Psicoterapia che non da soluzioni

gentili dottori,
come ho scritto varie volte nella sezione psichiatria soffro di disturbo bipolare disturbo ossessivo compulsivo ansia generalizzata.
assumo dei farmaci per questo
Da gennaio del 2023 sto seguendo una terapia sistemico relazionale.
Devo precisare ad onor del vero che questa terapia ha avuto lunghi periodi di interruzione a causa mia che a volte mi sentivo cosi tanto depresso da non riuscire a parlare.

Comunque con questa terapeuta quando lo incontro riesco ad essere me stesso, riesco a parlare dei miei problemi, delle mie emozioni, insomma mi sento capito
pero' c'e' un ma:a volte mi sembra che non mi si diano spunti di riflessione finali per migliorare le mie problematiche.
e per questo con molta titubanza ho pensato di cambiare terapeuta
Ma ho paura di non riuscire ad aprirmi e essere capito da un'altra persona, quindi se da una parte avverto la mancanza di spunti di riflessione dall'altra parte ho paura di cambiare, ne varrebbe la pena ricominciare tutto d'accapo con un'altra persona con cui rischio di non trovarmi e di non aprirmi?

C'e' da dire una cosa:la psicoterapeuta, cosi come la psichiatra sostengono che a differenza della maggior parte dei pazienti psichiatrici, io abbia un'estrema consapevolezza dei miei problemi e a volte faccio discorsi dove in pratica mi do' da solo la soluzione dei problemi.
Sono molto critico e analizzo con moltà lucidità le dinamiche patologiche che mi coinvolgono

la domanda che vi sembrera' stupida e':vi e' mai capitato un paziente che analizzandosi senza le vostre sollecitazioni, riusciva ad essere ipercritico nei confronti dei propri problemii e a rispondersi da solo senza che voi abbiate avuto necessità di aggiungere spunti di riflessione?

grazie
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
".. Sono molto critico e analizzo con moltà lucidità le dinamiche patologiche che mi coinvolgono.."
"Vi e' mai capitato un paziente così?"

Sì certo. Accade con una certa frequenza.
Il problema sta nel fatto che il/la paziente non riesce a darsi soluzioni, e tanto meno - quando le intuisce - riesce a metterle in pratica.

Intendo dire che il problema non è analizzare e capire; questo è il primo passo, e non sempre necessario soprattutto con certe problematiche mentali.
L'obiettivo è *cambiare* fin dove le proprie caratteristiche psichiche profonde lo permettono, allo scopo di vivere meglio.
Non sono (unicamente) "gli spunti di riflessione finali" ad attivarLa, da soli non La portano avanti; bensì indicazioni concrete sulle modalità di cambiamento, con consegne a volte assai stringenti. Sempre che il/la paziente le metta in pratica.
Può chiedersi dunque se Lei si trova in tale situazione.
Ed inoltre far leggere questo consulto alla sua curante, se lo ritiene utile.

Tenga conto che quanto scritto sopra è sulla base dell'orientamento teorico che seguiamo e pratichiamo presso il nostro Centro: l'approccio integrato. Altr* Collegh* seguono approcci differenti.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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