Non riesco a gestire mia madre; è psicologicamente instabile e non vuole aiuto

Buona sera.

Ho difficoltà nel gestire una situazione a livello psicologico e pratico.

Ho 19 anni, un fratellino di 5, un padre che ha avuto un ictus e un tumore alla testa.

Mia madre dopo la nascita di mio fratello, in particolare durante e dopo la pandemia è completamente cambiata.
È ingrassata, pesa oltre cento chili, ma non vuole pesarsi, non ha più amici, ha una reazione esagerata qualsiasi avvenimento.
Se guido la macchina si sente male e pensa che morirò; se mio fratello ha il raffreddore crede che verrà intubato e morirà.
Se mio padre sbaglia la marca di un prodotto al supermercato gli urla contro; arriva anche a picchiarlo e a buttarsi per terra urandogli contro che l'ha abbandonata e che vuole ammazzarla e che lo fa a posta a sbagliare le cose perché vuole che muoia.
Dice che senza di me è persa.
Allo stesso tempo però tratta male anche me; se la contraddico anche solo su una piccola cosa, se per esempio compro una maglietta che non le piace e le dico "non importa deve piacere a me" lei si stranisce e inizia a parlare da sola e finisce con l'accusarmi che non le voglio più bene.

Poi sembra una bambina.
Quando succede qualcosa di più o meno preoccupante lei da di matto e io sono solita rimanere calma quindi lei si aggrappa a me.
Per esempio quando mio nonno è stato ricoverato (e ne è uscito bene) ero io che consolavo lei; o quando mio fratello ha avuto il covid era lei a piangere e urlare e io che dovevo dirld che sarebbe passato e che aveva solo un po di alterazione.
Non trovo mai consolazione da lei, ma ormai ho smesso di cercarla il problema è che mi urta il fatto che la cerchi lei da me perché non sono né la sua psicologa né sua madre.

E non posso osare a suggerirle di andare in cura che mi dice che non sono una figlia amorevole e che scarico la responsabilità sugli alte e che mi piace la vita facile.

Poi non capisco; è stata così pazza per 2 anni, poi nulla è tornata calma.
E ora di nuovo.
Ma non trovo la causa scatenante.

Adesso ho deciso di scrivere perché stasera mi ha mancato di rispetto.
Io mi alzo tutte le mattine alle 5 per andare all'università e alei non frega assolutamente nulla! Mi ha svegliato per dirmi xhe si sente sola solo perché mio padre ha comprato dello yogurt scaduto.
Ha paure irrazionali, in alcuni giorni non vuole prendere l'ascensore.
Non vuole prendere la metro perché è sottoterra dice
È disoccupata.

Insiste affinché io venga accompagnata sebbene guido da un anno e più.

Non ho una persona matura accanto a me, faccio fatica perché da almeno quattro anni sono io il mio punto di riferimento.

I miei amici non sono i miei psicologi e non possono consigliarmi saggiamente, aldilà dell'appoggio emotivo non possono darmi.
Mio padre dopo l'ictus è molto più rallentato, parla in modo disorganizzato e confuso spesso.

Quindi chiedo gentilmente cosa è più opportuno fare?
Perché io mi sento bloccata.
Sembra di avere 2 madri a volte; quella sana e quella pazza.

Grazie in anticipo.

Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Il medico di base ad esempio potrebbe occuparsene partendo anche dalla situazione generale, e accertando anche le cause di una obesità a rapida insorgenza, che potrebbero avere a che fare con fattori ormonali.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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