Disforia premestruale

Buonasera dottori,
Vorrei esporvi il mio caso, per ricevere un consiglio su cosa fare per migliorare la mia condizione.
Sono una donna di 35 anni, e nel luglio 2022 sono cominciati sintomi di tristezza persistente, negatività, intolleranza e l’apaticità.
Arrivo a settembre con pensieri di suicidio per 1 settimana, ma che mi segnano tanto da isolarmi da tutto e tutti, ma la mia parte razionale ha cercato di contrastare tutto questo.
Cerco sempre di reagire, grazie anche allo sviluppo personale a cui mi sono sempre interessata.
Arriviamo a Marzo 2023 e mi ritrovo di nuovo con gli stessi pensieri sul suicidio.
Stavolta mi fiondo da una psicologa Gestalt che ancora adesso mi segue e continuerò sicuramente la terapia.
Arrivati al periodo estivo, continuando a vivere in questo stato depressivo, leggendo su internet, trovo un articolo riguardo la disforia mestruale, e mi rispecchio nei sintomi, poiché il primo giorno di mestruazione mi sentivo sempre rigenerata, ma durava solo una settimana.
Decido di andare da una ginecologa e mi da una sorta di conferma su questa situazione della sindrome premestruale, mi fa fare le analisi e risulta un po’ basso il valore della prolattina, dandomi la pillola Klaira e lo Zavomel per 5 mesi (integratore a base di melatonina e vitamina D), prima di prendere la pillola ho assunto lo zavomel per 2 mesi scarsi è un po’ di sollievo lo riscontravo, ma solo sollievo, poi con l’aggiunta della pillola ho sentito un miglioramento, ma stavo male per gli effetti collaterali della pillola che mi facevano stare con l’assorbente quasi tutto il mese, le mie secrezioni puzzavano di chimico e disagi a non finire.
Nel frattempo ho terminato lo Zavomel un mese fa e ho cambiato la pillola con Aglae.
Dunque sono con la nuova pillola da un mese, tra 2 giorni inizierò il nuovo blister e io sono di nuovo con pensieri di suicidio.

Devo specificare che il nuovo peggioramento è anche dovuto da fattori esterni: litigi con i miei genitori, purtroppo sono tornata a vivere con loro perché disoccupata.
Sono anche affetta da ipotiroidismo di Hashimoto e la pillola ha sballato i valori tsh e soffro di colon irritabile da moltissimi anni.

Inoltre ho sempre sofferto di sintomi psicosomatici, infatti mi trascino dal 2013 l’incontinenza dell’urina (ho accertato di non avere problemi fisici) e ogni dicembre mi comincia l’orticaria, prima avuta sempre su collo e petto, quest’anno nei dorsi delle mani e nei polsi.

Con la psicologa mi trovo bene ma non ho molti miglioramenti, l’unica cosa che abbiamo sbrogliato insieme è che io ho solo alcune caratteristiche borderline, a conferma di mie due relazioni passate con narcisisti (uno overt e l’altro cover) e un forte senso d’abbandono ma la parte tossica è autolesionista non c’è.

Ho seriamente bisogno di aiuto non so a chi rivolgermi, se a psicologia o ginecologia.

Ho davvero bisogno di trovare sollievo dal dolore in cui mi ritrovo.
Attendo risposta con speranza
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 184
Gentile utente,
la sua domanda: "Ho seriamente bisogno di aiuto non so a chi rivolgermi, se a psicologia o ginecologia" risulta sorprendente, sia perché i due settori specialistici non si pongono in aut aut ma collaborano in vista del benessere, sia perché lei a quanto scrive si sta già avvalendo dell'aiuto di entrambe le professioni.
Forse nel campo psicologico non sta conducendo il percorso nei termini più opportuni?
Cosa vuol dire: "l’unica cosa che abbiamo sbrogliato insieme è che io ho solo alcune caratteristiche borderline"? Ha fatto tutti i test?
E cosa intende con le parole: "la parte tossica è autolesionista non c’è", se per altro ci parla di ricorrenti pensieri suicidari?
Il fatto poi che a trentacinque anni si sia trovata disoccupata e abbia dovuto tornare presso la famiglia d'origine con la quale non va d'accordo viene opportunamente vagliato in sede di colloquio psicologico, in vista di una rapida soluzione?
Ci faccia capire meglio come aiutarla. Noi siamo qui.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

Aggiungo uno zoom in qualità di sessuologa clinica.
Ci dice che: ".. infatti mi trascino dal 2013 l’incontinenza dell’urina (ho accertato di non avere problemi fisici).." .
E Lei ha solo 35 anni.
Essendo l'incontinenza urinaria un problema gravemente invalidante sia per la vita quotidiana sia per la sessualità di coppia, mi chiedo se Lei abbia effettuato tutti gli opportuni approfondimenti diagnostici, sia medici che psicologici.
Me lo chiedo, dato che - se non ha come ci dice - "problemi fisici", quali sono le cause riconosciute? Se è di origine psichica, lo avete preso in considerazione con la psicologa? E' stata curata con i farmaci specifici e con quali esiti? Ha fatto gli opportuni esercizi fisici per accrescere il controllo delle contrazioni muscolari, con l'obiettivo di rinforzare la muscolatura pelvica?
Tutto ciò è importante, dato che tale disturbo è associato generalmente a vergogna, isolamento sociale, ritiro dalla sessualità, diminuzione dell'autostima. E' importante approfondire, sia esso concausa dei disturbi psichici, sia conseguenza di essi.
La professionista di riferimento è una uro/androloga con esperienza in patologie femminili.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie innanzitutto dell’attenzione Dott.ssa Potenza, no non sono stata sottoposta a nessun test psicologico. La parte tossica assente del disturbo borderline, si riferisce al fatto che non mi sono mai fatta volontariamente del male, e non me ne farei mai, anzi sto cercando il benessere, poi mai fumato una sigaretta, mai drogata e sono pure astemia, ma sopratutto non cerco attenzioni quando sto male anzi mi isolo. Purtroppo i pensieri suicidari sono del tutto irrazionali e si presentano nel picco prima della mestruazione, che poi scompare tutto con il primo giorno della mestruazione. Infatti torno ad essere me stessa già la mattina del ciclo e poi magari comincia il sanguinamento da mestruazione nel pomeriggio o in serata. Purtroppo in quei momenti vorrei farla finita perché vorrei fare smettere il dolore che mi investe, sempre alimentato magari da discussioni che ho avuto in giornata.
Chiedo aiuto, perché con la pillola i primi 3 mesi sembravano migliorare il mio umore, ma ora al quarto mese (in concomitanza con la sospensione di zavomel) sono esattamente come prima di aver preso la pillola.
Vorrei un suo consiglio su questo percorso che sto facendo.
La Ringrazio
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio dell’attenzione Dott.ssa Brunialti, riguardo l’incontinenza si, è molto invalidante e di natura psichica. Con la psicologa abbiamo solamente analizzato quando mi succede e in quali situazioni. Ma non abbiamo mai parlato di nessun esercizio e di nessun farmaco. Semplicemente mi ha detto che la mia incontinenza deriva dal mio trattenere le emozioni negative. Oltre al fatto da avermi fatto rendere conto che per tutta la vita tengo assopite le emozioni forti. Ad esempio una volta mi hanno investita con l’auto, mentre andavo all’università a piedi, ero sul marciapiede, la macchina non è riuscita a frenare salendo sulla rampa per disabili e sono finita sul cofano di davanti dell’auto. Ho raccolto le mie cose cadute a terra e me ne sono andata a lezione come se nulla fosse.
Può darmi qualche consiglio sugli esercizi pelvici?
La Ringrazio
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

La ho indirizzata già alla professionista specializzata non solo in ciò, ma anche in una diagnosi un po' più ampia e approfondita.
Un consulto online non sostituisce mai una visita in presenza.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille Dott.ssa
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