Catarro e difficoltà respiratorie

Cari dottori e utenti vi propongo il caso che riguarda mia madre, una donna di 71 anni che non ha comunque una cattiva salute generale però soffre di questo problema in questi giorni:
ha il catarro che non si sposta dal petto e l'altra sera ha avuto, non so se posso usare l'espressione pienamente, una crisi respiratoria, tale da provocargli momenti di panico.
Premetto che è stata fumatrice per oltre quarant'anni.
Ogni anno si ripresenta lo stesso problema ma quest'anno io e mio padre ci siamo preoccupati per via di questo momento lungo di apnea.

Non vi è stata da parte del medico di famiglia una vera visita: mio padre, che è raffreddato, andando a chiedere un farmaco per se stesso ha casualmente incontrato davanti alla farmacia il nostro medico che, commentando il farmaco che mio padre aveva comprato, del Bisolvon sciroppo, ha detto che è un rimedio blando ed ha consigliato a mia madre di assumere latte caldo e miele.

Ora, al di là della prelibatezza della bevanda, mi chiedo se non servisse un intervento un pò più deciso per debellare un catarro che mia madre sente come un peso, con senso di oppressione forte, sino a sfociare nell'impossibilità temporanea di respirare. Aggiungo che lei non ha quasi per niente tosse.

In più preciso che lei è molto ansiosa e l'idea di non respirare anche per pochi secondi la fa stare male peggio di questo insistente catarro.

Vorrei dire una cosa: in questo stesso sito ho letto un'affermazione di una dottoressa che parlava della necessità a volte di una terapia antibiotica nel caso di un presenza costante di catarro non debellato.

Chiedendovi cortesemente un consulto a tale proposito, vi ringrazio per l'attenzione.
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Dr. Vito Di Cosmo Pneumologo 1.3k 76 2
Per iniziare una terapia valida, in un soggetto con crisi di apnea ex tabagista, portatore di catarro denso e persistente (e ansioso) è assulutamente necessario eseguire un esame spirometrico (oltre alla visita pneumologica) per capire se è presente un deficit ostruttivo, la sua entità ed il grado di reversibilità. Oltre all'eventuale terapia antiostruttiva (da effettuare a lungo termine), in relazione alla qualità (colore e densità) e alla quantità di catarro si effettuerà una terapia con solo mucolitici (funzionano molto meglio quelli per aerosol) oppure con mucolitici ed antibiotici (topici e sistemici); se è presente anche rinite deve essere curata, anche solo con lavaggi nasali di acqua salina ipertonica.
Cordialmente

Dr. Vito Di Cosmo ANDRIA
PNEUMOLOGIA TERRITORIALE Barletta-Andria-Trani
Già Pneumologia e Broncologia Ospedale CSS di S G Rotondo

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Utente
Utente
Grazie dottor Di Cosmo. Mia madre ha letto la Sua risposta, che ho stampato, e la ringrazia moltissimo dell'esaustivo consulto.
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Utente
Utente
Aggiornamento: il medico curante ha visitato mia madre e non ha riscontrato esservi la presenza di catarro.

Ha prescritto un farmaco, che risulta essere Lansox compresse.

Tra 10 giorni ha ridato appuntamento a mia madre e ha preannunciato che, se non vi dovesse essere miglioramento decisivo, prescriverà un esame endoscopico.

Vorrei sapere a cosa va incontro mia madre. Il medico forse pensa che vi sia un brutto male o è una misura che apre ad un ventaglio di possibili riscontri, non necessariamente pessimi ?
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Dr. Vito Di Cosmo Pneumologo 1.3k 76 2
E perchè pessimi? Neanche tanto malamente!!!
Premetto che non visitandola non posso fare diagnosi...
Tuttavia, avendo il suo medico curante prescritto il Lansox (inibitore di pompa, antiacido, ovvero farmaco che si utilizza in caso di gastrite), immagino che proporrà, al limite, una banale gastroscopia (esame sempre e comunque utile). Bisogna chiedergli conferma. Confermo l'utilità (o la necessità) di un esame spirometrico con visita pneumologica: fosse tutto a posto, tranquillizzerà tantissimo la mamma, vi fossero deficit ostruttivi si curerebbero (assai facilmente): CREDO AUMENTI LA TRANQUILLITA'
Volendo, potete comunicarci ancora le nuove.
CORDIALMENTE
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Utente
Utente
Grazie mille dottore. Faremo sapere aggiornamenti prossimi venturi.

Porgo cordiali saluti.
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Utente
Utente
Aggiornamento: mia madre, lamentando un fortissimo dolore al centro del torace, è tornata dal medico di base di sua iniziativa e lui ha riscontrato una quantità enorme di catarro.
Motivo per cui ha prescritto antibiotico tramite iniezioni.
Allo stesso tempo ha prospettato una futura endoscopia in ogni caso.

Mi chiedo: un medico bravo non poteva immaginare che il catarro fosse diciamo, nascosto, latente, dati i sintomi di mia madre (febbre, tosse) e paventare comunque un'altra visita di controllo in questi giorni ?

Parlo ovviamente senza sapere nulla di questa situazione: non ho nessuna intenzione di polemizzare col nostro medico, è solo per conoscenza.

Spero proprio migliori grazie alle iniezioni perché si è lamentata molto del dolore al petto in questi giorni, un vero calvario per lei.
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Utente
Utente
Oggi 30/01
mia madre avvisa un forte dolore al petto, e non riesce a deglutire bene.

Sono ormai diversi giorni che ha accusato i primi sintomi e adesso pensa seriamente di recarsi in ospedale dato il dolore.
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Dr. Vito Di Cosmo Pneumologo 1.3k 76 2
Ci faccia sapere, eventualmente, dell'esito del ricovero...
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Utente
Utente
Aggiornamento:

allo stato attuale mia madre sta un pò meglio, in particolare da due giorni, anche se non si può dire stia bene. E' stata ancora dal medico di base, che gli ha fatto un'impegnativa per 'esofagogastroduodenoscopia'. Cioé quello che aveva detto lei, dott. Di Cosmo. C'è da attendere un mese per l'esame.

A questo punto penso che la questione non riguardi più i polmoni: lei presenta disfagia, sensazione di qualcosa in gola che non riesce ad uscire né ad andare giù, dolori retrosternali, qualche volta sapore amaro in bocca.

Curiosando in Rete ho letto su siti medici che i sintomi sono quelli di un reflusso gastroesofageo, e il nostro medico ha fatto cenno a questa eventualità, ma la diagnosi dipende, a suo dire, dal responso dell'esame diagnostico.

Per cui tutto è in sospeso.

Dott. Di Cosmo grazie per avermi seguito sino ad oggi. Non so se lo stato iniziale dipendeva dall'apparato digerente, viceversa o tutto fosse il sovrapporsi di due cose distinte, ma ciò non cambia il fatto che il periodo che ha passato mia madre è stato veramente terribile. L'essere molto, ma molto ansiosa non l'aiuta di certo.
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Dr. Vito Di Cosmo Pneumologo 1.3k 76 2
Vorrei solo aggiungere, in attesa della gastroscopia, il consiglio di effettuare lavaggi nasali con acqua salina ipertonica e Syntarism 2 spruzii per narice, almeno 2 volte al giorno: la flogosi della faringe è assai spesso legata a lievissima rinite. Il reflusso da spesso gli stessi sintomi, a livello della faringe - laringe e può essere coesistente. Curi intanto la rinite e veda come va...
Cordialmente.
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Utente
Utente
Una cosa che non ho detto è che mia madre in questo periodo perde spesso sangue dal naso, specialmente quando si lava il viso.

Il medico di base inizialmente aveva fatto cenno ad una visita dall'otorinolaringoiatra, ma poi ritornandoci non ne ha più parlato.
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Utente
Utente
Mia madre, Dott. Di Cosmo, oggi ha sostenuto la gastroscopia.

Il risultato è stato il seguente:

- Gastrite antrale.
- Micropolipo asportato.

Mi piacerebbe sapere se la disfagia poteva dipendere dal piccolo polipo che è stato tolto.

Siamo inoltre in attesa dell'esame istologico. Quante possibilità ci sono che la formazione asportata sia maligna ?

Grazie.
[#13]
dopo
Utente
Utente
Risultato finale:
è stata diagnosticata una gastrite.

Il polipo asportato non ha rivelato nulla di serio.

Forse mia madre aveva tutto quel dolore a causa di un reflusso gastroesofageo e noi pensavamo che il dolore al petto fosse dovuto alla bronchite.
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