Aumento cipralex

Buongiorno, nel 2019, sotto consiglio della psichiatra assunsi 10 mg di cipralex arrivandoci gradualmente, passando da 5 mg per la prima settimana.
Questo per ansia somatizzata allo stomaco, sbandamento e crisi vaso vagali.
Non ho mai interrotto da allora e stavo bene.
Da gennaio, dopo la morte improvvisa di mio padre, dopo vari traslochi e periodo stressante ho cominciato a sentirmi sempre stanca, demotivata ma senza ansia, la quale poi è arrivata ad agosto con vari sintomi.
Ho resistito un po e poi sono tornata dalla psichiatra che mi ha fatto la diagnosi scrivendo: ansia di tratto e di stato, ansia anticipatoria e mi ha parlato di inversione somatica.
Siccome prendevo già il cipralex, ha pensato di mantenere quello, alzando il dosaggio a 15 mg e tamponare con 5 gocce al giorno di xanax che già assumeva dal 19 di agosto e che assumo tuttora.
Lei mi aveva consigliato 4 gocce di trittico ma.
non ho voluto prenderle per il semplice motivo che a me viene sonno anche troppo a causa dell'ansia e dovendo guidare, lavorare ho preferito mantenere lo xanax ancora per un po.

Ora, sono a 17 giorni dall'aumento del cipralex.
La prima settimana tutto bene,.
solo stomaco chiuso es un po di nausea e paure (sono ipocondriaca), ora dopo più di 2 settimane mi è ritornata l'ansia, tachicardia e vuoto allo stomaco, anche se le paure sono diminuite.
Non sto bene e le 5 gocce di xanax che prendo mi rimbambiscono un po.
Mi è aumentata la sonnolenza soprattutto alla mattina e l'agitazione.
Sono effetti collaterali dell'aumento di dose?
Presumo sia presto per vedere dei risultati anche se comunque prendevo già il cipralex da 5 anni?

Grazie a chi volesse rispondermi