chiedo ). Inoltre gli esami hanno evidenziato tali valori:
-ebv vca igg: 1,6 ( deve essere < 1,2 )
-ebv vca igm 0,2
-ebv ebna igg 0,6
-ebv eac igg 0,2
-ebv eac igm 0,2
Questo l' esito della ecografia collo:
-Tiroide di dimensioni nei limiti della norma e ad ecostruttura regolare, senza evidenziabili lesioni nodulari.
-Trachea in asse.
-Ghiandole salivari ( parotide des e sin e sottomandibilare des e sin regolari per dimensione ed ecostruttura ).
-Presenza in regione latero-cervicale destra di quattro formazioni linfonodali di mm 23; di mm 11,4; di mm 8 e di mm 5,3 di diam. maggiore.
-Presenza in regione latero-cervicale sinistra di sei formazioni linfonodali di mm 26,3; di mm 7, di mm 6,9, di mm 16,9, di mm 4,6 e di mm 8,1 di diam. maggiore.
Questo l’ esito della laringoscopia diretta a fibre ottiche:
Ipofaringe imbutiforme rivestito da mucosa iperemica.
Epiglottide e vestibolo laringeo di forma ed ampiezza normali rivestiti da mucosa rosea. Nulla alle false corde, nulla alle corde vocali vere, motilità laringea normale bilateralmente.
Iperemia alla regione ipoglottica ed ai primi anelli tracheali
Conclusioni: assenza di patologia rilevante a carico delle prime vie aeree.
A proposito mi chiedo:
1) Come devo interpretare i valori relativi alla mononucleosi?
2) cosa pensate del referto della eco, e in che modo devo soppesare quella iperemia. Sarebbe utile controllo ad esempio l' anno prossimo?
3) in altra precedente laringoscopia, un altro medico visualizzava le immagini tramite monitor, invece l' ultimo dottore non ha usato monitor e sembrava visualizzasse le immagini direttamente dal laringoscopio. Questo modo di operare lo ritenete corretto, sicuro, ed efficace?
4) da 2 mesi, mi capita saltuariamente che durante i pasti, subito dopo la deglutizione, mi gonfi la ghiandola salivare sin. Dopo un po la ghiandola ritorna in dimensioni normali, tant’ è che i medici erano tutti un po scettici sul mio disturbo, fintanto che decisi di documentarlo con foto. Dopo aver visualizzato le foto, sia il Radiologo che l’ Otorino hanno ipotizzato la presenza di calcoli. Ma mi chiedo: se il gonfiore è causato da un calcolo che ostruisce la ghiandola, tale disturbo non dovrebbe verificarsi SEMPRE? Se il calcolo è li presente, non dovrebbe ostruire costantemente magari con dei picchi durante i pasti? Di fatto il gonfiore è avvenuto 4 giorni fa dopo pranzo, circa 15 gg fa sempre dopo pranzo e comunque con intervalli ampi. Non ho altri disturbi, a parte tonsille gonfie. Forse la ghiandola incriminata è sempre leggermente gonfia, e mettendo le dita sotto la lingua sento una specie di pallina non rilevata dall' otorino. Cosa fare?
Questo l’ esito delle analisi del sangue:
Tutti i valori nella norma eccetto colesterolo ( ritengo irrilevante per ciò che vi chiedo ). Inoltre gli esami hanno evidenziato tali valori:
-ebv vca igg: 1,6 ( deve essere < 1,2 )
-ebv vca igm 0,2
-ebv ebna igg 0,6
-ebv eac igg 0,2
-ebv eac igm 0,2
Questo l' esito della ecografia collo:
-Tiroide di dimensioni nei limiti della norma e ad ecostruttura regolare, senza evidenziabili lesioni nodulari.
-Trachea in asse.
-Ghiandole salivari ( parotide des e sin e sottomandibilare des e sin regolari per dimensione ed ecostruttura ).
-Presenza in regione latero-cervicale destra di quattro formazioni linfonodali di mm 23; di mm 11,4; di mm 8 e di mm 5,3 di diam. maggiore.
-Presenza in regione latero-cervicale sinistra di sei formazioni linfonodali di mm 26,3; di mm 7, di mm 6,9, di mm 16,9, di mm 4,6 e di mm 8,1 di diam. maggiore.
Questo l’ esito della laringoscopia diretta a fibre ottiche:
Ipofaringe imbutiforme rivestito da mucosa iperemica.
Epiglottide e vestibolo laringeo di forma ed ampiezza normali rivestiti da mucosa rosea. Nulla alle false corde, nulla alle corde vocali vere, motilità laringea normale bilateralmente.
Iperemia alla regione ipoglottica ed ai primi anelli tracheali
Conclusioni: assenza di patologia rilevante a carico delle prime vie aeree.
A proposito mi chiedo:
1) Come devo interpretare i valori relativi alla mononucleosi?
2) cosa pensate del referto della eco, e in che modo devo soppesare quella iperemia. Sarebbe utile controllo ad esempio l' anno prossimo?
3) in altra precedente laringoscopia, un altro medico visualizzava le immagini tramite monitor, invece l' ultimo dottore non ha usato monitor e sembrava visualizzasse le immagini direttamente dal laringoscopio. Questo modo di operare lo ritenete corretto, sicuro, ed efficace?
4) da 2 mesi, mi capita saltuariamente che durante i pasti, subito dopo la deglutizione, mi gonfi la ghiandola salivare sin. Dopo un po la ghiandola ritorna in dimensioni normali, tant’ è che i medici erano tutti un po scettici sul mio disturbo, fintanto che decisi di documentarlo con foto. Dopo aver visualizzato le foto, sia il Radiologo che l’ Otorino hanno ipotizzato la presenza di calcoli. Ma mi chiedo: se il gonfiore è causato da un calcolo che ostruisce la ghiandola, tale disturbo non dovrebbe verificarsi SEMPRE? Se il calcolo è li presente, non dovrebbe ostruire costantemente magari con dei picchi durante i pasti? Di fatto il gonfiore è avvenuto 4 giorni fa dopo pranzo, circa 15 gg fa sempre dopo pranzo e comunque con intervalli ampi. Non ho altri disturbi, a parte tonsille gonfie. Forse la ghiandola incriminata è sempre leggermente gonfia, e mettendo le dita sotto la lingua sento una specie di pallina non rilevata dall' otorino. Cosa fare?
[#1]
Gentile Paziente, potrebbe trattarsi di quel quadro clinico che va sotto diverse denominazioni a seconda della sua diversa manifestazione clinica: Ipertrofia Parotidea, scialoadenite ricorrente o cronica, Ipertrofia Mssetero- Parotidea, Parotite non epidemica (se associata a infiammazione e o infezione) Scialolitiasi se si riscontrano calcoli, Ipertrofia Essenziale del Massetere se questo muscolo assume dimensioni anche esteticamente sgradevoli. Si tratta di quadri definiti abbastanza enigmatici nella letteratura scientifica, con qualche indicazione terapeutica per l''episodio acuto o per l''approccio chirurgico, ma senza spiegazioni per le recidive e le cronicizzazioni. Se il problema permane o, come nel suo cado, si ripresenta , credo si debba attentamente considerare le condizioni di "terreno". Per terreno , in questo caso, intendo una struttura sfavorevole, che in questo caso é costituita dall''ipertono del massetere e dei muscoli sopraioidei legato alla sfavorevole occlusione. Il massetere contratto, ad esempio, aumenta la dimensione del ventre muscolare e comprime così il dotto escretore della parotide (dotto di Stenone), che decorre in intimo contatto con il muscolo. Ciò causa ristagno salivare e gonfiore. L’ostruzione , peraltro, non è quasi mai serrata (a meno di un grosso calcolo, che si può formare per precipitazione a seguito del ristagno salivare), per cui il quadro può risolversi spontaneamente, salvo poter cronicizzare, oppure può ricorrere , come forse accade nel suo caso.
Se il mio sospetto è giusto, la terapia è rivolta ad allentare la tensione dei muscoli interessati, grazie all''applicazione di un bite conformato ad hoc. In un primo tempo si tratta di una conferma diagnostica o di una diagnosi dei esclusione : anche in caso di esito negativo costituisce quantomeno esclusione di questa possibilità prima di procedere a interventi alquanto aggressivi e irreversibili.
Ovviamente va sottolineato che una consulenza via internet può solo rappresentare un''ipotesi,che va sempre rivalutata in sede clinica sotto diretto controllo del medico.
Le suggerirei di dare un''occhiata, in questo stesso sito, all''articolo linkato qui sotto, nell''ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Il secondo articolo è scritto in chiave pediatrica, ma il razionale nell'adulto è molto simile.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1217-parotite-ricorrente-e-calcoli-salivari-colpa-dei-denti.html
http://www.studiober.com/pdf/Parotite%20ricorrente%20con%20abstract%20ACTA.pdf
Cordiali saluti ed auguri.
Se il mio sospetto è giusto, la terapia è rivolta ad allentare la tensione dei muscoli interessati, grazie all''applicazione di un bite conformato ad hoc. In un primo tempo si tratta di una conferma diagnostica o di una diagnosi dei esclusione : anche in caso di esito negativo costituisce quantomeno esclusione di questa possibilità prima di procedere a interventi alquanto aggressivi e irreversibili.
Ovviamente va sottolineato che una consulenza via internet può solo rappresentare un''ipotesi,che va sempre rivalutata in sede clinica sotto diretto controllo del medico.
Le suggerirei di dare un''occhiata, in questo stesso sito, all''articolo linkato qui sotto, nell''ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Il secondo articolo è scritto in chiave pediatrica, ma il razionale nell'adulto è molto simile.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1217-parotite-ricorrente-e-calcoli-salivari-colpa-dei-denti.html
http://www.studiober.com/pdf/Parotite%20ricorrente%20con%20abstract%20ACTA.pdf
Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Utente
Le sue parole, a dire il vero vagamente complesse, a causa di un eccesso di professionalità da parte sua, e di un difetto di competenza da parta mia, ritengo di averle comprese un po meglio ad una seconda lettura : )
Se ho capito bene la sua idea prevede come fonte del mio disturbo e causa primaria, un problema muscolare da correggere con un bite. Se con applicazione di bite il problema si risolve, allora il problema era proprio quello; se non si risolve, allora abbiamo escluso un tipo di patologia. Ok. Bene.
Ma mi chiedo: non sarebbe più corretto fare prima degli esami specifici per capire se è il caso di mettere un bite? Non c'è un modo per capire se quel muscolo (massetere) ha dei problemi e solo dopo mettere un bite conformato ad hoc per risolverli?
Inoltre: che prezzi ha l' applicazione di un bite e cosa è un bite nel caso specifico del mio disturbo ipotetico? E' qualcosa di fisso, di mobile, di interno, di esterno?
Ps. Il fatto che lei abbia ignorato i dati da me riportati su mononucleosi, linfonodi gonfi e iperemia evidenziata da laringoscopia, come devo interpretarlo? Li reputa irrilevanti o li reputa compatibili con il disturbo che lei ipotizza ( tensione muscoli interessati ). Che importanza clinica hanno questi dati?
Grazie mille,
Cordialmente
Se ho capito bene la sua idea prevede come fonte del mio disturbo e causa primaria, un problema muscolare da correggere con un bite. Se con applicazione di bite il problema si risolve, allora il problema era proprio quello; se non si risolve, allora abbiamo escluso un tipo di patologia. Ok. Bene.
Ma mi chiedo: non sarebbe più corretto fare prima degli esami specifici per capire se è il caso di mettere un bite? Non c'è un modo per capire se quel muscolo (massetere) ha dei problemi e solo dopo mettere un bite conformato ad hoc per risolverli?
Inoltre: che prezzi ha l' applicazione di un bite e cosa è un bite nel caso specifico del mio disturbo ipotetico? E' qualcosa di fisso, di mobile, di interno, di esterno?
Ps. Il fatto che lei abbia ignorato i dati da me riportati su mononucleosi, linfonodi gonfi e iperemia evidenziata da laringoscopia, come devo interpretarlo? Li reputa irrilevanti o li reputa compatibili con il disturbo che lei ipotizza ( tensione muscoli interessati ). Che importanza clinica hanno questi dati?
Grazie mille,
Cordialmente
[#4]
Gentile Paziente, la sua replica mi era sfuggita.
Vedo che, nonostante le difficoltà, ha capito benissimo: "Se con applicazione di bite il problema si risolve, allora il problema era proprio quello; se non si risolve, allora abbiamo escluso un tipo di patologia".
In presenza di un quadro clinico potenzialmente sostenuto da più cause , ogni specialista si deve preoccupare di confermare o escludere il proprio sospetto diagnostico. Non è detto che ciò debba avvenire necessariamente con esami strumentali: il bite, in questo caso, appartiene alla diagnostica, in quanto conferma l'originario sospetto con la risoluzione del quadro clinico: è contemporaneamente anche il primo step terapeutico.
"non sarebbe più corretto fare prima degli esami specifici per capire se è il caso di mettere un bite?"
In questo caso l'esame specifico è una visita presso un dentista esperto in questo tipo di problemi, essendo l'approccio gnatologico essenzialmente clinico (anamnesi, occhi e mani dell'operatore).
" Il fatto che lei abbia ignorato i dati da me riportati su mononucleosi, linfonodi gonfi e iperemia evidenziata da laringoscopia, come devo interpretarlo? "
Il "gonfiore ghiandola salivare durante i pasti" è compatibile con il mio spospetto,, e non mi sembra con altri.
Relativamente alla laringoscopia, La Laringite Ipoglottica anche se può riconoscere un agente eziologico di tipo virale, nella forma ricorrente si accompagna peraltro quasi sempre a naso chiuso e a respirazione orale, con irritazione laringea da aria secca, e riguarda pazienti evidentemente predisposti. La predisposizione potrebbe anch’essa risiedere nella sfavorevole struttura che, attraverso la malocclusione dento-scheletrica, favorisca la respirazione orale: le risulta di russare la notte?
La conformazione del bite dipende dal singolo caso. Relativamente ai prezzi, dipendono dalla fascia professionale nella quale ogni professionista ritiene di collocarsi, e che i pazienti sono disposti a riconoscergli: se la visita la convince, credo le sarà rilasciato un preventivo per la terapia.
Cordiali saluti ed auguri.
Vedo che, nonostante le difficoltà, ha capito benissimo: "Se con applicazione di bite il problema si risolve, allora il problema era proprio quello; se non si risolve, allora abbiamo escluso un tipo di patologia".
In presenza di un quadro clinico potenzialmente sostenuto da più cause , ogni specialista si deve preoccupare di confermare o escludere il proprio sospetto diagnostico. Non è detto che ciò debba avvenire necessariamente con esami strumentali: il bite, in questo caso, appartiene alla diagnostica, in quanto conferma l'originario sospetto con la risoluzione del quadro clinico: è contemporaneamente anche il primo step terapeutico.
"non sarebbe più corretto fare prima degli esami specifici per capire se è il caso di mettere un bite?"
In questo caso l'esame specifico è una visita presso un dentista esperto in questo tipo di problemi, essendo l'approccio gnatologico essenzialmente clinico (anamnesi, occhi e mani dell'operatore).
" Il fatto che lei abbia ignorato i dati da me riportati su mononucleosi, linfonodi gonfi e iperemia evidenziata da laringoscopia, come devo interpretarlo? "
Il "gonfiore ghiandola salivare durante i pasti" è compatibile con il mio spospetto,, e non mi sembra con altri.
Relativamente alla laringoscopia, La Laringite Ipoglottica anche se può riconoscere un agente eziologico di tipo virale, nella forma ricorrente si accompagna peraltro quasi sempre a naso chiuso e a respirazione orale, con irritazione laringea da aria secca, e riguarda pazienti evidentemente predisposti. La predisposizione potrebbe anch’essa risiedere nella sfavorevole struttura che, attraverso la malocclusione dento-scheletrica, favorisca la respirazione orale: le risulta di russare la notte?
La conformazione del bite dipende dal singolo caso. Relativamente ai prezzi, dipendono dalla fascia professionale nella quale ogni professionista ritiene di collocarsi, e che i pazienti sono disposti a riconoscergli: se la visita la convince, credo le sarà rilasciato un preventivo per la terapia.
Cordiali saluti ed auguri.
[#5]
Utente
Salve Dottore,
Non mi risulta di russare la notte, o per lo meno non in modo eclatante e/o frequente.
Grazie mille, se dovesse ripresentarsi il disturbo, valuterò l' ipotesi di consultare un dentista. Il problema è in tal caso individuare un dentista "esperto in questi problemi", dato che non è facile sapere, appunto, chi sia "esperto in questi problemi". Ma in questo, lei, non può aiutarmi.
Ho dimenticato a precisare che prima di fare ogni analisi o visita, ho contattato e incontrato proprio un dentista. L' incontro con il medesimo è stato assolutamente inutile oltre che fuorviante, dato che lui sostenne che il mio gonfiore fosse alle tonsille, e non alle ghiandole salivari. Detto ciò, le chiedo, per ultima cosa, se un errore del genere possa essere giustificato in un professionista. Può capitare di sbagliare a tutti, ok. Ma un errore del genere non è fin troppo grossolano?
Non mi risulta di russare la notte, o per lo meno non in modo eclatante e/o frequente.
Grazie mille, se dovesse ripresentarsi il disturbo, valuterò l' ipotesi di consultare un dentista. Il problema è in tal caso individuare un dentista "esperto in questi problemi", dato che non è facile sapere, appunto, chi sia "esperto in questi problemi". Ma in questo, lei, non può aiutarmi.
Ho dimenticato a precisare che prima di fare ogni analisi o visita, ho contattato e incontrato proprio un dentista. L' incontro con il medesimo è stato assolutamente inutile oltre che fuorviante, dato che lui sostenne che il mio gonfiore fosse alle tonsille, e non alle ghiandole salivari. Detto ciò, le chiedo, per ultima cosa, se un errore del genere possa essere giustificato in un professionista. Può capitare di sbagliare a tutti, ok. Ma un errore del genere non è fin troppo grossolano?
[#7]
Utente
Grazie per il suggerimento. Il collega non poteva riferirsi ai linfonodi, perchè sono andato da lui prima di fare eco.
Tuttavia preciso che la mia non è semplice curiosità: dato che un domani il mio dentista potrebbe farmi una devitalizzazione, o impiantarmi una capsula, o mettermi un bite, secondo sua ipotesi e consiglio, è bene sapere da chi farsi mettere le mani in bocca. E nella mia totale ignoranza, chiedevo che affidabilità può avere un dentista che scambia una ghiandola con una tonsilla, quando qualsiasi altro dottore che mi ha visitato, ha parlato di ghiandola, e quando è proprio lei che mi consiglia di andare da un dentista.
Posso tuttavia capire la sua riluttanza nell' esprimere un giudizio del genere.
Cordialmente e grazie di tutto
Tuttavia preciso che la mia non è semplice curiosità: dato che un domani il mio dentista potrebbe farmi una devitalizzazione, o impiantarmi una capsula, o mettermi un bite, secondo sua ipotesi e consiglio, è bene sapere da chi farsi mettere le mani in bocca. E nella mia totale ignoranza, chiedevo che affidabilità può avere un dentista che scambia una ghiandola con una tonsilla, quando qualsiasi altro dottore che mi ha visitato, ha parlato di ghiandola, e quando è proprio lei che mi consiglia di andare da un dentista.
Posso tuttavia capire la sua riluttanza nell' esprimere un giudizio del genere.
Cordialmente e grazie di tutto
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 5.1k visite dal 25/09/2016.
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