Ansia, depressione, ipocondria e inappetenza

Buongiorno,
Vi scrivo per avere un consulto, date le mie preoccupazioni ricorrenti: premetto che è un periodo molto particolare della mia vita, dove da qualche mese è risubentrata una costante ipocondria che associata alla sofferenza di vivere lontano dai miei cari per motivi di lavoro, mi ha mandato completamente in tilt.
Ultimo ma non ultimo (fatto analisi complete sangue e urine a maggio di quest'anno), ho ricominciato ad avere problemi di stomaco (fatta gastroscopia nel 2022 risultata piccola ernia iatale e lieve esofagite di grado A minore di 5 mm poi curata).
Il 14 luglio scorso in particolare, mentre mi apprestavo a prendere il treno per tornare da Bari a Milano (in una condizione mentale pessima, ovviamente) mangiai 3 bocconi di insalata di riso, sentendomi lo stomaco gonfissimo come se avessi mangiato una tonnellata di roba; da lì, paranoie infinite, l'ansia di avere qualcosa di brutto, la paura di mangiare per paura di star male e così ho perso completamente l'appetito, accompagnato da nausea, senso di gonfiore dopo i pasti, a volte senso di nodo alla gola, continuo a guardare le feci, le urine e ci vedo sempre qualcosa che non va e cosi via in questo loop assurdo.
Così, dopo aver fatto una visita gastroenterologica, e dopo l'anamnesi anche sul mio passato storico da ipocondriaco, il Dottore stesso mi ha spinto verso una visita specialistica psichiatrica e adesso, da 4 GIORNI sono in cura con con CITALOPRAM 20 mg mezza compressa al mattino per 2 settimane e poi 1 compressa intera, e ARIPIPRAZOLO 5 mg la sera.
So che le cure non sono immediate, so degli effetti collaterali iniziali di questi medicinali come mi ha spiegato la psichiatra (nausea, inappetenza, spossatezza), ma questa inappetenza mi crea ancora più ansia e depressione, togliendomi anche il sonno negli ultimi 2 giorni.

La mia domanda è: POSSIBILE CHE L'ANSIA E LA DEPRESSIONE PORTINO A QUESTI SINTOMI FISICI?
HO PAURA ANCHE CHE NON SIA LO STOMACO IL PROBLEMA MA MAGARI IL FEGATO O IL PANCREAS.
Sono in un loop di panico senza fine.

Vi ringrazio per l'attenzione e le risposte che vorrete fornirmi.
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Sicuramente la sua psichiatra le avrà già fornito una risposta rispetto a queste sue paure relative alla sua condizione di salute.

Le rassicurazioni su questa tipologia di domande non hanno mai successo, perché o non termina la preoccupazione oppure si sposta l’attenzione patologica su qualche altro argomento (o organo).

Attualmente ha una terapia che dovrà raggiungere un dosaggio terapeutico e dovrà dare i suoi effetti dopo almeno 4 settimane dall’aumento.

Prima di questo beneficio che potrà raggiungere cerchi di evitare di porsi domande continue sul suo stato di salute.

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Risposta utile
Utente
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La ringrazio per la cortese risposta, Dottore.

Purtroppo è stato (è) un periodo piuttosto duro, dove ho passato settimane a piangere o cercare di non piangere.

E adesso eccomi qui con questi sintomi REALI che non fanno presagire nulla di buono, e che ovviamente non sono i primi, perché per esempio ho passato parte del mese di maggio con degli strani pruriti addosso per cui son corso a fare varie analisi di routine e da cui non è uscito granché, se non un po' di colesterolo alto.

Ad oggi nonostante il gastroenterologo non mi abbia dato cure o esami da fare, io ho comunque prenotato una gastroscopia per fine mese. Secondo Lei, parere di professionista, ho fatto "bene" o devo riuscire a vincere questa paura e corsa immediata nel prenotare analisi ed esami?

Grazie ancora...
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