Ansia da addormentamento

Buongiorno, per un problema di ansia da addormentamento acuito da maggio, ho cominciato ad assumere, un mese fa, Xanax 0.5 rp 2 ore prima di coricarmi (solo al bisogno, 1 volta ogni 3 giorni di media).
Da una settimana lo sto assumendo tutte le sere con evidenti benefici.
Mi potreste aiutare a capire se e come scalarlo?
Secondo il mio medico curante la "terapia" deve proseguire per qualche settimana ancora.
Il punto resta: anche continuassi per un altro paio di settimane come mi comporto con la sospensione di una dose minima e non frazionabile?
Dr. Alessandro Arone Psichiatra, Psicoterapeuta 80 3
Buongiorno, è improbabile ricevere una modifica terapeutica, anche in termini di riduzione fino a sospensione del farmaco, in assenza di una valutazione clinica approfondita, per cui tempi e modalità di riduzione della terapia andranno concordati con il medico curante o, in alternativa, rivolgendosi ad uno specialista psichiatra.

Indubbiamente tuttavia le terapie con Benzodiazepine come Xanax andrebbero idealmente proseguite per periodi brevi a causa dei noti fenomeni di tolleranza che si sviluppano nel tempo.

Rimango a disposizione.
Cordiali saluti

Dott. Alessandro Arone - Psichiatra
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Tel: 3792963777; mail: alessandroarone2@gmail.com

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Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 1.3k 99
Gentilissimo,

Lei pone una domanda cruciale, che è fondamentale analizzarla anche da un punto di vista differente: come comportarsi con la sospensione di una benzodiazepina come lo Xanax?

L'insonnia è quasi sempre la manifestazione di una condizione di base che la causa, come ad esempio un disturbo d'ansia.

In tal senso, la benzodiazepina rappresenta solo un farmaco sintomatico, nel senso che riesce generalmente a tamponare in modo temporaneo la sintomatologia di base senza però essere una terapia "risolutiva", con il risultato che è probabile che l'insonnia possa ripresentarsi alla sospensione della benzodiazepina.

È dunque fondamentale effettuare una accurata visita psichiatrica diretta con inquadramento diagnostico della motivazione che possa essere alla base dell'insonnia, così da mettere a punto una soluzione che sia sostenibile e risolutiva nel lungo periodo, contrariamente alle benzodiazepine che invece tendono a perdere di efficacia nel caso di terapia continuativa.

Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, un caro saluto

dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
WhatsApp 3406693506

https://www.instagram.com/docfabiotortorelli?

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