Ipotesi diagnostica di depressione agitata

Buongiorno,
In seguito a un periodo di ansia e insonnia mi è stata diagnosticata prima una depressione ansiosa, poi un disturbo d'ansia.
Ho provato cipralex, sospeso dopo pochi giorni per lividi spontanei, duloxetina che mi ha agitato tantissimo per 6 settimane a 30 e 60, laroxyl con lamotrigina, che mi dava mal di testa (ma il laroxyl sembrava giovasse per quanto a 15 gocce) per un mese, infine brintellix max 13 gocce prima con laroxyl poi con 7, 5 mirtazapina.
Attualmente assumo solo quest'ultima, che mi ha aiutato su sonno, appetito e ansia.
Ho anche tolto il minias per dormire.
Leggendo un articolo del dottor Pacini sulla differenza fra depressione ansiosa ed agitata mi sono chiesta se ci sia stato nel mio caso un errore diagnostico.
Da quando ho questi problemi (circa un anno e mezzo), ho sempre avuto un livello di energia altissimo, perfino eccessivo, sono stata molto attiva, cercando di sfogarmi in sempre nuove attività, e ho avuto anche bei momenti.
Ma mediamente l'angoscia è stata sempre fortissima e accompagnata da pensieri ossessivi.
Gli antidepressivi come duloxetina e brintellix mi hanno solo agitata ulteriormente senza nessun beneficio, dandomi anche brutti pensieri.
Ho constatato però che non posso togliere mirtazapina perché l'agitazione peggiora moltissimo.
Credete che questa ipotesi diagnostica sia fondata?
In questo caso come potrebbe evolversi la mia terapia, considerato che ho un residuo di ansia?
Pensate infine che la mia tiroidite autoimmune subclinica, senza assunzione di farmaci, possa influire?
Grazie.