Saturazione

Egr.
Dottori,
chiedo un vostro consulto/parere sul decorso Ospedaliero di mio padre (77 anni) in COVID-19 da 1 settimana.

Recandosi in Ospedale ha registrato una carenza di ossigeno ripristinata a distanza di qualche ora con la mascherina ma ossigeno richiesto dell’80%, presente una forte infiammazione nelle analisi di laboratorio, affanno alla respirazione.

Viene posto in isolamento in attesa di esito tampone che successivamente conferma il COVID-19.

Mio padre fumatore, iperteso con problemi cardiovascolari e diabete insulinare da oltre 10 anni.

Ultimo intervento Ospedaliero 1 anno fa per intervento con Laser sulla prostata, (in pre-intervento il colloquio con il consulto in pneumologia per la valutazione dell’intervento ha riportato attenzione specie alla spirometria con suggerimento di indagare successivamente).

Per tutte le patologie mi viene comunicato dai medici che in caso di ulteriore difficoltà respiratoria non verrà intubato perché sarebbe come una condanna a morte.

Posto in terapia-intensiva i primi 3 giorni rispondeva in totale assenza, dormiva con saturazione scarsa, ossigeno richiesto all’80%
Il quarto giorno migliora in: vigile, con l’aiuto si mette seduto nel letto, collabora a fare tutti gli esercizi dì riabilitazione e respirazione, inizia a mangiare qualcosa, purtroppo rimangono alterate le piastrine e la saturazione con richiesta di ossigeno all’80%
Viene trasferito dalla terapia intensiva, in stanze di isolamento e osservazione continua posti per COVID-19, sempre con ossigeno all’80%.

Valore, visto le risposte visive che, rimane inaccettabile per noi, il mio consulto/parere a MedicItalia è un suggerimento se posso sollecitare nel chiedere ulteriore terapia se soprattutto dopo una settimana di Ospedale possiamo sperare ad una ripresa nella saturazione.

In attesa di una vostra gradita risposta,
L’occasione per ringraziare tutto lo staff MedicItalia.