Paura del buio e unghie fragili
Gent.mi dottori
sono la fortunata mamma di un bambino di 2anni e12 che non ci ha mai dato grossi problemi per il sonno,da quando aveva un mese dorme nella sua culla, nella nostra camera. Da circa 1mese e12, però, il momento del sonno sta diventando più complicato,se prima andavamo in camera senza problemi, ora fa dei capricci e vuole rimandare questo momento, poi vuole addormentarsi nel lettone (e noi lo riponiamo sempre nella sua culla quando si è profondamente addormentato)con la rigorosa presenza di mamma e papà ed infine non vuole che spegniamo l'abat-jour sul comodino, premesso che lo abbiamo sempre fatto, in quqnto c'è un'altra lucetta che illumina a dovere la stanza.Da due giorno abbiamo deciso di tentare di farlo addormentare di nuovo nella culla e per questo non ci sono stati grossi problemi con l'aiuto di qualche libro e racconti vari, ma per la luce non ne vuol prorio sapere di spegnerla.Il consiglio che chiedo è se dobbiamo insistere o se si tratta di un passaggio obbligato per la sua età e auindi con quali modalità affrontare questo rifiuto?L'altro quesito me lo ha posto stamane mio marito perché, ieri sera tagliando le unghie dei piedi del piccolino ha notato che sono molto 'morbide', io credo che sia abbastanza normale per la sua età, non è così?Forse la sua ansia deriva dal fatto che nostro figlio non beve latte e non mangia latticini per un'intolleranza alle proteine del latte che ora è regredita ma lui, non avendo conosciuto qusti sapori fin da piccolo ora li rifiuta categoricamente.Dovrfemmo dargli un integratore di calcio?Questa domanda l'abbiamo rivolta anche al pediatra che ci ha consigliato di provare con le Kinder fetta al latte!!!!!!!
sono la fortunata mamma di un bambino di 2anni e12 che non ci ha mai dato grossi problemi per il sonno,da quando aveva un mese dorme nella sua culla, nella nostra camera. Da circa 1mese e12, però, il momento del sonno sta diventando più complicato,se prima andavamo in camera senza problemi, ora fa dei capricci e vuole rimandare questo momento, poi vuole addormentarsi nel lettone (e noi lo riponiamo sempre nella sua culla quando si è profondamente addormentato)con la rigorosa presenza di mamma e papà ed infine non vuole che spegniamo l'abat-jour sul comodino, premesso che lo abbiamo sempre fatto, in quqnto c'è un'altra lucetta che illumina a dovere la stanza.Da due giorno abbiamo deciso di tentare di farlo addormentare di nuovo nella culla e per questo non ci sono stati grossi problemi con l'aiuto di qualche libro e racconti vari, ma per la luce non ne vuol prorio sapere di spegnerla.Il consiglio che chiedo è se dobbiamo insistere o se si tratta di un passaggio obbligato per la sua età e auindi con quali modalità affrontare questo rifiuto?L'altro quesito me lo ha posto stamane mio marito perché, ieri sera tagliando le unghie dei piedi del piccolino ha notato che sono molto 'morbide', io credo che sia abbastanza normale per la sua età, non è così?Forse la sua ansia deriva dal fatto che nostro figlio non beve latte e non mangia latticini per un'intolleranza alle proteine del latte che ora è regredita ma lui, non avendo conosciuto qusti sapori fin da piccolo ora li rifiuta categoricamente.Dovrfemmo dargli un integratore di calcio?Questa domanda l'abbiamo rivolta anche al pediatra che ci ha consigliato di provare con le Kinder fetta al latte!!!!!!!
[#1]
Beh lasciamo stare queste emulsioni che si trovano in commercio che oltre al latte hanno additivi.
Ci sono invece sicuri preparati con calcio e vitamine e il suo medico sceglierà quello più adatto a seconda di cosa sia più utile per il vostro piccolo;
noi non possiamo prescrivere. Credo che sia anche importante segnalare questi comportamenti al vostro pediatra perchè nulla può sostituire una visita che sia anche di tipo psico-comportamentale e valuti lo sviluppo motorio e sociale del bambino.
Nella maggior parte di volte si tratta forunatamente di piccoli capricci o strategie messe in atto anche in base a comportamenti poco "coerenti" del genitori. Non me ne vogliate, vorrei non essere fraintesa, ma spesso sono gli adulti che "condizionano" il piccolo col loro comportamento e bisogna fare un percorso di apprendimento collettivo. Loro assorbono, come una spugna intelligente e sensibile, tutto ciò che li circonda, specialmente le emozioni.
la sera prima di andare a letto potreste fargli un bagnetto ben caldo, seguito da un massaggio dolce e leggero dall'alto in basso, di tutto il corpo e specialmente i piedini, con olio di mandorle dolci.
Vi saluto cordialmente
Agnesina Pozzi
Ci sono invece sicuri preparati con calcio e vitamine e il suo medico sceglierà quello più adatto a seconda di cosa sia più utile per il vostro piccolo;
noi non possiamo prescrivere. Credo che sia anche importante segnalare questi comportamenti al vostro pediatra perchè nulla può sostituire una visita che sia anche di tipo psico-comportamentale e valuti lo sviluppo motorio e sociale del bambino.
Nella maggior parte di volte si tratta forunatamente di piccoli capricci o strategie messe in atto anche in base a comportamenti poco "coerenti" del genitori. Non me ne vogliate, vorrei non essere fraintesa, ma spesso sono gli adulti che "condizionano" il piccolo col loro comportamento e bisogna fare un percorso di apprendimento collettivo. Loro assorbono, come una spugna intelligente e sensibile, tutto ciò che li circonda, specialmente le emozioni.
la sera prima di andare a letto potreste fargli un bagnetto ben caldo, seguito da un massaggio dolce e leggero dall'alto in basso, di tutto il corpo e specialmente i piedini, con olio di mandorle dolci.
Vi saluto cordialmente
Agnesina Pozzi
[#2]
Utente
Grazie mille della risposta dr.ssa Pozzi,
sono assolutamente d'accordo con lei per quanto riguarda il condizionamento di noi adulti verso i piccoli, anche se io e mio marito cerchiamo in tutti i modi di offrire al nostro piccolo un ambiente sereno, con comportamenti che non turbino il suo equilibrio, è molto difficile 'non sbagliare', purtroppo, per fare i genitori, non si fanno prove generali, succede tutto 'in diretta' e anche se è facile vedere i comportamenti sbagliati degli altri, quando poi ci si ritrova con un pargoletto da gestire, la visione cambia totalmente!L'unico rammarico che ho è che siam poco aiutati dai pediatri sulla zona, ho posto le stesse problematiche alla pediatra della mutua, ad un pediatra privato che conosce il piccolo da quando è nato ed anche al pediatra del consultorio, ma le risposte sono state tutte vaghe, circondate da sorrisi di sufficienza che mi hanno fatto sentire l'ennesima mamma paranoica eccessivamente preoccupata per una cosa inesistente. io però non mi sento così e non cerco per forza una patologia nel comportamento di mio figlio, anzi, io credo che il suo sia un atteggiamento abbastanza normale, è sul mio comportamento che avrei voluto dei consigli!mi scusi lo sfogo ma io credo che avremmo bisogno di maggior collaborazione dalle strutture esistenti sul territorio.
grazie ancora e buon lavoro!
sono assolutamente d'accordo con lei per quanto riguarda il condizionamento di noi adulti verso i piccoli, anche se io e mio marito cerchiamo in tutti i modi di offrire al nostro piccolo un ambiente sereno, con comportamenti che non turbino il suo equilibrio, è molto difficile 'non sbagliare', purtroppo, per fare i genitori, non si fanno prove generali, succede tutto 'in diretta' e anche se è facile vedere i comportamenti sbagliati degli altri, quando poi ci si ritrova con un pargoletto da gestire, la visione cambia totalmente!L'unico rammarico che ho è che siam poco aiutati dai pediatri sulla zona, ho posto le stesse problematiche alla pediatra della mutua, ad un pediatra privato che conosce il piccolo da quando è nato ed anche al pediatra del consultorio, ma le risposte sono state tutte vaghe, circondate da sorrisi di sufficienza che mi hanno fatto sentire l'ennesima mamma paranoica eccessivamente preoccupata per una cosa inesistente. io però non mi sento così e non cerco per forza una patologia nel comportamento di mio figlio, anzi, io credo che il suo sia un atteggiamento abbastanza normale, è sul mio comportamento che avrei voluto dei consigli!mi scusi lo sfogo ma io credo che avremmo bisogno di maggior collaborazione dalle strutture esistenti sul territorio.
grazie ancora e buon lavoro!
[#3]
Eh..Signora, lei sfonda una porta aperta..
Troppe volte ho direttamente avuto da dire e scrivere sui servizi offerti alla "salute pubblica". La colpa le assicuro, è in minima parte degli operatori e per la maggiorparte colpa di una dirigenza che spesso non sa scegliere, non premia i migliori anzi sceglie i peggiori, demotiva il personale, lo decurta, lo sottopone a ritmi stressanti. Alla fine, se riesci a resistere in queste condizioni umane e professionali; bene; senza diventare un mostro o un mollusco.
Io non ce l'ho fatta e dopo 10 anni mi sono licenziata. Di medici accorti e bravi però nelle strutture pubbliche ce ne sono fortunatamente moltissimi ancora, che continuano a combattere le loro battaglie "impari".
Per quanto concerne il problema del suo bambino, bisogna sempre saper indagare su questi piccoli segnali di comportamento con la luce e col buio; possono dare preziose indicazioni che il pediatra curante sicuramente non dovrà affrontare con superficialità ma saprà, se e come, collocarli in un contesto generale di svuluppo psico-motorio.
Se non ha remore sull'Omeopatia, potrà trovare certamente giovamento e sostegno attraverso il consulto con colleghi omeopati che, dalle sue zone non mancheranno (Salerno e Napoli sono state le prime Università italiane e culle della scienza, nonchè crogiuolo di eccelse personalità storiche della Medicina allopatica ed Omeopatica); un buon rimedio ben prescritto potrà attenuare o anche risolvere molti piccoli problemi, con dolcezza e senza nuocere al piccolo.
Intanto vi saluto cordialmente
Agnesina Pozzi
Troppe volte ho direttamente avuto da dire e scrivere sui servizi offerti alla "salute pubblica". La colpa le assicuro, è in minima parte degli operatori e per la maggiorparte colpa di una dirigenza che spesso non sa scegliere, non premia i migliori anzi sceglie i peggiori, demotiva il personale, lo decurta, lo sottopone a ritmi stressanti. Alla fine, se riesci a resistere in queste condizioni umane e professionali; bene; senza diventare un mostro o un mollusco.
Io non ce l'ho fatta e dopo 10 anni mi sono licenziata. Di medici accorti e bravi però nelle strutture pubbliche ce ne sono fortunatamente moltissimi ancora, che continuano a combattere le loro battaglie "impari".
Per quanto concerne il problema del suo bambino, bisogna sempre saper indagare su questi piccoli segnali di comportamento con la luce e col buio; possono dare preziose indicazioni che il pediatra curante sicuramente non dovrà affrontare con superficialità ma saprà, se e come, collocarli in un contesto generale di svuluppo psico-motorio.
Se non ha remore sull'Omeopatia, potrà trovare certamente giovamento e sostegno attraverso il consulto con colleghi omeopati che, dalle sue zone non mancheranno (Salerno e Napoli sono state le prime Università italiane e culle della scienza, nonchè crogiuolo di eccelse personalità storiche della Medicina allopatica ed Omeopatica); un buon rimedio ben prescritto potrà attenuare o anche risolvere molti piccoli problemi, con dolcezza e senza nuocere al piccolo.
Intanto vi saluto cordialmente
Agnesina Pozzi
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 22/03/2008.
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