Dererioramento mentale nel paziente bipolare: demenza e perdita di memoria

Salve, sono stata diagnosticata bipolare tipo due 19 anni fa.
Sono stata molto ben curata anche se è mancato del tutto il supporto, anzi, rapporto vero e proprio dei famigliari che mi hanno isolata.
Fu così che da una città dove lavoravo come professionista di livello, ammalatami, mi ritirai dalla città.
Io ho proposto alla mia famiglia delle sessioni di terapia famigliare che ci informasse sul mio disturbo (Ero davvero gravemente depressa).
Purtroppo rifiutarono ed è così che, assurdità mi ISOLARONO perchè nella loro ignoranza non capivano il perchè di certi miei problemi, stile di vita, fasi depressive o altro.
Nessuno insomma con cui potermi confrontare a parte la mia forza di volontà di studiare a fondo il disturbo, leggendo0 molto, facendo parte di gruppi di mutuo aiuto.
Ma sono sola a da 39 anni (età in cui mi ammalai) arrivo ora a 58 in uno stato di solitudine fatta purtroppo di una storia omissiva, basterebbe una telefonata di un caro che ti CAPISCE davvero, una visita, per scrollarmi di dosso questa che più che depressione è diventata mancanza di stimoli giusti.
Non manco di leggere a PC tuttavia, scrivere e tutto sommato devo dire di fare vita di campagna sana e regolare, assumendo i miei farmaci con precisione assoluta (anche sono un caso di farmacoresistenza).
Devo dire che non ho mai tentato il suicidio, solo se capita di avere ideazioni suicidarie avviso lo psichiatra.
Secondo me omissione in questi 19 anni dello psichiatra è stata quella di non farmi affiancare da una psicoterapia cognitivo comportamentale.
I costi, il chiedere i soldi in casa ad una certa età pesa, ma a mio avviso senza la triade - FARMACI-FAMIGLIA-PSICOTERAPIA manca un supporto per cui io sono, secondo il mio psichiatra "peggiorata" secondo referto di PET comparata con una fatta 5 anni fa (sugar PET).
Studiano se c'è decadimento in termini di demenza o memoria e confrontano i risultati nell'arco comparativo, in questo caso, di 5 anni.
Lo psichiatra mi ha detto che sto peggiorando (NON GUARDANDO I CD!! ) , limitandosi ad una frasetta del medico che ha stilato il referto e dice, infatti "MODICA" progressione.
Lo psichiatra mi ha allarmato me e la famiglia.
Io onestamente ho performance mentali elevate, oserei dire elevatissime.
So che il bipolarismo, con troppi up & down, se bruschi, danneggia l'encefalo in tal senso portando il cervello bipolare ad una sorta di "rallentamento" simil-demenza, ma non la sento su di me e chiedo cosa fareste se uno "Psichiatra" vi spaventasse sennza neanche avere studiato i CD e senza avere fatto altri test.
Io nella vita sono una "scheggia" senza per questo essere in ipomania, ho mente brillante, studio molto, ma perchè terrorizzare me e famiglia?
Cosa ne pensate?
Può essere un caso, il mio, di degenerazione ancora troppo lenta da trovare riscontro nei fatti quotidiani?
Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Può chiarire meglio la questione che pone?

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Utente
Utente
Pongo la questione che Demenza e Memoria sono sintomi di decadimento cognitivo bipolare. Quindi le moderne PET CHE HO CITATO, 2 a distanza di 5 anni l'una dall'altra, da referto CARTACEO soltanto (per che vale senza l'occhio esperto neurologo esperto in questo), avendo la seconda dato esito "MODICA" progressione il secondo referto direi che non è abbastanza per far del terrorismo col paziente e la sua famiglia.
Stando benone (lavoro con il cervello)mi pongo 2 quesiti: in 3a età tutti i bipolari scatenano demenza con Perdita di memoria o va a caso?

Può essere che essendo i referti sovrapponibili per le aree cerebrali coinvolte e mostrando, appunto, a 58 anni solo una "modica" progressione non diventerò né Demente né particolarmente senza memoria?

Ho letto molto sull'insorgere la Demenza in 3a età nei bipolari e vorrei anche un suo parere a riguardo.

Scusate, ma il mio Psichiatra mi ha terrorizzata
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
La progressione della demenza è indipendente anche dalle indagini radiologiche che si possono fare.

Diversi fattori possono essere responsabili di demenza, familiari, genetici, ambientali.

Inoltre, la presenza di una patologia può predisporre ad una patologia dementigena nel corso degli anni.

Non vi sono calcoli di prevedibilità.

È possibile rallentare un eventuale deterioramento atttaverso trattamenti mirati.

Se dubita delle sue performances o vuole porre una base per eventuali valutazioni periodiche future deve fare riferimento ad un centro specifico per le demenze.

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Utente
Utente
Gent. Dr. in merito al centro specifico Demenze e Memoria mi pare che nel nord Italia meglio del S. Raffaele non vi sia niente.

Porterei i CD PET 2019 E 2023 A FAR periziare.

Concorda?
Il mio scopo è rassicurarmi e documentare che non vi sia progressione vs. Demenza oltre alla media delle persone bipolari, il che non significa sfociare in demenze inabilitanti in 3a età


Grazie e Buon Anno
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Utente
Utente
Dr. Ruggierio, mi scrive che "È possibile rallentare un eventuale deterioramento attraverso trattamenti mirati."

Può essere più esauriente? Mi interessa molto
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Non funziona come pensa lei.

Prenota una visita per un centro per le demenze dove valuteranno se sottoporla anche a dei test per valutare l’attuale condizione ed eventualmente potranno indicarle un periodo in cui far rivalutare la situazione.

Nel frattempo se lo riterranno utile potranno indicare terapie che possano ritardare una eventuale progressione di malattia se sono presenti segni di patologia.

Il resto è un ragionamento ipotetico basato su nulla in particolare.

Ipotizzare una patologia in questi termini non è utile.

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Utente
Utente
Grazie,
ho fissato appuntamento al Centro Demenze e Memoria al S. Raffaele per il giorno 4 p.v..
E' il primo appuntamento che ho trovato per far vedere e esprimere se tra la mia sugar PET 2019 e 2023 mostrino segni di decadimento per cui allarmarsi oppure, come per parere di neurologi, psicoterapeuta chi mi conosca etc etc.
Cosa ne pensa?

Purtroppo il Giudice Tutelare sta per deliberare per un Amministratore di Sostegno secondo l'azione agita dai miei famigliari a mia insaputa (e poco conoscendo dalla mia patologia, mai documentatisi (!!) alias disturbo bipolare di tipo 2 (invalidità riconosciuta nel 2012: "solo" 40% ).

Dovrò , TASSATIVAMENTE, impugnare e il tempo è poco.

Sono stata tradita alle spalle da Famiglia e Psichiatra compiacente forse perché quest'ultimo mi faceva fare trattamenti costosi "superflui" e non sono economicamente autonoma al 100%, di qui la paura forse io in futuro mal gestisca quel che mi spetta dell'eredità di mio padre (molto benestante) che a 88 vuole farmi, lui e purtroppo mia madre di cui è succube, attaccata al denaro quale è.

Io che mi sento perfettamente presente a me stessa, mentalmente altamente preformante e in merito alla terapia psichiatrica (decisamente alleggerita nel corso degli ultimi 8 mesi dallo stesso Psichiatra), a 58 anni, lucidissima e senza alcun problema di memoria, mai fatti altri test infatti a parte e a seguito delle 2 PET 2019 e 2023.

Mi dia un suo consiglio se conosce altro Polo d'eccellenza a Parte Il citato Centro Demenze e Memoria del S. Raffaele di Milano.

Tutto questo (scelta di mettermi un Amministratore di Sostegno") avviene contro la mia volontà senza che abbiano in mano niente (se non solo un referto CARTACEO rassicurante di fine 2023).

Lo scopo della facoltosa famiglia, è dunque mettermi un Amministratore di Sostegno, ovviamente alla vigilia della divisione di cospicua eredità. Come provano, non frequentandomi da anni, che io sia peggiorata? Dell'Amministratore di Sostegno dubito tassativamente di aver bisogno, viceversa, sono oculata e gestisco i miei beni con autoconsapevolezza, competenza, parsimonia, anche con l'ausilio di un eccezionale broker (che segue la famiglia da almeno 20 anni, inclusa me),

Onestamente avevo già un programma di risparmio e gestione miei beni in 3a età, investimento (garantito, no borsa), gestione nella villetta dove vivo ed ho preventivato di , se sarà necessario, dare lo spazio nella grande mansarda in caso di bisogno per terza età, bisogno di cure cui do il primo posto (ma sono anche bene assicurata).

Essendo bipolare 2 e tendenzialmente sempre stata parsimoniosa (ovviamente lo sperpero di denaro è problema che semmai, in fase di Mania, un Bipolare , MA DI TIPO 1, può aver messo a repentaglio, speso quantità assurde di denaro etc) non ho problemi di, in primis, gestire i miei soldi in modo responsabile, parsimonioso, esserne competente (lo faccio dall'età dei 28 anni), né tantomeno, ho ora gran "capitali" da gestire.

Ciò non di meno il bilancio mio famigliare da single ora con la voce di spesa dedicata: in primis alle cure per la costosa patologia, farmaci, persona accanto per severa depressione talvolta qualche ora a settimana per compagnia , logico accudimento della casa, delle mie cose in "compagnia" ed efficienza (domestica di 29 anni, da me formata sulla patologia, che segue le visite da presente, si aggiorna via via con materiale di studio patologia che lei potrebbe semmai aver bisogno di consultare, anche se in 3 anni si è formata "sul campo" secondo le mie spiegazioni), le commessione esterne, accompagnamento visite se serve (ma ho auto e guido anche io) , quindi solo nel bisogno particolare, insomma, totalmente AUTONOMA al 100%.

Ho, non avendo eredi, già deciso di, per sicurezza, vendere quando sarà momento come nuda proprietà la mia abitazione e, con il ricavato, assicurarmi un piccolo capitale per le cure, anche necessarie per patologia bipolare in 3a età.

Insomma, ho le idee chiare, a parte spese per cure psichiatriche, prioritarie, farmaci, sono assolutamente morigerata da essere rimasta sconvolta da questa decisione della mia famiglia di farmi mettere un Amministratore di Sostegno , che, paradossalmente, potrebbe oltre pagato profumatamente da me laddove davvero non serve ed oltretutto rischierebbe di avere meno competenze di me sulle necessità e priorità di cura. Allucinante.

Mi illumini anche se credo qui vi sia dell'ignoranza e malafede, e mi riferisco purtroppo all'a prima in asse ereditario, mia madre, 80 anni.

Perdoni questa prolissa dissertazione, ma le domando lei per difendersi, curarsi, fare un punto chiaro sulla situazione, magari altro che le viene di sua sponte di suggerire da Psichiatra, ovviamente e non da Avvocato.

Perdoni ancora la lunghezza

Cordialità
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