Ansia e dolore: quando è il momento di uno psichiatra?
Buongiorno dottori, ho 46 anni è un compagno di vita da 18 che ha 10 anni più di me.
Ho sempre sofferto di ansia, da quando ero piccola finchè 3 anni fa sul lavoro ho avuto episodi di tremori (solo al lavoro) delle mani che cercavo di nascondere.
Così, spaventata, ho intrapreso un percorso di psicoterapia che tuttora proseguo regolarmente.
Purtroppo 20 gg fa il mio compagno ha avuto una diagnosi di cancro avanzato e sono caduta nel baratro La mia vita è cambiata in 5 minuti.
Non ho più fame (l'inappetenza è tipica dei miei stati d'ansia) offuscatezza, ossessione nella ricerca di informazioni sulla malattia, dispena, e mi sveglio durante la notte.
Alterno giorni in cui sono nel "buio", non voglio parlare, non voglio vedere gli amici (perchè il mio compagno non vuole dire ancora nuella), mi fa fatica fare qualunque cosa anche lavarmi i capelli.
Poi ci sono giorni, tipo quelli a lavoro in cui invece sono più attiva ma ho l'ansia, vivo con il senso di fiato corto tutto il giorno e non ho la possibilità di fare esercizi per respirare o rimedi vari. La sensazione di fiato corto per 10 ore me la tengo ma è estenuante.
Ho lo xanax nella borsetta perchè il mio medico me lo prescrisse 3 anni fa "al bisogno" ed ho cercato di farne sempre un uso sporadico, usandolo ad esempio 2 giorni di fila e poi magari accadeva di usarlo di nuovo dopo 3/4 mesi.
In 3 anni avrò usato una boccetta e mezza.
Siccome questa non è una situazione sporadica, sto evitando di usarlo perchè mi spaventa la dipendenza di cui leggo dappertutto.
Ma sono sotto un treno e non so come fare, riesco un pochino a stare meglio la sera quando torno a casa che mi faccio il mio bicchiere di prosecco (a volte 2, ma è sempre stata la mia "decompressione" da dopolavoro.) Secondo voi sono in una situazione in cui dovrei rivolgermi ad uno psichiatra?
Il futuro mi fa molta paura, non ho figli, non ho parenti a Roma, mia sorella è in puglia, i miei genitori ultraottantenni, la famiglia di lui al nord.
Ho solo amici giovani come me ma non posso tormentarli tutti i giorni.
Contunuo ovviamente la psicoterapia ma non è un pronto intervento.
non posso andare tutti i giorni (non potrei nemmeno permettermelo) . Grazie
Ho sempre sofferto di ansia, da quando ero piccola finchè 3 anni fa sul lavoro ho avuto episodi di tremori (solo al lavoro) delle mani che cercavo di nascondere.
Così, spaventata, ho intrapreso un percorso di psicoterapia che tuttora proseguo regolarmente.
Purtroppo 20 gg fa il mio compagno ha avuto una diagnosi di cancro avanzato e sono caduta nel baratro La mia vita è cambiata in 5 minuti.
Non ho più fame (l'inappetenza è tipica dei miei stati d'ansia) offuscatezza, ossessione nella ricerca di informazioni sulla malattia, dispena, e mi sveglio durante la notte.
Alterno giorni in cui sono nel "buio", non voglio parlare, non voglio vedere gli amici (perchè il mio compagno non vuole dire ancora nuella), mi fa fatica fare qualunque cosa anche lavarmi i capelli.
Poi ci sono giorni, tipo quelli a lavoro in cui invece sono più attiva ma ho l'ansia, vivo con il senso di fiato corto tutto il giorno e non ho la possibilità di fare esercizi per respirare o rimedi vari. La sensazione di fiato corto per 10 ore me la tengo ma è estenuante.
Ho lo xanax nella borsetta perchè il mio medico me lo prescrisse 3 anni fa "al bisogno" ed ho cercato di farne sempre un uso sporadico, usandolo ad esempio 2 giorni di fila e poi magari accadeva di usarlo di nuovo dopo 3/4 mesi.
In 3 anni avrò usato una boccetta e mezza.
Siccome questa non è una situazione sporadica, sto evitando di usarlo perchè mi spaventa la dipendenza di cui leggo dappertutto.
Ma sono sotto un treno e non so come fare, riesco un pochino a stare meglio la sera quando torno a casa che mi faccio il mio bicchiere di prosecco (a volte 2, ma è sempre stata la mia "decompressione" da dopolavoro.) Secondo voi sono in una situazione in cui dovrei rivolgermi ad uno psichiatra?
Il futuro mi fa molta paura, non ho figli, non ho parenti a Roma, mia sorella è in puglia, i miei genitori ultraottantenni, la famiglia di lui al nord.
Ho solo amici giovani come me ma non posso tormentarli tutti i giorni.
Contunuo ovviamente la psicoterapia ma non è un pronto intervento.
non posso andare tutti i giorni (non potrei nemmeno permettermelo) . Grazie
Gentilissima,
Da quello che descrive, è probabile che vi sia un quadro ansioso-depressivo in parte latente da anni (importante a tal proposito è quando riferisce che "ha sempre sofferto di ansia" e che "ho sempre lo Xanax nella borsetta", che assume in caso di necessità).
L'attuale situazione complicata a livello familiare ha certamente un impatto notevole, che molto probabilmente può aver "slatentizzato" tale condizione di ansia preesistente in un quadro clinico più intenso, con probabili sintomi anche depressivi.
Lei ha espresso un concetto giustissimo: la psicoterapia l'aiuta, ma non è un "pronto intervento", ed è esattamente così; la psicoterapia è generalmente efficace anche nei sintomi ansioso-depressivi, ma principalmente quando hanno un'intensità lieve e, soprattutto, richiede molto tempo prima di apportare un beneficio concreto.
Lo Xanax inoltre, non può essere una terapia adatta a lungo termine: è "solamente" un ansiolitico sintomatico, non è un farmaco curativo, e non agisce in alcun modo sui sintomi depressivi che sembrerebbero essere presenti; inoltre, a lungo termine, si caratterizza per una progressiva perdita di efficacia anche nella sua azione ansiolitica.
Il consiglio è pertanto di rivolgersi ad uno specialista psichiatra, che possa inquadrare al meglio la sua attuale condizione clinica (anche considerando le difficoltà legate alla sfera familiare con la malattia del suo compagno), e valutare l'opportunità di prescrivere una terapia che possa essere efficace sui sintomi di base già in poche settimane, e che non abbia le problematiche di dipendenza e tolleranza tipiche delle benzodiazepine.
Resto a disposizione per eventuali necessità, le faccio i migliori auguri per tutto.
Un caro saluto
Da quello che descrive, è probabile che vi sia un quadro ansioso-depressivo in parte latente da anni (importante a tal proposito è quando riferisce che "ha sempre sofferto di ansia" e che "ho sempre lo Xanax nella borsetta", che assume in caso di necessità).
L'attuale situazione complicata a livello familiare ha certamente un impatto notevole, che molto probabilmente può aver "slatentizzato" tale condizione di ansia preesistente in un quadro clinico più intenso, con probabili sintomi anche depressivi.
Lei ha espresso un concetto giustissimo: la psicoterapia l'aiuta, ma non è un "pronto intervento", ed è esattamente così; la psicoterapia è generalmente efficace anche nei sintomi ansioso-depressivi, ma principalmente quando hanno un'intensità lieve e, soprattutto, richiede molto tempo prima di apportare un beneficio concreto.
Lo Xanax inoltre, non può essere una terapia adatta a lungo termine: è "solamente" un ansiolitico sintomatico, non è un farmaco curativo, e non agisce in alcun modo sui sintomi depressivi che sembrerebbero essere presenti; inoltre, a lungo termine, si caratterizza per una progressiva perdita di efficacia anche nella sua azione ansiolitica.
Il consiglio è pertanto di rivolgersi ad uno specialista psichiatra, che possa inquadrare al meglio la sua attuale condizione clinica (anche considerando le difficoltà legate alla sfera familiare con la malattia del suo compagno), e valutare l'opportunità di prescrivere una terapia che possa essere efficace sui sintomi di base già in poche settimane, e che non abbia le problematiche di dipendenza e tolleranza tipiche delle benzodiazepine.
Resto a disposizione per eventuali necessità, le faccio i migliori auguri per tutto.
Un caro saluto
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
WhatsApp 3406693506
https://www.instagram.com/docfabiotortorelli?
Utente
Grazie, Dottore per la immediata risposta. La mia paura è proprio quella. Di non essere in grado di gestire questa cosa gigante della mia vita e quindi dover ricorrere ad un pronto intervento inadeguato com ele benzodiazepine che già ho in casa. io ho molta paura di diventare dipendente dagli psicofarmaci. Ma mi consiglia di agire subito e andare da uno psichiatra oppure aspettare? Ho paura di non riprendermi da questa situazione. Non so che fare mi sento spaventata, smarrita e sola (non me la sento adesso appoggiarmi sul mio compagno visto quello che sta vivendo lui).
Gentilissima,
Esattamente per il motivo di evitare che la situazione possa peggiorare, il consiglio è di rivolgersi da uno psichiatra il prima possibile; anche perchè le benzodiazepine non sono una terapia adatta nel suo caso specifico, ed è importante mettere a punto un trattamento farmacologico che possa essere efficace nella sua condizione clinica, e che non causi problemi di dipendenza a lungo termine con perdita di efficacia del farmaco.
Si rivolga ad uno specialista il prima possibile, attendere può essere solo dannoso.
Rinnovo cari saluti restando a disposizione
Esattamente per il motivo di evitare che la situazione possa peggiorare, il consiglio è di rivolgersi da uno psichiatra il prima possibile; anche perchè le benzodiazepine non sono una terapia adatta nel suo caso specifico, ed è importante mettere a punto un trattamento farmacologico che possa essere efficace nella sua condizione clinica, e che non causi problemi di dipendenza a lungo termine con perdita di efficacia del farmaco.
Si rivolga ad uno specialista il prima possibile, attendere può essere solo dannoso.
Rinnovo cari saluti restando a disposizione
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
WhatsApp 3406693506
https://www.instagram.com/docfabiotortorelli?
Utente
Grazie mille dottore, per il consiglio. Devo raccogliere i pensieri e le energie perchè la malattia dle mio compagno mi ha letteralmente travolta e mi ha messo in una condizione ansiogena di "attesa" (è passato poco tempo dalla diagnosi)
Sono lieto di esserle stata d'aiuto, se vuole può tenerci aggiornati.
Le faccio i migliori auguri per tutto
Le faccio i migliori auguri per tutto
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
WhatsApp 3406693506
https://www.instagram.com/docfabiotortorelli?
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 377 visite dal 22/09/2025.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.
Consulti simili su ansia
- Sono pensieri intrusivi dovuti all’ansia o dovrei scavare più a fondo ?
- Escitalopram è efficace se l’ansia mattutina persiste?
- Il mio tremore è causato dai farmaci per ansia e depressione?
- Effetti collaterali
- Fitte al petto, origine ansiosa o cardiaca?
- Ansia o depressione? Come distinguere i sintomi misti emotivi
Consulti su ansia e panico
Altri consulti in psichiatria
- depressione persistente: cosa fare con efexor 150mg?
- Depressione cronica: terapia attuale efficace?
- Libido intensa, sintomi post-orgasmo invalidanti e ansia: aiuto?
- Paura di perdere il controllo: cos'è?
- Come ritrovare la felicità nel mangiare e nel stare bene?
- Sindrome post-SSRI: cosa dice la scienza?