Sindrome serotoninergica??

salve sono una ragazza di 20 anni e dopo aver finito gli esami della sessione estiva mi sono detta di andare a fare gli esami del sangue, visto che ho una forte paura degli aghi e non li faccio da 10 anni.
da lì ho incominciato a fissarmi e pensavo solo a quello, poi per una settimana ho iniziato ad avere mal di testa forte e fastidioso.
il 5 agosto ero tranquilla e inizio ad avere dolore al petto che si propaga poi al braccio.
ho fatto la cosa peggiore che si possa fare e cerco su internet, la risposta: infarto.
vado nel panico e inizio a piangere e a vedere tutto sfocato.
chiamo mia madre che non era casa e mi dice che era un attacco di panico ma io non riesco a calmarmi.
prego mio fratello di portarmi in ospedale, ma non lo fa, allora chiamo il 118.
mi controllano il cuore e tutto apposto, era un attacco di panico e in psichiatria mi danno lo xanax 0.50mg.


da allora sto malissimo.
fino all’anno scorso per due anni presi la sertralina 50mg dato che ero stata diagnosticata con disturbo ansioso misto depressivo e attacchi di panico.
allora comincio da sola a prendere 25mg di zoloft.
sono stata malissimo, provavo sensazioni di caldo al petto e pressione, tachicardia, diarrea, muscoli tesi, mal di testa, intorpidimento di una parte della faccia etc.
ho scritto al mio ex psichiatra, ma non mi ha mai risposto (non lo biasimo visto che è un npi).
ho sospeso dopo 12 giorni.

l’ansia da malattia è peggiorata, ogni mal di testa per me = ictus/tumore e intorpidimento e dolore ai muscoli = sclerosi multipla.
sono andata dal medico di base che mi ha dato degli integratori.
il giorno dopo sono tornata in pronto soccorso e mi hanno prescritto 50mg di sertralina con 5 gocce di xanax al bisogno.
anche se lo psichiatra in ospedale mi ha assicurato che non posso prendere la sindrome serotoninergica perché ho già preso il farmaco in passato, ho paura perché dopo solo qualche ora dall’assunzione della compressa giornaliera inizio a: tremare; irrigidirmi (tutti i muscoli); bruciare il petto; tachicardia, mi bruciano le braccia; mi fa male la pancia; ho le pupille dilatate (una più dell’altra); ho mal di testa caldi l’altro giorno ho provato tutto questo e sono andata urlando e piangendo dalla mia famiglia pregandoli di portarmi in ospedale (non mi hanno portata).
ieri sarebbe stato il giorno 5 ma non ho preso la compressa.
oggi ho chiamato in ospedale e una dottoressa mi ha detto di prendere metà compressa (l’ho presa).
io comunque ho molta paura e mi sento bloccata in questo stato, per questo piango tutti i giorni e ho la sensazione di morire presto, inoltre tra due settimane ricominciano le lezioni ma in questa situazione non mi sento di iniziare.

grazie mille a chiunque risponderà.
Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 1.3k 99
Gentilissima,

La paura della sindrome serotoninergica con un dosaggio così basso di Sertralina (50 mg è il dosaggio minimo) è una paura alimentata dalla sintomatologia di base di natura ansioso/ipocondriaca e depressiva; del resto lo riconosce lei stessa che tende a pensare alle peggiori malattie anche a fronte di una sintomatologia minima.

La "colpa" di tali pensieri non è certamente la sua, ma della sintomatologia ansioso-depressiva di base che va trattata adeguatamente.

E' normale che i 25 mg di Zoloft non abbiano avuto effetto, perchè è un dosaggio talmente basso che non può essere terapeutico.

Lo Zoloft è una terapia indicata e generalmente efficace sia nei disturbi d'ansia che nei disturbi depressivi, ma va assunta ai dosaggi giusti e con monitoraggi frequenti dell'andamento della terapia da parte dello specialista psichiatra.

Come avrà notato, nella risposta al suo quesito menziono solo in parte la sindrome serotoninergica, perchè non è quella la problematica (nel senso che è molto improbabile), ma il vero fulcro del problema è rappresentato dal terrore delle malattie (e in questo caso degli effetti collaterali di un farmaco) che deve trovare la forza di affrontare affidandosi ad uno specialista del settore; solo in questo modo potrà stare meglio ed uscire da questa situazione di "blocco".

Le faccio i migliori auguri per tutto, un caro saluto

dott. Tortorelli Fabio M.P.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Attualmente ha riferito che sta assumendo la terapia farmacologica in autonomia in quanto aveva avuto qualche risultato negli anni passati.

Non è mai indicato assumere terapie da soli poiché l'indicazione al trattamento va valutato di volta in volta per capire se è necessario utilizzare anche altre terapie.

Anche i dosaggi che utilizza potrebbero non essere sufficienti o adatti alla sua situazione.

Oltretutto scrive ad uno specialista che non le ha prescritto il farmaco al momento, ed è anche normale che non le risponda.

L'utilizzo del trattamento richiede dei controlli periodici che non consistono in soli esami del sangue.

E' utile che faccia riferimento ad uno specialista per una valutazione appropriata della sua situazione clinica e per un trattamento conseguente.

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Utente
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no no, qualche settimana fa ho preso il farmaco da sola (so di aver sbagliato e mi assumo le mie colpe) ora lo prendo dopo aver fatto una visita in ospedale prescritto dallo psichiatra, tra una settimana devo chiamare per prendere l’appuntamento dopo 1 mese. inoltre ho chiamato due diversi servizi psicologici, il primo mi ha risposto dicendo non si occupano di casi come il mio cosa che pure lo psichiatra in ospedale non capiva e devo ancora ricevere risposta dal secondo.
il mio problema sono i sintomi che mi causa il farmaco e anche so ho ricevuto rassicurazioni, mi spaventano (provo anche come un bruciore al cuore, che mi sono dimenticata di aggiungere prima) dato che quando cerco online o sono quelli meno comuni o dice chiami subito un medico o vada al pronto soccorso .
scusi se non mi sono fatta capire nella mia richiesta iniziale, grazie mille per la sua risposta!!
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Utente
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grazie mille per la sua risposta, quindi non mi dovrei preoccupare per i miei sintomi? perché sinceramente ho la paura che da un momento all’altro io possa svenire o avere una crisi epilettica e rischiare o proprio morire..
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Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 1.3k 99
Gentile utente,

Come le scrivevo i sintomi sono da attenzionare ma non nel senso della sindrome serotoninergica, ma per questa paura, che emerge in modo evidente, di "avere una malattia o una condizione mortale", come del resto anche lei stessa riconosce.

Se il "problema" oggi è la sindrome serotoninergica, è probabile che domani si concentri su un tipo differente di malattia e tra due giorni su una paura ancora differente.

In tal senso sono sintomi certamente da attenzionare e che sono meritevoli di un trattamento appropriato; il problema non è la "malattia mortale", ma è l'ansia della malattia che va curata alla base.

È una paura che non si può risolvere con una "semplice" rassicurazione, ma bisogna agire in modo appropriato attraverso una valutazione psichiatrica approfondita e una terapia farmacologica risolutiva.

Rinnovo cari saluti

dott. Tortorelli Fabio M.P.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Attenda la visita di controllo che dovrebbe programmare a breve, in questo modo potrà essere deciso un dosaggio eventualmente differente oppure una variazione della terapia.

Credo che le abbiano anche spiegato che la terapia richiede del tempo per funzionare.

Senza fare troppe ricerche su internet, è ovvio che le risposte che riceve, se non date da un vero medico (ad esempio robot di IA) possono essere vaghe e poco circostanziate.

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