Passaggio brusco tra citalopram ed escitalopram

Gentilissimi/e,

vi scrivo perché vorrei sapere se un passaggio immediato dal Citalopram all'Escitalopram può provocare un temporaneo peggioramento della sintomatologia ansiosa/panico, con annessa derealizzazione.
Per circa 10 anni ho preso 7 gocce di Citalopram al giorno per un distubro derealizzazione/panico.
Da molto tempo avevo cominciato a osservare un abbassamento del tono dell'umore, con picchi da me percepiti come depressivi soprattutto in fase premestruale.
Nella notte fra il 9 e il 10 maggio, dopo un periodo molto stressante e una litigata emotivamente provante avvenuta la stessa sera, ho avuto un fortissimo attacco di panico (non ne avevo da anni) che mi ha portato, nei giorni successivi, a sviluppare una forte ipocondria per il mio stato di salute mentale, temendo che mi tornasse la derealizzazione, che di fatto si è presentata anche come forma di autosuggestione ossessiva.
A seguito di un secondo forte attacco di panico nella notte del 12 maggio, ho preso 10 gocce di Xanax, e ho preso appuntamento con il mio medico di base, che segue la mia terapia.
Con lei abbiamo concordato la seguente terapia: 10 gocce di Xanax 3 volte al giorno per 5 giorni, dopodiché scalaggio di una goccia al giorno (a partire dalla dose del mattino) + terapia di 30 gg di Tardyfer (ferro per compensare i forti cicli mestruali) + passaggio immediato (già a partire dal giorno dopo) da Citalopram a Escitalopram.
Non c'è stato un cambio graduale fra i due farmaci: da 7 gocce di Citalopram sono passata il giorno dopo a 5 gocce di Escitalopram, portato poi a 6 dopo una settimana, portato a 7 gocce la settimana successiva.
7 gocce mi è stata indicata come dose di mantenimento.
Per i primi 10 giorni ho notato un miglioramento, a parte un po' di sonnolenza dovuta allo Xanax, una lieve persistenza della derealizzazione (ma solo se mi ci soffermavo a pensarci) ma pienamente gestibile.
Tuttavia, la sera del 1 giugno ho avuto un incipit di attacco di panico e da quel giorno ho progressivamente visto peggiorare i sintomi di derealizzazione (forse anche per via del fatto che lo scalaggio dello Xanax ormai è giunto a dosi molto basse, dunque non c'è più l'effetto ansiolitico del farmaco).
Vi chiedo quindi se questo peggioramento possa essere anche causato dalla combinazione fra una possibile astinenza da Citalopram con l'adattamento al nuovo farmaco (che so poter provocare effetto paradosso nelle prime settimane).
Il medico mi aveva detto a suo tempo che erano praticamente la stessa molecola, dunque di passare direttamente dall'uno all'altro.
Ma solo ora ho letto altrove diversamente.
Vi ringrazio dell'attenzione.
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.2k 209
L' escitalopram è molto simile al citalopram, ma la dose minima di citalopram è 8 gocce, quella di escitalopram è 10 gocce, quindi da una dose insufficiente di citalopram è passata a mezza dose di escitalopram per alcuni giorni, in un momento in cui avvertiva molta ansia.
Non capisco l' integrazione con ferro, a meno che la sideremia non sia bassa, il ciclo abbondante viene compensato naturalmente in un organismo sano.

Franca Scapellato

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Gentilissima,
Gli ultimi esami del sangue risalgono a 2 anni fa, con ferritina a 18 e senza sideremia. Il ferro mi è stato prescritto perché ho riferito al medico che l'attacco di panico era avvenuto durante il ciclo mestruale, ciclo che mi sta creando diversi problemi di pms prima, forti crampi sia alle pelvi che all'utero con sanguinamento molto abbondante (e molti coaguli) seguito, al termine, da un forte senso di spossatezza nei giorni successivi. Il medico ha quindi supposto che potesse esserci una concomitante carenza di ferro, che mi ha detto può concorrere anche a un incremento dell'ansia e di stati depressivi.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Non ha senso assumere integrazioni di qualsiasi tipo senza un riscontro clinico evidente.

Sono disponibili indagini ematiche che possono considerare anche le carenze marziali in modo che si possa agire su di esse in modo mirato e preciso.

La questione va ridefinita.

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Sulla prescrizione di ferro, concordo con quanto dite entrambi, io ho seguito la prescrizione medica. In merito all'oggetto del quesito, lei concorda con la collega di sopra circa il passaggio citalopram-escitalopram e i relativi dosaggi, in entrambi i casi sotto soglia?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Chi la conosce e la visita stabilisce come fare le variazioni che sono possibili in diverse modalità, non devo concordare o meno, si può ragionare sui dosaggi ma che restano bassi e minimi, quindi parliamo quasi di nulla.

Fa praticamente un passaggio dose equivalente, in una fase in cui avrebbe avuto una ricaduta sintomatologica e non si capisce neanche perché viene fatta la variazione.

Poi ci si attacca a fantomatiche carenze di ferro, o anche reali carenze, ma che nulla hanno a che vedere con la sintomatologia.

Se ha una ricaduta o una condizione che si riporta ad ansia nuovamente, la terapia va rivista anche con integrazioni e variazioni opportune nelle dosi, altrimenti il destino è di avere sintomatologia altalenante che potrà essere attribuita ad una causa o ad un'altra secondo il momento (ciclo, estate, inverno, caldo, vento...)

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