Preoccupazione di svenire durante assistenza al parto
Gentile dottore, fra due mesi assisterò alla nascita del mio primo bambino.
Da un po di tempo ho sviluppato una forte paura di sentirmi male e svenire durante il parto.
La preoccupazione è giustificata dal fatto di essere molto sensibile al sangue e alla sofferenza; probabilmente anche a causa di una sindrome vagale.
In rari momenti di forte fragilità (mentale e fisica) mi è capitato si svenire anche solo sentendo parlare di sangue e operazioni chirurgiche.
Lei pensa che, solo per quel giorno, mi possa essere d'aiuto prendere qualche goccia di xanax (mai usato nella mia vita)?
Specifico che non faccio uso di nessuno psicofarmaco, a parte il ritalin per ADHD.
Grazie
Da un po di tempo ho sviluppato una forte paura di sentirmi male e svenire durante il parto.
La preoccupazione è giustificata dal fatto di essere molto sensibile al sangue e alla sofferenza; probabilmente anche a causa di una sindrome vagale.
In rari momenti di forte fragilità (mentale e fisica) mi è capitato si svenire anche solo sentendo parlare di sangue e operazioni chirurgiche.
Lei pensa che, solo per quel giorno, mi possa essere d'aiuto prendere qualche goccia di xanax (mai usato nella mia vita)?
Specifico che non faccio uso di nessuno psicofarmaco, a parte il ritalin per ADHD.
Grazie
Gentile Utente,
Da ciò che descrive sembra emergere non una semplice sindrome vagale, ma una vera e propria "forte fragilità mentale e fisica" nei confronti di tale tematica.
Considerando ciò, è probabile che qualche goccia di ansiolitico possa essere non sufficiente per contenere la sintomatologia, considerando che lo svenire solo sentendo parlare di operazioni chirurgiche è qualcosa che potenzialmente va oltre la semplice ansia.
Credo sia opportuno inquadrare tale problematica attentamente attraverso una valutazione psichiatrica, non solo per l'evento importante della nascita di suo figlio, ma anche per comprendere se alla base di tale problematica ci sia una fragilità psichica che possa essere gestita più efficacemente nel lungo periodo rispetto all'assunzione estemporanea di qualche goccia di Xanax.
Cari saluti, resto a disposizione per eventuali necessità
Da ciò che descrive sembra emergere non una semplice sindrome vagale, ma una vera e propria "forte fragilità mentale e fisica" nei confronti di tale tematica.
Considerando ciò, è probabile che qualche goccia di ansiolitico possa essere non sufficiente per contenere la sintomatologia, considerando che lo svenire solo sentendo parlare di operazioni chirurgiche è qualcosa che potenzialmente va oltre la semplice ansia.
Credo sia opportuno inquadrare tale problematica attentamente attraverso una valutazione psichiatrica, non solo per l'evento importante della nascita di suo figlio, ma anche per comprendere se alla base di tale problematica ci sia una fragilità psichica che possa essere gestita più efficacemente nel lungo periodo rispetto all'assunzione estemporanea di qualche goccia di Xanax.
Cari saluti, resto a disposizione per eventuali necessità
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
WhatsApp 3406693506
https://www.instagram.com/docfabiotortorelli?
Gentile utente,
condivido quanto consigliato dal collega, e volevo aggiungere un paio di considerazioni.
La presenza del padre durante il parto è oggi comunemente accettata, ma non è indispensabile. Per secoli gli uomini sono rimasti fuori dalla sala parto e le donne sono state confortate da madri, sorelle e amiche. Sua moglie sarà al corrente del suo problema con sangue e operazioni chirurgiche, ne parli con lei e decidete insieme.
La nascita di un figlio, soprattutto se è il primo, provoca grandi cambiamenti in famiglia e richiede molta disponibilità e impegno da parte di entrambi, notti insonni e pazienza. Avrà un sacco di tempo per rendersi utile in seguito, non si fissi sull'evento specifico che dura poche ore.
condivido quanto consigliato dal collega, e volevo aggiungere un paio di considerazioni.
La presenza del padre durante il parto è oggi comunemente accettata, ma non è indispensabile. Per secoli gli uomini sono rimasti fuori dalla sala parto e le donne sono state confortate da madri, sorelle e amiche. Sua moglie sarà al corrente del suo problema con sangue e operazioni chirurgiche, ne parli con lei e decidete insieme.
La nascita di un figlio, soprattutto se è il primo, provoca grandi cambiamenti in famiglia e richiede molta disponibilità e impegno da parte di entrambi, notti insonni e pazienza. Avrà un sacco di tempo per rendersi utile in seguito, non si fissi sull'evento specifico che dura poche ore.
Franca Scapellato
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 719 visite dal 11/06/2025.
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