Gemito espiratorio e respirazione aritmica
Gentili Dottori,
nel ringraziarVi per il prezioso servizio che offrite, sono a descriverVi quanto segue:
il mio bimbo ha praticamente 1 mese di vita (è nato il 22 dicembre 2004 alla 38° settimana gestazionale da mamma con arteria ombelicale singola) e pesa attualmente circa 3,700 Kg essendo stato dimesso a 2,400 Kg il 25 dicembre; è stato visitato dal pediatra che non ha rilevato nessuna problematica ma da qualche giorno ho notato che durante il sonno emette dei gemiti in fase di espirazione e sempre prevalentemente durante il sonno il ritmo di respirazione risulta a volte "aritmico", inoltre durante il sonno a volte si possono notare delle piccole "convulsioni" (movimenti bruschi degli arti che si esauriscono in pochi istanti).
Come vanno interpretati i segnali descritti considerando che il bimbo cresce bene e sembra godere di ottima salute?
Ringraziando anticipatamente porgo distinti saluti.
nel ringraziarVi per il prezioso servizio che offrite, sono a descriverVi quanto segue:
il mio bimbo ha praticamente 1 mese di vita (è nato il 22 dicembre 2004 alla 38° settimana gestazionale da mamma con arteria ombelicale singola) e pesa attualmente circa 3,700 Kg essendo stato dimesso a 2,400 Kg il 25 dicembre; è stato visitato dal pediatra che non ha rilevato nessuna problematica ma da qualche giorno ho notato che durante il sonno emette dei gemiti in fase di espirazione e sempre prevalentemente durante il sonno il ritmo di respirazione risulta a volte "aritmico", inoltre durante il sonno a volte si possono notare delle piccole "convulsioni" (movimenti bruschi degli arti che si esauriscono in pochi istanti).
Come vanno interpretati i segnali descritti considerando che il bimbo cresce bene e sembra godere di ottima salute?
Ringraziando anticipatamente porgo distinti saluti.
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Gentile Signora/e,
è spesso presente nel neonato un "rumore" respiratorio durante il sonno, che trova verosimilmente la sua origine nella specifica conformazione anatomica delle vie aeree e non ha alcun significato patologico; lo stesso dicasi per il ritmo respiratorio, che a volte può presentare anche delle pause più o meno lunghe ma comunque limitate ad alcuni secondi, legate sia alla qualità del sonno (più o meno profondo), sia alla ancora incompleta maturazione delle vie di conduzione nervosa.
Per quanto riguarda i "movimenti bruschi" degli arti, sono spesso movimenti riflessi di reazione a stimoli vari (rumore, cambiamento di postura etc.)ed anch'essi legati allo stadio maturativo del sistema nervoso.
Se il suo pediatra ha rassicurato circa l'assenza di patologia, ritengo che gli eventi descritti possano ricondursi alle sopradescritte condizioni che possono essere considerate fisiologiche.
E' buona norma comunque affidarsi sempre al proprio medico di fiducia per le conclusioni finali in quanto le affermazioni dello stesso derivano da una più completa conoscenza del paziente e, soprattutto, dai convincimenti che ricava dopo un attento esame clinico.
Cordiali saluti
Dr. F. Comisi
è spesso presente nel neonato un "rumore" respiratorio durante il sonno, che trova verosimilmente la sua origine nella specifica conformazione anatomica delle vie aeree e non ha alcun significato patologico; lo stesso dicasi per il ritmo respiratorio, che a volte può presentare anche delle pause più o meno lunghe ma comunque limitate ad alcuni secondi, legate sia alla qualità del sonno (più o meno profondo), sia alla ancora incompleta maturazione delle vie di conduzione nervosa.
Per quanto riguarda i "movimenti bruschi" degli arti, sono spesso movimenti riflessi di reazione a stimoli vari (rumore, cambiamento di postura etc.)ed anch'essi legati allo stadio maturativo del sistema nervoso.
Se il suo pediatra ha rassicurato circa l'assenza di patologia, ritengo che gli eventi descritti possano ricondursi alle sopradescritte condizioni che possono essere considerate fisiologiche.
E' buona norma comunque affidarsi sempre al proprio medico di fiducia per le conclusioni finali in quanto le affermazioni dello stesso derivano da una più completa conoscenza del paziente e, soprattutto, dai convincimenti che ricava dopo un attento esame clinico.
Cordiali saluti
Dr. F. Comisi
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