Apnee notturne

buonasera dott.
espongo quanto segue non per me direttamente ma per il mio fidanzato.

a maggio si sottoporra alla visita in ospedale per verificare se soffre di apnee notturne ,anche se oggi il medico che lo ha visitato ci ha quasi confermato la diagnosi che potrebbe essere appunto apnea notturna.

i sintomi sono questi :
quando dorme supino tende a russare molto poi di colpo non si sente più niente e si muove solo lo sterno senza prendere e senza rilasciare l aria durando circa 10-20 secondi e poi con un russare molto intenso si sveglia e si riaddormenta.

lui ha 37 anni non fumatore non allergie non ha patologie di nessun tipo non beve e un soggetto nella normalità.

tende spesso ad avere fortissimi mal di testa e il riposo è sempre scarso o nullo .

la nostra paura e che se nel caso la diagnosi è questa debba portare a vita la CPAP

ci sono altre alternative oltre alla CPAP?

spero davvero in una risposta positiva alla mia domanda .

lui è molto preoccupato in merito .

grazie dottore .

[#1]
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Il russare notturno e l’apnea ostruttiva nel sonno rappresentano un conflitto tra la lingua e le strutture molli del faringe, in particolare palato molle, ugola, e, specie nei bambini, tonsille e adenoidi. Il russare è dovuto al fatto che l’aria inspirata (in questi casi per lo più attraverso la bocca, e non il naso come sarebbe auspicabile), trova uno stretto passaggio in cui viene accelerata. Le strutture molli che circondano appunto questo passaggio, entrano in vibrazione originano il caratteristico e sgradevole rumore del russamento. L'apnea si verifica quando il passaggio si occlude del tutto. Al senso di soffocamento segue di solito un brusco e angoscioso risveglio. Un primo orientamento diagnostico si ottiene con semplici domande al paziente e al partner: il paziente russa abitualmente? arresta il suo respiro anche per una decina di secondi almeno? riferisce bruschi risvegli notturni?, al mattino si alza stanco? di giorno é stanco e sonnolento? In caso di risposte positive il quadro va approfondito per la conferma diagnostica e per la scelta della più adeguata terapia.
Potrebbe trattarsi di un problema legato ad una mal posizione della mandibola, che, a causa dello scorretto “ingranamento” dei denti, rende più stretto il passaggio attraverso il quale l’aria transita nel retrobocca (faringe). In questo caso, sarebbe opportuno sentire il parere anche di un dentista esperto in problemi respiratori e nel sonno.
Infatti, oltre all'approccio chirurgico, e alla ventilazione assistita (CPAP), si può oggi in molti casi optare per l'applicazione , durante la notte, di un dispositivo intraorale simile ad un apparecchio ortodontico, spesso in grado di migliorare o risolvere il problema. L'importante é che, dopo accurata visita, sia scelto bene nella sua tipologia e realizzato in modo da raggiungere lo scopo.
La invito a leggere gli articoli linkati qui di seguito, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.

Cordiali saluti ed auguri.

http://www.studiober.com/pdf/Malocclusioni%20e%20patologie%20respiratorie%20ostruttive.pdf

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html

⨪

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Attivo dal 2011 al 2013
Pneumologo, Medico del lavoro
Buonasera, per fare diagnosi di apnee in sonno è fondamentale e indispensabile effettuare un esame polisonnografico o in alternativa un monitoraggio cardirespiratorio notturno completo. In base al tipo di apnee eventualmente rilevate e alla loro frequenza si formulerà un diagnosi corretta. Anche il tipo di terapia sará conseguente alla gravitá del quadro. La CPAP rimane al momento la terapia più efficace e meno invasiva, per le pnee ostruttive, ma vi sono situazioni in cui le apnee si verificano prevalentemente quando il soggetto si trova in posizione supina, pertanto evitare di dormire in tale posizione, eventualmente mediante l'utilizzo di dissuasori, potrebbe risolvere il problema. L' utilizzo di apparecchi ortodontici è riservato a casi selezionati e comunque non sono sufficienti nei casi gravi. L'intervento chirurgico (ORL o maxillo-facciale) ovviamente essendo una procedura invasiva deve essere attentamente valutato in assenza di alternative meno invasive. In ogni caso rivolgendosi ad un centro qualificato otterrá tutte le delucidazioni necessarie.
Cordialmente
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