Peggioramento asma e dolore petto e dorso

Buongiorno, Sono una donna di 30 anni e sono asmatica.
L'asma mi è stata diagnosticata circa 10 anni fa dopo alcuni esami effettuati a causa di una tosse intensa e persistente.
Non ho mai assunto delle cure particolari perché non ho mai avuto problemi respiratori se non periodi di tosse.
Da circa qualche mese però ho iniziato a notare dei peggioramenti a livello respiratorio.
Così ho eseguito una spirometria semplice e sono stata dal pneumologo.
Il dottore mi ha consigliato di eseguire la spirometria farmacologica e mi ha prescritto il Revinty Ellipta 184/22.
Ho iniziato la cura da qualche giorno e nel frattempo ho eseguito la spirometria farmacologica che ha confermato la presenza dell'asma.
La cosa che mi preoccupa è che con il peggioramento dell'asma qualche mese fa ho iniziato ad avere anche dei dolori nella zona in alto a destra del petto e anche dolori dorsali, sempre a destra.
Ho chiesto al pneumologo se questi dolori potevano essere associati all'asma ma non mi ha dato una risposta chiara.
Inoltre, sempre qualche mese fa ho notato anche un ingrossamento dei linfonodi sottomandibolari.
Ho fatto un'ecografia che ha confermato questo gonfiore e la dottoressa mi ha solo detto che può essere che io abbia avuto un'infezione e che nel mio caso i linfonodi potevano rimanere gonfi perché sono reattivi.
Considerando tutti questi sintomi, quindi asma, dolore al petto e linfonodi ancora gonfi (dopo 4 mesi circa) dovrei preoccuparmi?
Ho paura che possa essere qualcosa di grave che sto trascurando e che non è stato notato.
Dovrei fare un rx o eco al petto?
O dovrei fare altri accertamenti?
Grazie
Dr. Vito Di Cosmo Pneumologo 1.6k 94
Credo proprio che lei abbia bisogno di chiarimenti: masma è una patologia che riguarda esclusivamente in bronchi dalla quindicesima generazione bronchiale in poi. Causa solo un deficit ostruttivo che è reversibile dopo l'utilizzo, corretto, di broncodilatatore più corticosteroide inalatorio. È diagnosticabile solo con una spirometria che evidenzi un deficit ostruttivo significativo ed altrettanto significativa reversibilità dopo un bronco dilatatore inalatorio. NON può mai e poi mai avere a che fare con i linfonodi sotto mandibolari che sono segno di flogosi, infiammazione, dei tessuti da cui drenano. Diventano reattivi in caso di riniti, sinusiti o di problemi del cavo orale. L'asma non può avere nulla a che fare tantomeno con i dolori toracici che sono relativi solo alla gabbia toracica, ossa e muscoli. I polmoni invece non hanno nessuna terminazione nervosa né del dolore né di altro. ATTENTA A NON CONFONDERE QUESTI SINTOMI. Anche la tosse ha poco anche fare con l'asma puro. È soprattutto secondaria ha problemi della via aerea alta ovvero rinite sinusite con sgocciolio di secrezioni per via retronasale giungesse in faringe laringe. Tali organi, faringe e laringe hanno una altissima e sensibilissima innervazione che determina e tosse per evitare l'inalazione di corpi estranei. Le secrezioni che vi arrivassero per via retronasale di solito non vengono distinte da altri corpi estranei e possano entrare nell'albero respiratorio determinandovi danni anche seri.
Il consiglio è di effettuare comunque una radiografia del torace onde escludere altri tipi di problemi. Quindi concentriamoci sulla banale rinite che purtroppo non è considerata da nessuno. Chiuda una narice con un dito ed aspiri forte con l'altra. Se si accorgesse che una narice non fosse perfettamente libera ed asciutta, effettui quotidiani e frequenti lavaggi delle narici con acqua salina ipertonica spray seguiti da due spruzzi di orticosteroide inalatorio nasale, dopo i primi ed ultimi lavaggi della giornata. Aggiunga dell'aerosol da effettuare direttamente con boccaglio orale in caso di secrezioni della via aerea alta per ridurre secrezioni e la tosse. se invece questa fosse procurata da vellicchio, ovvero solletico faringo laringeo, adoperi anche un collutorio spray.
Effettuerà così a naso libero e in assenza di tosse una spirometria che potrebbe essere davvero diagnostica oppure escludere l'asma
CORDIALMENTE

Dr. Vito Di Cosmo ANDRIA
PNEUMOLOGIA TERRITORIALE Barletta-Andria-Trani
Già Pneumologia e Broncologia Ospedale CSS di S G Rotondo

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Buonasera Dottore,

Grazie mille per tutti i chiarimenti che è riuscito a darmi e per i vari consigli. Per quanto riguarda la situazione attuale, io da qualche mese sento di far fatica a respirare, come se fossi in apnea. Difatti mi capita di frequente di dover come "sbuffare" per mancanza di aria o di sbadigliare spesso proprio perché mi manca il respiro. Da circa una settimana sto assumendo revinty 184/22 ma mi sembra che i miglioramenti siano davvero pochi. Il dolore al petto/dorso mi agita perché temo possa essere qualcosa di grave anche perché è iniziato proprio con questa difficoltà a respirare in modo normale. Quindi pensavo fossero due sintomi legati. Nei prossimi giorni farò degli esami per vedere se c'è qualche allergia in corso che mi sta causando il problema al respiro. Per quanto riguarda la possibile rinite, le narici non sono completamente libere mi pare.
Chiederò al dottore di farmi la ricetta per la rx toracica. Lei comunque mi conferma che non ci sono collegamenti tra asma e dolore??
Grazie mille ancora.
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Dr. Vito Di Cosmo Pneumologo 1.6k 94
NESSUNA CONNESSIONE POSSIBILE fra asma e dolore !
Effettui la radiografia per maggiore tranquillità. La dispnea ovvero fiato corto, respiro faticoso ecc. è assai più verosimilmente secondaria a momenti di tensione nervosa: quando siamo in tensione nervosa sono attivati tutti i muscoli corporei e non ce ne accorgiamo. Rimanendo però attivati anche i muscoli inspiratori, l'aria non può defluire dai polmoni a fine inspirazione. L'interazione successiva è inevitabilmente più corta ed anche più faticosa perché bisogna dilatare torace e polmoni già dilatati. Di qui sorge la sensazione antipaticissima di dispnea. La sensazione è di non poter inspirare, in realtà non ci si è potuto svuotare adeguatamente alla fine delle inspirazioni precedenti. Respiriamo a polmoni mezzi pieni e non ce ne possiamo accorgere. Provi a soffiare fuori l'aria al massimo e quindi la aspiri tranquillamente dalle narici fino al massimo, se sono effettivamente libere. Se fosse solo Asma bronchiale, con il farmaco che sta effettuando dovrebbe tenerla sotto controllo. Ancora CORDIALMENTE

Dr. Vito Di Cosmo ANDRIA
PNEUMOLOGIA TERRITORIALE Barletta-Andria-Trani
Già Pneumologia e Broncologia Ospedale CSS di S G Rotondo

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