Ricaduta DAG/ansia dopo sospensione farmaci?

Salve dottori ho sofferto a lungo di Disturbo d'Ansia Generalizzato (DAG), con forte componente ossessivo-ruminativa, scatenato da stress e ansia da prestazione.
Il quadro è sempre stato dominato dalla paura della perdita/solitudine e da un Ego giudicante costante.

Terapia Farmacologica (2016 - Inizio 2025): Il trattamento principale è stato con Escitalopram (Entact) 20 mg/die.
Ho fatto uso saltuario di Alprazolam (benzodiazepine) e Visken (beta-bloccante) come supporto, specialmente nei periodi di forte allarme e insonnia.

Dopo un lungo periodo di stabilità, ho intrapreso un percorso di rafforzamento psicologico con focus su Mindfulness, ACT e l'approccio corporeo (disidentificazione, osservazione del "rumore mentale", ancoraggio al presente).

Sospensione Farmaci: Ho completato la sospensione graduale di tutti i farmaci (Escitalopram, BZD e Visken) circa 6 mesi fa, raggiungendo una stabilità e autonomia notevoli (es.
viaggi in solitaria senza ansia o farmaci).

Da circa 7-10 giorni, a seguito di un innesco fisico (problemi acuti al nervo sciatico che mi hanno immobilizzato, generando paura e stanchezza) e stress lavorativo, il quadro è radicalmente cambiato.

Nonostante abbia mantenuto la sospensione farmaci, sono rientrato in un intenso stato di allerta e disagio cronico.

1.
Allerta Somatica e Tensione: Sensazione costante di rigidità, tensione e magone (vuoto emotivo/stomaco), specialmente a riposo (a letto, guardando la TV).
Sento di "non star bene" fisicamente.

2.
Ruminazione Catastrofica Ritorno amplificato del dialogo interiore negativo ("sei zero, " "sei ricaduto") e forte paura del futuro ("non passerà, " "riprenderò i farmaci, " "paura perenne di perdere i genitori/solitudine").
La mente è entrata in un loop di "fissa" dove la tensione fisica amplifica le paure esistenziali.

3.
Abbattimento/Disagio: Sensazione di "tutto nero", che mi porta a dubitare della strategia adottata finora.


La mia strategia attuale è l'Accettazione Radicale (osservare l'allerta e il rumore senza reagire, tornando all'ancoraggio corporeo e continuando le attività quotidiane).


Sono esausto, ma determinato a non cedere ai farmaci se non strettamente necessario.
Nell'ultimo periodo sto covando ecco, eccesso di malinconia e nostalgia, ad esempio se visualizzo ricordi passati mi viene sempre un magone come se il presente e del tutto insoddisfacente, in questi ultimi giorni la mente i pensieri disfunzionali prendono il sopravvento, quindi per quanto cerco di non credere ai pensieri e distanziarli e un lavoro estenuante nonostante ho una qualita di vita attiva.
Ma ecco mi sento più "debole" permettetemi il termine piu ruminante, ecco non ho sensazioni di leggerezza
In definitiva vorrei sapere cari ed egregi dottori, puo' essere a distanza di 5 mesi una ricaduta o sintomi da sospensione? io non sono contrario ai farmaci basta che sto bene e ho una buona qualita di vita
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
La situazione descritta è complessa e richiede un'analisi attenta.

È difficile distinguere nettamente tra una ricaduta del DAG e sintomi legati alla sospensione dei farmaci, specialmente a distanza di tempo.

La ricomparsa dei sintomi caratteristici del DAG (allerta somatica, ruminazione catastrofica, abbattimento) innescata da stress fisici e lavorativi suggerisce fortemente una ricaduta.



La situazione sembra indicare una ricaduta del DAG. È fondamentale monitorare attentamente i sintomi e considerare tutte le opzioni terapeutiche disponibili per ritrovare il benessere.

https://wa.me/390698234174
https://t.me/FSRuggiero_psichiatra
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Gentile Dottor Ruggiero,
la ringrazio di cuore per la risposta e per l’attenzione.
Vorrei aggiungere qualche dettaglio in più per darle un quadro completo della mia situazione.

Ho sospeso definitivamente Escitalopram (Entact) a giugno 2025 e, già da fine 2024, anche benzodiazepine e Visken.
Nei mesi successivi sono stato molto bene: niente ansia clinica, nessun attacco di panico, ottima autonomia.
Ho continuato a lavorare regolarmente (turni in fonderia), viaggiare, frequentare la palestra e il ballo, tutto senza farmaci.
Ho seguito con costanza un percorso basato su mindfulness e osservazione dei pensieri, cercando di vivere nel presente e non reagire alle fluttuazioni mentali.

Da circa 3 4 settimane, però, ho notato una ripresa graduale di tensione e paura, iniziata dopo un episodio fisico (forte sciatalgia che mi ha bloccato per giorni) e un periodo di stress al lavoro.
Da allora mi porto dietro un senso di allerta continua, tensione fisica (stomaco chiuso, corpo rigido) e una mente che ruminando mi dice stai ricadendo , non ce la fai , devi riprendere i farmaci .
Provo anche malinconia e nostalgia per il passato, come se il presente fosse piatto o privo di emozioni positive.

Nonostante tutto, continuo a fare la mia vita normalmente: lavoro, palestra, ballo, socialità.
Però dentro sento un disagio costante, come se la mente non si fidasse più della serenità raggiunta nei mesi scorsi.
Il sonno è disturbato e leggero, ma dormo comunque qualche ora a notte.

La mia strategia è restare presente, accettare i sintomi e osservarli senza reagire, come ho imparato in questi anni.
Però ora mi trovo in dubbio: non so se è una vera ricaduta del DAG che richiede un nuovo supporto farmacologico, o se è una fase transitoria, una sorta di resistenza finale che il sistema nervoso attraversa prima di stabilizzarsi del tutto.

Personalmente non sono contrario a riprendere un farmaco se serve davvero l’obiettivo è solo stare bene.
Vorrei capire, secondo la Sua esperienza, se la strada della presenza e accettazione può ancora bastare, oppure se è il caso di valutare un piccolo supporto farmacologico per aiutare il sistema a riequilibrarsi.

Grazie ancora per il tempo e la disponibilità.
Un caro saluto
Segnala un abuso allo Staff
Utente
Utente
In attesa di un riscontro pongo i miei cordiali saluti
Segnala un abuso allo Staff
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto

Consulti simili su ansia

Consulti su ansia e panico

Altri consulti in psichiatria