Non sono felice. so cosa dovrei fare per esserlo ma non lo faccio

Ciao a tutti, sono una giovane donna che ha da sempre 1000 passioni ma ultimamente non mi interessa più nulla.


Trascorro le mie giornate pensando cosa potrei fare per stare meglio e per occupare il mio tempo ma poi non faccio nulla.
In questo momento della mia vita non sto lavorando, l'ho sempre fatto fin da subito dopo gli studi ma mi sono sposata e sto attendo con ansia di iniziare un lavoro che però tarda ad arrivare.


Sono sempre stata una persona socievole e a detta di alcuni molto sicura di me.
Mi sentivo bella, forte, speciale, diversa anche se di base sono una persona che ha bisogno sempre di conferme.


Ora sono sempre angosciata, triste, demotivata e mi sento poco interessante e credo di risultarlo anche per mio marito che però fai del suo meglio per incoraggiarmi e non farmi pesare le mie stesse insicurezze.


Non ho voglia di truccarmi, di vestirmi bene, di mangiare bene, di stare in compagnia di amici e parenti, e riesco a stare solo in casa anche se vorrei uscire di più ma non so per fare cosa.


Mi infastidiscono gli amici di mio marito sempre frivoli e superficiali e a volte mi sento delusa dalle mie amiche che non avvertono il mio profondo malessere, o meglio non riescono a fare nulla se non dirmi cose che già so, non che sia loro il compito di farmi stare bene, ma contribuiscono in u certo modo a creare situazioni ambigue e di fraintendimenti.


C'è da dire che non vivo più nella mia città natale ma altrove, e qui non ho nulla di mio.
Vivo in una bella casa, anche abbastanza vicina alla Natura ma nonostante ciò non sto bene.
Non riesco a sentire questa città come mia, e tutto ciò che faccio e i luoghi che frequento fanno parte della routine di mio marito.


I luoghi, i negozi, le strade, tutte hanno a che fare con il suo passato che io non ho mai accettato di buon grado.
Mi da anche fastidio conoscere persone che lui conosce o che ha conosciuto in passato e persone intendo donne.
Non mi sento libera di vivere serenamente ma non per colpa sua, è una condizione mia interna.


E non parliamo del fatto che con chiunque parli, mi fa notare che sono troppo distante, troppo lontana per fare certe cose, lontana per occuparmi della famiglia ecc.




Sfido chiunque a vivere serenamente in questo modo.




Chiedo scusa per questo lungo sfogo.
Ma non mi sento compresa da nessuno intorno a me e soprattutto non ho voglia di parlarne con nessuno.




Grazie a chi leggerà o mi lascerà un commento.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 186
Gentile utente,
la sua lettera è molto intensa, e così ben scritta da suggerirmi che la prima cura per lei potrebbe essere il dedicarsi alla scrittura.
Così fece un secolo fa la scrittrice che poi prese lo pseudonimo di Liala, trovandosi, giovanissima, sola ed estraniata da tutto quello che amava, relegata nella casa del marito, nobile, ricca, ma per lei priva di riferimenti affettivi. Unica compagnia, quadri di donne scomparse e lettere di persone che non esistevano più.
In seguito ha raccontato la sua esperienza nell'autobiografia romanzata "Ombre di fiori sul mio cammino". Provi a leggerlo.
Il luogo dove viviamo non è senza significato. Possiamo volerlo dimenticare, perché è stata una storia d'amore che ci ha portato via dal nostro mondo, ma questo ha solo l'effetto di impedirci la piena comprensione di quello che vorremmo, di quello che ci manca.
Capisco che lei non possa relegare il suo disagio sotto il termine "depressione", e tuttavia la sofferenza è tangibile e chiede di trovare una definizione.
A questo si aggiunge qualcosa che capisco solo in parte. Lei scrive: "E non parliamo del fatto che con chiunque parli, mi fa notare che sono troppo distante, troppo lontana per fare certe cose, lontana per occuparmi della famiglia ecc.".
Vuole dettagliare meglio queste parole? Chi le dice questo, e cosa non può fare per eccessiva lontananza?
Restiamo in attesa.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve Dottoressa,

Grazie per la tua risposta, apprezzo molto quello che mi ha scritto.

Per quanti riguarda quello che mi ha chiesto, mi riferivo ad amiche che mi fanno a volte un po' pesare che sono lontana per vederci, i genitori che mi fanno sentire in colpa perché non abito nella loro stessa città e mi esortano a pensare al futuro, a quando loro invecchieranno e avranno bisogno di supporto, cosi come i nonni. Insomma sembra che tutti loro abbiano potuto fare le loro scelte di vita pensando a loro stessi, tranne io che devo pensare a tutti tranne che a me. È molto frustrante e non so come tenerli a bada.

La ringrazio in anticipo se vorrà darmi il suo parere.

Saluti
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 186
Gentile utente,
valutando anche la seconda richiesta di consulto che ci ha inviata si ha l'impressione che stia crescendo in lei una marcata insoddisfazione per una vita in parte eterodiretta, in parte segnata da errori di valutazione, reali o temuti, riguardo certe scelte essenziali.
In casi così complessi una risposta online non può risultare né esauriente né idonea ad aiutarla.
Sarebbe naturale, infatti, condividere la sua osservazione: "sembra che tutti loro abbiano potuto fare le loro scelte di vita pensando a loro stessi, tranne io che devo pensare a tutti tranne che a me". Certamente non si vive alla sua età, e nemmeno dopo, per essere 'il bastone della vecchiaia' un tempo si diceva, di nonni e genitori.
Ma questa solidarietà le sarebbe veramente di aiuto?
Guarda caso, questi appelli della famiglia d'origine risultano tanto più dolorosi quanto più abbiamo l'impressione che la vita che ci siamo scelti non sia un'alternativa totalmente appagante.
Un'analisi serena della sua situazione, assieme ad un processo di recupero di progetti e attività a lei congeniali, le permetterebbe di uscire da una scontentezza che la rende forse ipercritica, forse incapace di far valere serenamente i suoi punti di vista.
A me sembra che una consulenza psicologica a lei dedicata potrebbe renderle il benessere. Ci pensi.
Molti auguri per un 2024 di cambiamento.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa,

La ringrazio di cuore. Sicuramente grazie anche alle sue risposte mi rivolgerò certamente dal vivo ad un professionista. A volte manca l'input per farlo e lei me lo ha dato.

Le auguro un sereno anno nuovo!
[#5]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 186
Ricambio di cuore gli auguri. Ci tenga al corrente, se le fa piacere.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com