150 mg di anafranil corrispondono a 150 mg di zarelis?
Mia mamma che soffre di depressione ha 59 anni, lo psichiatra dopo 25 anni l'ha fatta passare da Anafranil 150 mg a Zarelis 150 mg.
Il cambio è stato necessario perchè era sempre ansiosa.
Il fatto è che ha scalato Anafranil e dopo 2 giorni dalla sospensione totale ha iniziato con la nausea, avrebbe dovuto durare una settimana causa incremento Zarelis, ma non è mai passata anzi continua a peggiorare verso il vomito.
Sentito lo psichiatra ha detto di dimezzare Zarelis, ma i sintomi hanno continuato a peggiorare con fatica a mangiare e pasti più piccoli anzi, dopo aver diminuito Zarelis è peggiorata anche l'ansia.
Sentito lo psichiatra dopo 4 giorni ha detto di dimezzare nuovamente la dose (a 37, 5 mg) io ho chiesto se, visto che dimezzando la prima volta le cose sono solo che peggiorate, tutto questo allora magari non fosse colpa di Zarelis ma dall'astinenza da antidepressivo:
- o di Anafranil siccome ha iniziato a star poco bene due giorni dopo aver tolto completamente Anafranil,
- o per una dose troppo bassa di Zarelis, perchè leggendo il foglietto illustrativo si dice che per depressione il dosaggio massimo è 375 mg (contro i 150 mg prescritti a mia mamma) quando invece prendeva 150 mg di Anafranil ed il massimo è 200 mg circa.
Insomma come Anafranil era quasi al dosaggio massimo, come Zarelis nemmeno alla metà.
Magari è una stupidata ma a questo punto il dottore credo si sia offeso ed ha smesso di rispondere quando sarebbe stato molto più costruttivo togliermi il dubbio.
Quindi in conclusione 150 mg di Anafranil corrispondono a 150 mg di Zarelis o servirebbe un dossaggio maggiore magari aumentato gradualmente fino ad ottenere benessere?
grazie
Il cambio è stato necessario perchè era sempre ansiosa.
Il fatto è che ha scalato Anafranil e dopo 2 giorni dalla sospensione totale ha iniziato con la nausea, avrebbe dovuto durare una settimana causa incremento Zarelis, ma non è mai passata anzi continua a peggiorare verso il vomito.
Sentito lo psichiatra ha detto di dimezzare Zarelis, ma i sintomi hanno continuato a peggiorare con fatica a mangiare e pasti più piccoli anzi, dopo aver diminuito Zarelis è peggiorata anche l'ansia.
Sentito lo psichiatra dopo 4 giorni ha detto di dimezzare nuovamente la dose (a 37, 5 mg) io ho chiesto se, visto che dimezzando la prima volta le cose sono solo che peggiorate, tutto questo allora magari non fosse colpa di Zarelis ma dall'astinenza da antidepressivo:
- o di Anafranil siccome ha iniziato a star poco bene due giorni dopo aver tolto completamente Anafranil,
- o per una dose troppo bassa di Zarelis, perchè leggendo il foglietto illustrativo si dice che per depressione il dosaggio massimo è 375 mg (contro i 150 mg prescritti a mia mamma) quando invece prendeva 150 mg di Anafranil ed il massimo è 200 mg circa.
Insomma come Anafranil era quasi al dosaggio massimo, come Zarelis nemmeno alla metà.
Magari è una stupidata ma a questo punto il dottore credo si sia offeso ed ha smesso di rispondere quando sarebbe stato molto più costruttivo togliermi il dubbio.
Quindi in conclusione 150 mg di Anafranil corrispondono a 150 mg di Zarelis o servirebbe un dossaggio maggiore magari aumentato gradualmente fino ad ottenere benessere?
grazie
Gentilissima,
L'Anafranil (Clomipramina), e lo Zarelis (venlafaxina), non hanno una corrispondenza diretta 1:1 nei dosaggi.
La dose di 150 mg di Zarelis è generalmente terapeutica per la depressione, ma inferiore al massimo (375 mg), mentre 150 mg di Anafranil era vicina al massimo (250 mg).
È inoltre fondamentale sottolineare che quella che ho appena scritto è solo una "equivalenza teorica", nel senso che dal punto di vista pratico non si possono paragonare esattamente i dosaggi di farmaci appartenenti a classi differenti, perché hanno differenti profili di efficacia.
La nausea potrebbe derivare dall’astinenza da Anafranil, che può durare settimane, o dalla venlafaxina, che causa disturbi gastrointestinali nel 5-15% dei pazienti, specie se i cambi di terapia non vengono effettuati gradualmente.
La riduzione a 37.5 mg di Zarelis potrebbe aver accentuato l’ansia per una copertura insufficiente.
Ti consiglio di contattare nuovamente lo psichiatra o richiedere un secondo parere per valutare eventuali correzioni da fare in merito alla terapia farmacologica, perché la visita diretta è cruciale per monitorare i sintomi e personalizzare la terapia sulla base dei profili di sensibilità individuale.
Spero di averla aiutata a fare chiarezza, un caro saluto.
Resto a disposizione per eventuali necessità
L'Anafranil (Clomipramina), e lo Zarelis (venlafaxina), non hanno una corrispondenza diretta 1:1 nei dosaggi.
La dose di 150 mg di Zarelis è generalmente terapeutica per la depressione, ma inferiore al massimo (375 mg), mentre 150 mg di Anafranil era vicina al massimo (250 mg).
È inoltre fondamentale sottolineare che quella che ho appena scritto è solo una "equivalenza teorica", nel senso che dal punto di vista pratico non si possono paragonare esattamente i dosaggi di farmaci appartenenti a classi differenti, perché hanno differenti profili di efficacia.
La nausea potrebbe derivare dall’astinenza da Anafranil, che può durare settimane, o dalla venlafaxina, che causa disturbi gastrointestinali nel 5-15% dei pazienti, specie se i cambi di terapia non vengono effettuati gradualmente.
La riduzione a 37.5 mg di Zarelis potrebbe aver accentuato l’ansia per una copertura insufficiente.
Ti consiglio di contattare nuovamente lo psichiatra o richiedere un secondo parere per valutare eventuali correzioni da fare in merito alla terapia farmacologica, perché la visita diretta è cruciale per monitorare i sintomi e personalizzare la terapia sulla base dei profili di sensibilità individuale.
Spero di averla aiutata a fare chiarezza, un caro saluto.
Resto a disposizione per eventuali necessità
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
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Considerata la sua età il passaggio è stato fatto troppo velocemente e comunque i due farmaci non sono sovrapponibili.
La migliore variazione avrebbe dovuto prendere in considerazione le sostanziali differenze tra i due farmaci e comunque non vi è dose equivalente di alcun genere.
A dosaggi superiori la venlafaxina ha una azione multirecettoriale che Anafranil non ha proprio come caratteristica intrinseca.
La riduzione a 37,5 ha messo in evidenza la sospensione precedente.
Venlafaxina comunque non è adatta per il trattamento dell'ansia.
La migliore variazione avrebbe dovuto prendere in considerazione le sostanziali differenze tra i due farmaci e comunque non vi è dose equivalente di alcun genere.
A dosaggi superiori la venlafaxina ha una azione multirecettoriale che Anafranil non ha proprio come caratteristica intrinseca.
La riduzione a 37,5 ha messo in evidenza la sospensione precedente.
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Gentile utente, concordo pienamente con il Collega Ruggiero in quanto i due farmaci non sono assolutamente sovrapponibili in base a sostanziali differenze di tipo farmacodinamico per cui non vi è alcuna dose equivalente fra le due molecole considerato il fatto che l'anafranil è una molecola appartenete ai triciclici e la venlafaxina agli SNRI ( con affinità recettoriali completamente diverse)
Tommaso Vannucchi
👍🏻Il Dr. Ruggiero concorda con la risposta.
Utente
dal momento che lo psichiatra sta facendo scalare Zarelis ed in base alla sua frase "forse non è la medicina giusta" credo proprio che la sua intenzione sia quella di sostituirlo.
Il problema è che non ho idea con cosa, sembrano tutti ugualmente inefficaci.
Mia mamma oltre a Anafranil (adesso zarelis) assume anche EN 6 mg, trittico 150 mg e quetiapina 300 mg.
In passato ha già assunto con scarso successo olanzapina, depakin, amisulpride, spero ci possano ancora essere speranze per lei.
Il problema è che non ho idea con cosa, sembrano tutti ugualmente inefficaci.
Mia mamma oltre a Anafranil (adesso zarelis) assume anche EN 6 mg, trittico 150 mg e quetiapina 300 mg.
In passato ha già assunto con scarso successo olanzapina, depakin, amisulpride, spero ci possano ancora essere speranze per lei.
Utente
Potrebbero esserci delle cause organiche? Io ho chiesto a più medici ma sembra sempre che chiedo assurdità! eppure anche qui su medicitalia se ne parla, scorrendo i consulti, di qualche sostanza che manca o in eccesso, ma solo come accenno.
Considerate che il peggioramento grosso di mia mamma è avvenuto nello stesso anno in cui le è stata diagnosticata la celiachia fino ad allora assumeva solo tavor 1mg e anafranil 75 mg.
La celiachia da problemi di assorbimento per esempi da allora deve integrare la vitamina B per contrastare la macrocitosi.
grazie di nuovo.
Considerate che il peggioramento grosso di mia mamma è avvenuto nello stesso anno in cui le è stata diagnosticata la celiachia fino ad allora assumeva solo tavor 1mg e anafranil 75 mg.
La celiachia da problemi di assorbimento per esempi da allora deve integrare la vitamina B per contrastare la macrocitosi.
grazie di nuovo.
Le condizioni mediche generali sono da valutare sempre per tutti i pazienti periodicamente, secondo quanto previsto anche delle condizioni mediche pregresse e già presenti.
Non c’è motivo di scomodare *carenze* in modo generico.
Vanno fatte delle valutazioni ed in base a quelle anche considerare i trattamenti più efficaci nel corso delle risultanze cliniche.
Non c’è motivo di scomodare *carenze* in modo generico.
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Utente
Effettua periodici controlli di routine, ovviamente non si può controllare "tutto".
E come per ogni altra patologia se si ha un determinato problema in un'area del corpo si effettuano esami ematici mirati non capisco perchè in questo caso non si possa fare lo stesso visto che come ho detto già sopra anche su questo sito qualche specialista lo dice, che la mancanza o l'eccesso di qualche sostanza, può causare questo genere di problema.
Ma poi all'atto pratico, se vuoi davvero fare di questi approfondimenti, non per passatempo, perchè altre soluzioni non si trovano, nessuno ti dice cosa bisogna effettivamente cercare.
Propongo di nuovo anche il quesito se la celiachia può in qualche modo ostacolare o alterare l'assorbimento dei farmaci visto che fino a 3 anni fa quando le è stata diagnosticata non aveva mai avuto problemi con gli psicofarmaci che assumeva già da 20 anni a dosi minime.
Dal momento che lo psichiatra sta facendo scalare Zarelis ed in base alla sua frase "forse non è la medicina giusta" credo proprio che la sua intenzione sia quella di sostituirlo. Anche voi scartereste a priori l'idea di aumentarlo perchè magari non è la dose sufficiente?
Sostituirlo, il problema è che non ho idea con cosa, sembrano tutti ugualmente inefficaci.
Mia mamma oltre a Anafranil (adesso zarelis) assume anche EN 6 mg, trittico 150 mg e quetiapina 300 mg.
In passato ha già assunto senza successo olanzapina, depakin, amisulpride, cipralex e flurazepam spero ci possano ancora essere speranze per lei.
E come per ogni altra patologia se si ha un determinato problema in un'area del corpo si effettuano esami ematici mirati non capisco perchè in questo caso non si possa fare lo stesso visto che come ho detto già sopra anche su questo sito qualche specialista lo dice, che la mancanza o l'eccesso di qualche sostanza, può causare questo genere di problema.
Ma poi all'atto pratico, se vuoi davvero fare di questi approfondimenti, non per passatempo, perchè altre soluzioni non si trovano, nessuno ti dice cosa bisogna effettivamente cercare.
Propongo di nuovo anche il quesito se la celiachia può in qualche modo ostacolare o alterare l'assorbimento dei farmaci visto che fino a 3 anni fa quando le è stata diagnosticata non aveva mai avuto problemi con gli psicofarmaci che assumeva già da 20 anni a dosi minime.
Dal momento che lo psichiatra sta facendo scalare Zarelis ed in base alla sua frase "forse non è la medicina giusta" credo proprio che la sua intenzione sia quella di sostituirlo. Anche voi scartereste a priori l'idea di aumentarlo perchè magari non è la dose sufficiente?
Sostituirlo, il problema è che non ho idea con cosa, sembrano tutti ugualmente inefficaci.
Mia mamma oltre a Anafranil (adesso zarelis) assume anche EN 6 mg, trittico 150 mg e quetiapina 300 mg.
In passato ha già assunto senza successo olanzapina, depakin, amisulpride, cipralex e flurazepam spero ci possano ancora essere speranze per lei.
Gentile utente,
La celiachia può a volte interferire con l’assorbimento di alcuni farmaci, è indicato se i farmaci presentano glutine al loro interno, sia sulle confezioni che nel bugiardino.
Se il farmaco è considerato non indicato, la variazione è la scelta più adatta.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti.
La celiachia può a volte interferire con l’assorbimento di alcuni farmaci, è indicato se i farmaci presentano glutine al loro interno, sia sulle confezioni che nel bugiardino.
Se il farmaco è considerato non indicato, la variazione è la scelta più adatta.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
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Utente
la nuova terapia è la seguente:
- si continua con EN 6 mg, trittico 150 mg RP, quetiapina 300 mg RP,
- per 3 giorni Zarelis 37,5 mg per poi sospenderlo,
- in aggiunta Deparox (il primo giorno 2 gocce, poi sempre +2 fino ad arrivare a 20 gocce) e Haldol 2mg/ml 10 gocce al mattino.
Acquistato Haldol abbiamo visto che gli effetti indesiderati sono molto gravi, di cui il peggiore sono le morti improvvise con frequenza sconosciuta ma maggiore degli altri antipsicotici. In più di avvisare il medico se si hanno mai avuti sanguinamenti al cervello e mia mamma, dal referto di una tac/angio tac dell'anno scorso, aveva un micro adenoma ipofisario (ora scomparso) con componente emorragica.
Fatto notare tutto questo allo psichiatra, ha detto "se preferisce può iniziare con la paradoxina e basta, di provi. Se resiste un farmaco in meno è sempre meglio di uno in più".
Non si era mai parlato di aggiungere un ulteriore farmaco ma solo di un cambio di antidepressivo ora perchè senza spiegazioni questo farmaco sembra indispensabile tanto da scrivere "se resiste"? Prende già la quetiapina e il suo disturbo è la depressione l'antipsicotico è di aiuto ma non è la sua "malattia".
Oltretutto non ha risposto niente per quanto riguarda il sanguinamento. Cosa ne pensate? E' così pericoloso Haldol in generale e nel suo caso specifico? E della parola "resistere senza Haldol"?
- si continua con EN 6 mg, trittico 150 mg RP, quetiapina 300 mg RP,
- per 3 giorni Zarelis 37,5 mg per poi sospenderlo,
- in aggiunta Deparox (il primo giorno 2 gocce, poi sempre +2 fino ad arrivare a 20 gocce) e Haldol 2mg/ml 10 gocce al mattino.
Acquistato Haldol abbiamo visto che gli effetti indesiderati sono molto gravi, di cui il peggiore sono le morti improvvise con frequenza sconosciuta ma maggiore degli altri antipsicotici. In più di avvisare il medico se si hanno mai avuti sanguinamenti al cervello e mia mamma, dal referto di una tac/angio tac dell'anno scorso, aveva un micro adenoma ipofisario (ora scomparso) con componente emorragica.
Fatto notare tutto questo allo psichiatra, ha detto "se preferisce può iniziare con la paradoxina e basta, di provi. Se resiste un farmaco in meno è sempre meglio di uno in più".
Non si era mai parlato di aggiungere un ulteriore farmaco ma solo di un cambio di antidepressivo ora perchè senza spiegazioni questo farmaco sembra indispensabile tanto da scrivere "se resiste"? Prende già la quetiapina e il suo disturbo è la depressione l'antipsicotico è di aiuto ma non è la sua "malattia".
Oltretutto non ha risposto niente per quanto riguarda il sanguinamento. Cosa ne pensate? E' così pericoloso Haldol in generale e nel suo caso specifico? E della parola "resistere senza Haldol"?
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 690 visite dal 17/05/2025.
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