Problema di vertigini in alcuni casi violente con nausea e vomito
Ho 49 anni. Il primo episodio di instabilità/vertigine l'ho avuta circa 10 anni fa.
Stavo rientrando in casa quando ho avuto come la sensazione che qualcosa mi spingesse con forza a terra e infatti mi sono lasciato cadere e sono rimasto a terra pienamente cosciente qualche minuto per poi rialzarmi a stento.
A seguito di questo episodio ho effettuato controlli di natura cardio-circolatoria che hanno dato esito negativo.
Diversi anni dopo, nel 2016 al risveglio, ho provato violentissimi vertigini oggettive, l'ambiente circostante ruotava vorticosamente in un senso e, se giravo la testa nell'altro verso, mi ruotava vorticosamente nell'altro senso.
Sono rimasto a letto circa 8h sudando freddo ed avrò avuto non meno di una decina di conati di vomito ogni 30 minuti circa che producevano la sola emissione di saliva. Associo questo episodio al fatto che la sera prima in un centro benessere avevo praticato un idromassaggio immergendo la testa (fino ad immergere entrambe le orecchie). A seguito di questo episodio ho effettuato una visita specialistica da un otorino della mia zona che, dopo una visita con manovre posizionali, ha ipotizzato un problema di cervicale più che di "orecchio" prescrivendomi una RNM al cervello.
La rnm al cervello (non alla vertebre cervicali) ha avuto esito negativo e non ho più approfondito il problema anche perché le vertigini erano sparite. L'anno successivo però ho avuto un episodio acuto analogo. Per circa 3 anni non ho avuto più episodi violenti, di tanto in tanto però ho avvertito leggere vertigini. Quest'anno purtroppo, a fine Gennaio ed a fine Febbraio ho avuto due episodi violenti durati circa 6-8 ore (vertigini+nausea+vomito+sudoraz fredda) che mi hanno indotto ad eseguire esami più approfonditi presso il noto Campus biomedico di Roma.
La diagnosi dopo la visita + esami specifici (esame audiometrico tonale, nistagmo provocato, test clinico vestibolare) è stata di: sindrome menieriforme destra in stato precoce con abbassamento del livello uditivo dell'orecchio dx (che nella vita quotidiano non percepisco).
Mi è stato prescritta assunzione giornaliera di Stugeron e Vastarel compresse + dieta iposodica.
A breve dovrei anche effettuare un esame di polisonnografia con apposito macchinario nonchè una seconda visita di controllo (a due mesi dalla prima).
A circa una settimana di distanza dall'assunzione dei farmaci, devo però constatare che lo stato vertiginoso lieve non si è attenuato, avverto spesso soprattutto alla guida in percorsi extra-urbani quel senso di "caduta" che mi spaventa non poco e mi induce a non guidare.
Anche al risveglio nel letto accuso un leggero malessere e vivo nel terrore di una crisi violenta.
Chiedo gentilmente un Vs parere ed eventualmente se tale sintomatologia possa essere ascrivibile ad altre cause o comunque non solo a quella che mi è stata diagnosticata. Ci tengo a precisare che non ho mai sofferto di acufeni che mi sembra essere uno dei sintomi principi della sindrome di Meniere. Saluti
Stavo rientrando in casa quando ho avuto come la sensazione che qualcosa mi spingesse con forza a terra e infatti mi sono lasciato cadere e sono rimasto a terra pienamente cosciente qualche minuto per poi rialzarmi a stento.
A seguito di questo episodio ho effettuato controlli di natura cardio-circolatoria che hanno dato esito negativo.
Diversi anni dopo, nel 2016 al risveglio, ho provato violentissimi vertigini oggettive, l'ambiente circostante ruotava vorticosamente in un senso e, se giravo la testa nell'altro verso, mi ruotava vorticosamente nell'altro senso.
Sono rimasto a letto circa 8h sudando freddo ed avrò avuto non meno di una decina di conati di vomito ogni 30 minuti circa che producevano la sola emissione di saliva. Associo questo episodio al fatto che la sera prima in un centro benessere avevo praticato un idromassaggio immergendo la testa (fino ad immergere entrambe le orecchie). A seguito di questo episodio ho effettuato una visita specialistica da un otorino della mia zona che, dopo una visita con manovre posizionali, ha ipotizzato un problema di cervicale più che di "orecchio" prescrivendomi una RNM al cervello.
La rnm al cervello (non alla vertebre cervicali) ha avuto esito negativo e non ho più approfondito il problema anche perché le vertigini erano sparite. L'anno successivo però ho avuto un episodio acuto analogo. Per circa 3 anni non ho avuto più episodi violenti, di tanto in tanto però ho avvertito leggere vertigini. Quest'anno purtroppo, a fine Gennaio ed a fine Febbraio ho avuto due episodi violenti durati circa 6-8 ore (vertigini+nausea+vomito+sudoraz fredda) che mi hanno indotto ad eseguire esami più approfonditi presso il noto Campus biomedico di Roma.
La diagnosi dopo la visita + esami specifici (esame audiometrico tonale, nistagmo provocato, test clinico vestibolare) è stata di: sindrome menieriforme destra in stato precoce con abbassamento del livello uditivo dell'orecchio dx (che nella vita quotidiano non percepisco).
Mi è stato prescritta assunzione giornaliera di Stugeron e Vastarel compresse + dieta iposodica.
A breve dovrei anche effettuare un esame di polisonnografia con apposito macchinario nonchè una seconda visita di controllo (a due mesi dalla prima).
A circa una settimana di distanza dall'assunzione dei farmaci, devo però constatare che lo stato vertiginoso lieve non si è attenuato, avverto spesso soprattutto alla guida in percorsi extra-urbani quel senso di "caduta" che mi spaventa non poco e mi induce a non guidare.
Anche al risveglio nel letto accuso un leggero malessere e vivo nel terrore di una crisi violenta.
Chiedo gentilmente un Vs parere ed eventualmente se tale sintomatologia possa essere ascrivibile ad altre cause o comunque non solo a quella che mi è stata diagnosticata. Ci tengo a precisare che non ho mai sofferto di acufeni che mi sembra essere uno dei sintomi principi della sindrome di Meniere. Saluti
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Gentile Paziente, poiché il suo disturbo permane nonostante le indagini e le cure del caso, le suggerirei di non trascurare una possibile causa di vertigine spesso dimenticata: la disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) . Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria non sono sostenuti da problemi otologici, o non se ne trova la soluzione, è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione.
Sul problema delle vertigini che non trovano soluzione negli ambiti specialistici di pertinenza ho spesso risposto a pazienti che hanno questo problema. Per non ripetermi, le suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/666833-vertigini-frequenti.html
Una vertigine può essere sostenuta anche da problemi alla colonna cervicale, a causa dell’insufficiente apporto di sangue causato da una cattiva postura del collo. E’ però necessario considerare che la problematica della colonna vertebrale non é sempre isolata e fine a se stessa, ma inserita nel generale contesto posturale dell'intera struttura corporea. Può essere considerata, in molti casi, un sistema di compenso di malposizioni che intervengono nei distretti inferiori (bacino, ginocchia, caviglie, piedi) solitamente chiamate "Ascendenti", o superiori (malocclusione dentaria con malposizione mandibolare sopratutto) solitamente denominate "Discendenti".
Le è stata probabilmente formulata l'ipotesi di Sindrome di Meniere, che è una patologia ancora in gran parte oscura, definita dalla presenza di 4 sintomi: ipoacusia inizialmente fluttuante, senso di pienezza auricolare, acufeni, crisi vertiginose. Se manca uno di questi sintomi, non si può parlare di Sindrome di Manière, ma lo riterrei un problema secondario: al paziente non interessa molto conoscere il nome della propria malattia, ma uscire dallo stato di invalidità che anche un quadro incompleto può configurare. A lei mancano gli acufeni, ma se dovessero insorgere, come è possibile, il suo disagio aumenterebbe un po', ma la sua situazione non cambierebbe molto, nemmeno relativamente alla terapia che le verrebbe prescritta.
Una curiosità: la polisonnografia le è stata prescritta in relazione alla sindrome vertiginosa o per patologia considerata a sè stante?
Trova ulteriori notizie su questo argomento visitando il mio sito internet, alla pagina Patologie trattate- Patologie dell'Orecchio" e dolori cervicali , e leggendo gli articoli linkati qui sotto: se si riconosce in qualche modo nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-sonno-disfunzioni-cranio-mandibolo.html?refresh_ce
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/745-malattia-meniere-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare.html
Sul problema delle vertigini che non trovano soluzione negli ambiti specialistici di pertinenza ho spesso risposto a pazienti che hanno questo problema. Per non ripetermi, le suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/666833-vertigini-frequenti.html
Una vertigine può essere sostenuta anche da problemi alla colonna cervicale, a causa dell’insufficiente apporto di sangue causato da una cattiva postura del collo. E’ però necessario considerare che la problematica della colonna vertebrale non é sempre isolata e fine a se stessa, ma inserita nel generale contesto posturale dell'intera struttura corporea. Può essere considerata, in molti casi, un sistema di compenso di malposizioni che intervengono nei distretti inferiori (bacino, ginocchia, caviglie, piedi) solitamente chiamate "Ascendenti", o superiori (malocclusione dentaria con malposizione mandibolare sopratutto) solitamente denominate "Discendenti".
Le è stata probabilmente formulata l'ipotesi di Sindrome di Meniere, che è una patologia ancora in gran parte oscura, definita dalla presenza di 4 sintomi: ipoacusia inizialmente fluttuante, senso di pienezza auricolare, acufeni, crisi vertiginose. Se manca uno di questi sintomi, non si può parlare di Sindrome di Manière, ma lo riterrei un problema secondario: al paziente non interessa molto conoscere il nome della propria malattia, ma uscire dallo stato di invalidità che anche un quadro incompleto può configurare. A lei mancano gli acufeni, ma se dovessero insorgere, come è possibile, il suo disagio aumenterebbe un po', ma la sua situazione non cambierebbe molto, nemmeno relativamente alla terapia che le verrebbe prescritta.
Una curiosità: la polisonnografia le è stata prescritta in relazione alla sindrome vertiginosa o per patologia considerata a sè stante?
Trova ulteriori notizie su questo argomento visitando il mio sito internet, alla pagina Patologie trattate- Patologie dell'Orecchio" e dolori cervicali , e leggendo gli articoli linkati qui sotto: se si riconosce in qualche modo nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-sonno-disfunzioni-cranio-mandibolo.html?refresh_ce
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/745-malattia-meniere-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Utente
Dott. Bernkopf,
La ringrazio molto per la risposta.
L'esame polisonnografico mi è stato richiesto in correlazione alla patologia di meniere diagnosticatami, lo dovrei effettuare la settimana prossima, devo verificare in pratica se soffro di apnee notturne perché mi è stato riferito che tali episodi potrebbero peggiorare la sintomatologia.
Sicuramente cercherò di approfondire sui link che mi ha gentilmente inviato.
Intanto volevo però fornire un'ulteriore informazione che potrebbe aiutare nella diagnosi.
In totale, nel corso degli anni, ho avuto 4 crisi violente che, ad eccezione dell'ultima (che però è stata la più lieve in quanto ho vomitato una sola volta nell'arco di diverse ore) le associo a degli episodi particolari. Le prime due avevo effettuato la sera prima un idromassaggio immergendo le orecchie nell'acqua, il terzo nel sonno, un falso allarme del mio impianto di vigilanza mi ha fatto alzare di scatto dal letto (probabilmente avrò subito una sorta di leggero colpo di frusta a livello delle vertebre cervicali) dopo di ché mi sono riaddormentato per essere letteralmente svegliato un'ora dopo da giramenti di testa violentissimi che ho avvertito proprio durante il sonno in posizione supina.
Aggiungo infine che durante le crisi violente non avverto né acufeni né quel senso di pienezza dell'orecchio. Posso ricordare sudorazione fredda, senso di rigidezza del collo, nausea e conati di vomito che mi durano diverse ore.
Cordiali saluti
La ringrazio molto per la risposta.
L'esame polisonnografico mi è stato richiesto in correlazione alla patologia di meniere diagnosticatami, lo dovrei effettuare la settimana prossima, devo verificare in pratica se soffro di apnee notturne perché mi è stato riferito che tali episodi potrebbero peggiorare la sintomatologia.
Sicuramente cercherò di approfondire sui link che mi ha gentilmente inviato.
Intanto volevo però fornire un'ulteriore informazione che potrebbe aiutare nella diagnosi.
In totale, nel corso degli anni, ho avuto 4 crisi violente che, ad eccezione dell'ultima (che però è stata la più lieve in quanto ho vomitato una sola volta nell'arco di diverse ore) le associo a degli episodi particolari. Le prime due avevo effettuato la sera prima un idromassaggio immergendo le orecchie nell'acqua, il terzo nel sonno, un falso allarme del mio impianto di vigilanza mi ha fatto alzare di scatto dal letto (probabilmente avrò subito una sorta di leggero colpo di frusta a livello delle vertebre cervicali) dopo di ché mi sono riaddormentato per essere letteralmente svegliato un'ora dopo da giramenti di testa violentissimi che ho avvertito proprio durante il sonno in posizione supina.
Aggiungo infine che durante le crisi violente non avverto né acufeni né quel senso di pienezza dell'orecchio. Posso ricordare sudorazione fredda, senso di rigidezza del collo, nausea e conati di vomito che mi durano diverse ore.
Cordiali saluti
[#3]
Chi è affetto da Sindrome di Menière è molto sensibile agli sbalzi di pressione, anche dovuta ai cambiamenti atmosferici.
E' strano che le abbiano proposto una polisonnografia per la Menière. Credo piuttosto che lei abbia riferito il russare notturno, facilitato anche dal sovrappeso.
Ho altre volte risposto a pazienti che si sono rivolti al Sito per problemi di apnea nel sonno: la invito a leggere la risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/pneumologia/709177-apnee-appena-mi-addormento.html#3140412
Può trovare altre notizie su questa problematica visitando il mio sito internet (trova il link qui sotto la mia firma) alla pagina "Patologie trattate-Russare notturno e Apnee nel Sonno", e leggendo gli articoli che si aprono con il link qui sotto. Se si riconosce nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere.
In pratica un problema di malocclusione dentaria può sostenere sia il russare e le apnee che la sindrome vertiginosa, ed entrambe possono trarre giovamento dalla terapia con un bite realizzato ad hoc.
Poichè credo che la polisonnografia nel suo caso risulterà significativa, se crede me ne faccia sapere l''esito e la proposta terapeutica che le verrà fatta.
Cordiali saluti ed auguri
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1310-ipertensione-arteriosa-attenti-russare-apnea-sonno.html
E' strano che le abbiano proposto una polisonnografia per la Menière. Credo piuttosto che lei abbia riferito il russare notturno, facilitato anche dal sovrappeso.
Ho altre volte risposto a pazienti che si sono rivolti al Sito per problemi di apnea nel sonno: la invito a leggere la risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/pneumologia/709177-apnee-appena-mi-addormento.html#3140412
Può trovare altre notizie su questa problematica visitando il mio sito internet (trova il link qui sotto la mia firma) alla pagina "Patologie trattate-Russare notturno e Apnee nel Sonno", e leggendo gli articoli che si aprono con il link qui sotto. Se si riconosce nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere.
In pratica un problema di malocclusione dentaria può sostenere sia il russare e le apnee che la sindrome vertiginosa, ed entrambe possono trarre giovamento dalla terapia con un bite realizzato ad hoc.
Poichè credo che la polisonnografia nel suo caso risulterà significativa, se crede me ne faccia sapere l''esito e la proposta terapeutica che le verrà fatta.
Cordiali saluti ed auguri
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1310-ipertensione-arteriosa-attenti-russare-apnea-sonno.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.7k visite dal 28/03/2022.
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Approfondimento su Acufeni
L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.