Ci ha proposto come unica soluzione un intervento in anestesia generale per rimuovere eventuali

mia figlia di 2 anni, dopo aver mangiato pasta e lenticchie di sera, ha iniziato ad avere della tosse stizzosa e persistente per tutta la serata e buona parte della notte.
LA MATTINA SEGUENTE, persistendo il problema, ci siamo recati all'ospedale locale che, dopo aver effettuato radiografia del torace (NEGATIVA) ci ha proposto come unica soluzione un intervento in anestesia generale per rimuovere eventuali residui di cibo nei bronchi tramite broncoscopia.
Intervento poi effettuato.
Mi chiedo se si poteva evitare la broncoscopia (quali sono i possibili rischi?)e se esistono soluzioni diverse e meno drastiche.
In ogni caso dopo 2 settimane circa mia figlia ha cominciato ad avere tosse simile a quella precedente anche se meno frequente con episodi di pianti violenti (quasi vomito e rossore in viso dallo sforzo) appena si sveglia la mattina.
Visitata dal pediatra, il responso è stato spasmi bronchiali da curare con Bentelan e Aerosol (broncovaleas e lunibron): esame pertosse negativo.
Nel frattempo la frequenza della tosse ha iniziato ad aumentare ed a presentarsi anche in occasione dei pasti; due giorni dopo la visita dal pediatra, mentre eravamo al parco in mezzo al verde, la bimba ha iniziato una sequenza di almeno 30 tra colpi di tosse intervallati a starnuti.
INTERPELLATO un pediatra amico di famiglia ci prescrive oltre ad aerosol, SINGULAIR e XYZAL.
A questo punto mi chiedo:
- puo' essere che il primo episodio occorso forse non fu causato dal "cibo di traverso" ma che erronemente e' stato trattato come tale?
- da che cosa possono derivare questi spasmi bronchiali?
- e soprattutto dopo la cura il problema della tosse scompare o la cura deve essere reiterata nel tempo?
- esistono esami piu' approfonditi da cui poter risalire alla causa scatenante?
- i due pediatri a questo punto ritengono che possa essere un problema di allergia ( sia io che mia moglie probabilmente non soffriamo di alcuna forma di allergia ma io ricordo all'eta' di 8 anni di avere sofferto per un periodo di bronchite asmatica);

[#1]
Dr. Vito Di Cosmo Pneumologo 1.3k 77 2
La tosse persistente secondaria a bronchite "ab ingestis", in un bambino piccolo, come è capitato a sua figlia, è un grosso problema diagnostico, perchè in acuto potrebbe provocare spasmi bronchiali anche estremamente gravi; una radiografia negativa non può escudere con certezza la presenza di corpi estranei radiotrasparenti. Il fatto che gli episodi si siano ripetuti a distanza di tempo, lontano dai pasti (e sopratutto al risveglio), fa pensare a RINITE, colo di secrezioni retronasali che durante la notte si accumulano in faringe e laringe con tosse persistente sopratutto al mattino. L'infiammazione della via aerea alta, può favorire l'inalazione di cibo (sopratutto in soggetti anziani o nei bambini). Se di inalazione vera e propria non si tratta (cioè non attraversa corde vocali, trachea e bronchi), lo stimolo da corpo estraneo su una laringe più "irritabile" perchè è già sede di flogosi, determina più facilmente una tosse persistente e violenta.
Il consiglio, quindi,è di tenere il naso perfettamente libero e asciutto praticando, magari, lavaggi nasali con fisiologica eo acqua salina ipertonica; se necessario, utilizzare anche un antistaminico sray nasale eo un antistaminico sistemico (lo Xyzal va benissimo). Se con la sola terapia per la rinite laringite gli episodi di tosse si riducono potrà fare a meno della terapia antiasmatica (da ricominciare solo se necessaria).

Dr. Vito Di Cosmo ANDRIA
PNEUMOLOGIA TERRITORIALE Barletta-Andria-Trani
Già Pneumologia e Broncologia Ospedale CSS di S G Rotondo

Rinite

La rinite è una malattia infiammatoria del naso molto diffusa, può essere allergica e causare prurito, ostruzione nasale, starnuti. Diagnosi, cure e complicanze.

Leggi tutto