Anosmia forse legata a vaccinazione antinfleunzale
Gentili Dottori
nel dicembre 2008 ovvero circa 20 giorni dopo della vaccinazione influenzale praticata la prima volta in vita mia ho avuto un prolungato attacco influenzale durato circa 20-25 giorni con tosse, naso chiuso e febbre leggera.
Da allora sono privo di gusto e olfatto salvo brevissimi e momentanei recuperi parziali.
Sperimento inoltre una consistente vulnerabilità al raffreddamento che mi induce a limitare la mia vita sociale al di fuori della mia abitazione.
L'odorato è quasi inesistente ed il gusto allo stato attuale mi permette di distinguere solo tra dolce e salato o alcolico.
In passato avevo sofferto episodicamente di leggere riniti vasomotorie e c'è una possibile ereditarietà familiare alla poliposi nasale.
Il tutto è inserito in un quadro diabetico di tipo 2 in stadio iniziale da circa 2 anni a seguito di un Adenocarcinoma pancreatico non operabile controllato da Chemio e Radioterapia ormai concluse abbastanza positivamente.(regressione del 30%)
Assumo regolarmente farmaci per controllare la mia funzionalità biliare (Acido Deursicolico ) e integratori di enzimi oltre ad un protettore gastrico.
Mi chiedo se esista una qualsiasi relazione tra le mie attuali funzionalità gastroenteriche condizionate dal mio stato di salute e questa sospetta vulnerabilità.
Ormai sono passati più di 3 mesi dall'esordio dei sintomi citati e vorrei iniziare una serie di accertamenti per definire la natura della anosmia.
Secondo voi è corretto non creare una relazione col vaccino e quindi pensare ad un consulto presso l'otorinolaringoiatra oppure devo anche convolgere un' immunologo?
Il mio sistema immunitario non è mai stato indagato e nemmeno il mio stato gastroenterico.
Farei bene a farlo nel mio stato ed avrebbe una qualche relazione con l'anosmia?
nel dicembre 2008 ovvero circa 20 giorni dopo della vaccinazione influenzale praticata la prima volta in vita mia ho avuto un prolungato attacco influenzale durato circa 20-25 giorni con tosse, naso chiuso e febbre leggera.
Da allora sono privo di gusto e olfatto salvo brevissimi e momentanei recuperi parziali.
Sperimento inoltre una consistente vulnerabilità al raffreddamento che mi induce a limitare la mia vita sociale al di fuori della mia abitazione.
L'odorato è quasi inesistente ed il gusto allo stato attuale mi permette di distinguere solo tra dolce e salato o alcolico.
In passato avevo sofferto episodicamente di leggere riniti vasomotorie e c'è una possibile ereditarietà familiare alla poliposi nasale.
Il tutto è inserito in un quadro diabetico di tipo 2 in stadio iniziale da circa 2 anni a seguito di un Adenocarcinoma pancreatico non operabile controllato da Chemio e Radioterapia ormai concluse abbastanza positivamente.(regressione del 30%)
Assumo regolarmente farmaci per controllare la mia funzionalità biliare (Acido Deursicolico ) e integratori di enzimi oltre ad un protettore gastrico.
Mi chiedo se esista una qualsiasi relazione tra le mie attuali funzionalità gastroenteriche condizionate dal mio stato di salute e questa sospetta vulnerabilità.
Ormai sono passati più di 3 mesi dall'esordio dei sintomi citati e vorrei iniziare una serie di accertamenti per definire la natura della anosmia.
Secondo voi è corretto non creare una relazione col vaccino e quindi pensare ad un consulto presso l'otorinolaringoiatra oppure devo anche convolgere un' immunologo?
Il mio sistema immunitario non è mai stato indagato e nemmeno il mio stato gastroenterico.
Farei bene a farlo nel mio stato ed avrebbe una qualche relazione con l'anosmia?
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Il consiglio che posso darle è quello di iniziare con una visita otorinolaringoiatrica con fibroscopia nasale. Sarà lo Specialista ad indirizzarla, zse necessario, ad ulteriori accertamenti e Consulti. Un augurio di buona Pasqua
Dr. Raffaello Brunori
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.1k visite dal 09/04/2009.
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