Disturbo bipolare tipo 1

Gentili Dottori,

ho 34 anni e soffro di disturbo bipolare di tipo 1 (depressione bipolare psicotico paranoide) in comorbilita con ansia, agitazione, attacchi di panico e insonnia, attualmente la mia terapia è resilient 2 cpr (0.6 litemia) depakin 2000 mg abilify 7, 5 mg seroquel 300 mg e tavor 2.5 mg x 3, vorrei sapere se è normale che mi senta molto rallentato a livello cognitivo ho difficoltà a pensare velocemente, difficoltà di elaborazione di pianificazione di organizzazione, difficoltà di memoria concentrazione e attenzione quindi provo anedonia astenia, depressione, zero motivazione e voglia di vivere.
Secondo lei è la terapia troppo pesante?


In attesa di un gentile riscontro porgo cordiali saluti,
Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 944 68
Gentilissimo,

La polifarmacoterapia che descrivi è complessa, e merita un'analisi accurata.

Una precisa valutazione non può prescindere da una visita psichiatrica diretta, nel corso della quale è possibile effettuare considerazioni in merito al beneficio clinico apportato dai farmaci che assumi, in relazione anche agli effetti collaterali.

Il Resilient (o comunque il litio in generale) è il gold standard nella prevenzione delle ricadute nel disturbo bipolare, e la litiemia di 0,6 meq/l indica che il dosaggio non è troppo elevato, bensì nel range terapeutico.

Il dosaggio di Abilify a 7,5 mg è da considerarsi generalmente basso (anche in relazione al peso corporeo, che è un fattore da tenere sempre in considerazione nello stabilire il dosaggio di un farmaco).

Veniamo adesso al nodo focale: sia il Depakin, che il Seroquel, che il Tavor, possono causare i sintomi che descrivi (rallentamento cognitivo, difficoltà di memoria e concentrazione, sedazione, astenia); in particolar modo il dosaggio di Tavor a 7,5 mg/die è veramente molto elevato e non è consigliabile da assumere nel lungo periodo, oltre che per il rischio di dipendenza, anche per la possibilità che potenzialmente possa causare i sintomi che descrivi.

Inoltre l'anedonia, la "zero motivazione e voglia di vivere", potrebbero indicare potenzialmente che tu possa trovarti in una fase depressiva del disturbo bipolare, e sono dei sintomi che vanno indagati approfonditamente nel corso di una visita psichiatrica diretta, fondamentale anche per lo scopo di rivalutare la terapia farmacologica sulla base delle motivazioni che ho scritto.

Spero di aver chiarito i tuoi dubbi, resto a disposizione per eventuali necessità. Cari saluti

dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 44.3k 1.1k
I dosaggi di terapia sono stabiliti dal suo specialista in funzione della diagnosi e della sintomatologia presente.

La presenza di alcuni effetti nel suo caso deve considerare sia la possibilità che la terapia possa agire in tal senso sia che siano presenti sintomi del disturbo stesso che tipicamente ha questa tipologia di caratteristica.

É utile che il suo specialista sia informato della questione per stabilire eventuali modifiche per ridurre ciò che lamenta in questo momento.

Spero di aver chiarito i suoi dubbi, resto a disposizione per eventuali necessità. Cari saluti

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Disturbo bipolare

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