Varie diagnosi

Gentilissimi dottori,

sono seguito da un CSM della mia zona da 5 anni.


la prima diagnosi che mi è stata fatta dal primo psichiatra è stata di aver avuto un episodio psicotico, dopo un anno è cambiato lo psichiatra del centro e mi aveva diagnosticato schizofrenia paranoide, la psichiatra che ho tutt'ora ha detto che le possibili diagnosi potrebbero essere secondo lei schizofrenia, disturbo schizoaffettivo, depressione con aspetti psicotici.


Attualmente assumo depakin 300, haldol 5mg, olanzapina 2, 5 mg queste la sera e la mattina olanzapina 5mg.


Devo dire che da quando ho questa terapia da 1 anno ormai non si sono più presentate allucinazioni e deliri se non sporadicamente, ma riesco immediatamente a riconoscere di cosa si tratta anche se quando mi succede sembrano cose reali.


Il problema come ho spiegato alla psichiatra è che queste allucinazione si presentano principalmente quando sono in uno stato di ansia e di umore depresso, è come se la realtà in cui vivo cambia in base a come sto io.


faccio un esempio

io sono fissato per il mio aspetto fisico e quando comincio a pensare di essere brutto vado in uno stato di depressione e vedo le persone che mi guardano come se vogliano deridermi o anche sento proprio che lo dicono poi quando mi passa tutto ritorna normale e non vedo e sento niente (preciso che le voci non derivano internamente ma le avverto reali come esterne cioè dalle persone (sconosciuti).


nell'ultimo incontro con la psichiatra le ho chiesto se la realtà che vivevo era reale oppure no avevo questa paura, ma lei mi ha rassicurato dicendomi che sono aderente alla realtà.


Secondo voi medici, so che non fate diagnosi, ma di cosa potrebbe trattarsi sapendo delle possibili tre malattie?
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.7k 993 248
Sono necessari dei tempi tecnici per distinguere le varie cose. Da come è impostata la terapia però si direbbe che la seconda sia stata considerata già in partenza, è uno stabilizzatore d'umore (anche la terza), piuttosto che la prima. Inoltre, la continuità dei sintomi anche in corso di terapia è un altro criterio.
In ogni caso, non è detto che la cura cambi sostanzialmente tra queste tre.

" se la realtà che vivevo era reale oppure no"

Ma quale realtà ? Nel senso di essere dentro una realtà o no, in riferimento a quell'esempio che faceva prima ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.

Prima anni fa quando ho iniziato il percorso vedevo gli sconosciuti che mi indicavano dicendo cose (insulti) , che parlavano di me , e mi ero convinto che la gente mi conoscesse e che mi avessero in un certo senso infamato/sputtanato.

Ora è tornato tutto alla normalità. Però mi capitano alcune volte che mi sento depresso e in ansia di rivederle ancora , però ora penso subito che è frutto della mia immaginazione quindi di allucinazione.

La convinzione del fatto che la gente mi conoscesse e che mi avevano infamato credo si sia trattato di un delirio.

Ho letto che nella schizofrenia non si distingue più la realtà perciò ho fatto questa domanda alla psichiatra.
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.7k 993 248
Ma quindi Lei ha chiesto se la realtà vera era quella del delirio o quella di adesso, sostanzialmente, perché ancora ne dubitava ?

Dr.Matteo Pacini
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