Peggioramento sintomi con introduzione surmontil 20gocce al giorno e abbassamento depakin
Come già descritto in precedente consulto ho avuto un anno e mezzo fa una forte ricaduta di ansia dopo circa 10 anni di assoluto benessere.
Oltre a riniziare il percorso di psicoterapia corporea che mi aiutò da ragazzo a riprendermi da una situazione simile a quella di adesso ho contattato uno psichiatra che mi prescrisse all inizio seroquel 50mg, depakin 250mg per salire a 750mg gradualmente e 20mg di paroxetina.
I primi mesi stavo abbastanza bene ma il seroquel mi stordiva troppo.
Passammo dunque a sostituirlo con aripiprazolo ma gli effetti della terapia scemarono.
Dovetti poi sospendere aripiprazolo perché non mi permetteva di guidare a causa della sonnolenza.
Dopo averlo tolto l' ansia era sempre molto presente anche se qualche momento buono c era.
Dopo aver vissuto un vacanza da incubo quest estate decido di rivolgermi ad altro specialista che mi diminuisce depakin a 500mg e introduce surmontil 20gocce 5 mattino 5 pomeriggio e 10 sera.
Seguo questa terapia ma sto peggio.
Anche i sintomi intestinali per i quali ho ossessione (ho sempre paura di dover correre in bagno) sono peggiorati e la dispnea non mi lascia mai stare.
Sto continuando la psicoterapia corporea, a volte sembra che qualche nodo si sciolga ma poi il malessere si ripresenta da capo.
Sottolineo che la ricaduta di Luglio 2024 è coincisa con un trasloco, ristrutturazione di casa nuova, periodo conflittuale con compagna e suocero e gestione di 2 bambini che avevano 1 anno e 3 anni.
Non so più cosa fare, sono affranto.
Credo che il mio malessere sia di pura origine emotiva/psicologia, vedo le medicine come una stampella a volte necessaria ma al momento a parte avermi fatto ingrassare 15 kg in poco tempo non vedo grandi benefici. Mi viene spesso da piangere, mi sento che non dovrei lasciare il controllo e vivere come ho saputo fare per tanti anni, sicuro di me e vivendo attimo per attimo ma non ci riesco, ho come la necessità di controllare ogni respiro per paura di potermela fare sotto.
Tutto questo, per un uomo di 38 anni che si sentiva felice e realizzato fino a un anno fa, è veramente doloroso.
La paura di dover correre al bagno non è un sintomo intestinale.
"Credo che il mio malessere sia di pura origine emotiva/psicologia,", appunto.... per la precisione non l'origine, è l'espressione. L'origine è cerebrale, l'espressione è emozionale o di pensiero (paura di...).
In terapia in effetti ha la paroxetina, ma le cose cambiano se è un'ossessione oppure se sono sintomi intestinali su cui poi sviluppa una fissazione (anche se è difficile capire poi, perché chi li ha tende a riferirli come sintomi e secondariamente paura anche quando il rapporto è esattamente opposto). Il Surmontil funzional sul panico, non sulle ossessioni, dopo un mesetto.
Dr.Matteo Pacini
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Nessuno dei due psichiatri si era sbilanciato con precisione a inquadrare il tipo di disturbo. I problemi intestinali sono una ossessione che nasce da lontano quando mi esplose il malessere con una forte colite durata dai 17 anni ai 26 circa, andavo in bagno anche 8/10 volte al giorno nei momenti peggiori. Parallelamente ai disturbi intestinali esplose l' ansia per paura di fare brutte figure a causa del mio malessere, ansia che ho capito avere origini più profonde ( dover esser sempre forte, pronto, mai fragile agli occhi miei e degli altri ).
Poi i sintomi intestinali si attenuarono, rimase solo l' ansia in pratica e dai 27 anni iniziai a star bene e ho goduto di un' ottima salute mentale e fisica dai 28 anni fino appunto ai miei 37 anni ( Luglio 2024 ).
Adesso non soffro di colite o meglio, tendo ad andare in bagno con urgenza e feci molle nei periodi in cui sono veramente in tensione per tutto il giorno e so che il funzionamento intestinale é direttamente coinvolto dagli stati di ansia, però vado in bagno 1 o due volte al giorno massimo nonostante la tensione mentale e fisica. Quindi si tratta di una ossessione.
La cosa particolare è che per esempio 1 mese fa prima di iniziare l' ultima cura con l' aggiunta del surmontil sono stato 4 giorni a Lubiana con la mia famiglia e sono stato bene, mi sono lasciato andare e sia mentalmente che a livello intestinale sono stato bene. Come si spiega questo?
La ringrazio per l' attenzione che mi concede.
Andrea
Si esprime come se cercasse un controllo della funzione intestinale, che semplicemente va per i fatti suoi per come deve andare. L'ossessione la fa star male, e va migliorata la cura su quella.
Dr.Matteo Pacini
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Mi sento tremendamente in colpa con me stesso, ho due splendidi bambini, sono fondamentalmente sano, una compagna che nonostante gli alti e bassi di un rapporto mi sostiene e mi ama immensamente, due genitori ancora presenti... ma sto male. Ho la gola e il petto che mi si stringono, il respiro corto per buona parte della giornata e la speranza che la tensione non mi faccia correre al bagno.
Ovviamente nei pochi periodi in cui mi sono fidato di me stesso senza ascoltare in modo ossessivo il mio corpo sono stato bene sia di intestino che come lucidità mentale e respirazione.
Vorrei solo riuscire a tornare a star bene come sono stato peraltro senza medicine dai 27 ai 37 anni, la mia qualità di vita ne sta risentendo tremendamente. Inoltre con la terapia farmacologica sono ingrassato di 15kg e questo di certo non é un aspetto di poco valore per me, abituato ad avere perlomeno un fisico atletico.
Ha dei consigli da darmi?
Saluti
Andrea
Dr.Matteo Pacini
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Secondariamente ho chiaro che la terapia che sto assumendo ha i tratti di una terapia per disturbo bipolare ma cosa vuol dire che quello non è l' oggetto del consulto?
Grazie ancora per il suo tempo
Andrea
Voglio dire che Lei ha scritto per un problema d'ansia, poi però la sua cura non è impostata per un problema d'ansia ma per un disturbo bipolare con associato problema d'ansia, per così dire.
Mi chiedevo se le fosse chiaro il complesso di queste diagnosi e anche le implicazioni terapeutiche generali.
Dr.Matteo Pacini
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Stamani ho chiamato la psichiatra dicendole che non sto bene con l' introduzione di Surmontil e da 20 gocce suddivise in 5 mattina 5 pomeriggio e 10 la sera mi ha lasciato solo le 10 gocce serali. Ha senso secondo lei come terapia per un disturbo ansioso ossessivo ( tendenza ad auto osservazione del respiro e della funzione intestinale, che chiaramente deriva dalla mia paura di perdere il controllo ) ?
Grazie veramente per la sua gentilezza e riscontro.
Andrea
Se potenzia l'effetto dell'antidepressivo sull'ansia, allora non ha senso il termine stabilizzatore dell'umore. Non è una dose bassa, la dose fa riferimento al valproato ematico, la dose per bocca è irrilevante perché variabile, ma comunque non sarebbe bassa neanche in questo senso.
Seroquel anche è un prodotto che va nello stesso senso.
Ora che si prescriva un farmaco per potenziare medicine che sono a dose assolutamente non massima, non ha senso rispetto al concetto di "potenziamento". Se uno deve potenziare una terapia per un doc a base di paroxetina, usa una dose maggiore di paroxetina... se si sceglie questo schema ci sarà un motivo diverso, altrimenti è strano.
Dr.Matteo Pacini
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Sono fortemente sfiduciato dottore, sto vivendo tutte le mie giornate con il cuore in gola in continuo stato di vigilanza con la paura di farmela sotto e sono stanco, molto stanco.
Ho una compagna, due bambini bellissimi, un lavoro ben pagato e una casa. Non mi manca nulla, eppure sono ridotto uno straccio, mi faccio rabbia da solo.
Mi perdoni lo sfogo. In questo modo mi sta venendo voglia di rinunciare alle medicine tanto sto come se non le prendessi....
Andrea
Su un DOC, più che potenziare uno potrebbe abbinare quel farmaco perché sta curando un complesso di situazioni e quindi migliora il risultato abbinando. Potenziare significa invece una cosa diversa, sul doc.
Dr.Matteo Pacini
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Immagino si riferisca sicuramente al Depakin e anche al Surmontil. Comunque da come mi hanno presentato la situazione entrambe gli specialisti il depakin mi é stato prescritto per arginare l' ansia. Ho ritirato gli esami del sangue e ho l' acido urico più alto del normale, così anche gli eosinofili e le transaminasi...
Eosinofili: 7,7 %
Acido urico: 7,6 mg/dL
Alanina aminotransferasi (ALT o GPT): 54 U/L
Immagino siano valori provocati dall' assunzione dei farmaci.
L' acido valproico con dose pari a 500mg é intorno ai 40 quindi sotto il valore terapeutico.
Il mio psicoterapeuta é convinto che riuscendo a lasciare andare il controllo riuscirò a venire fuori da questa situazione riesplosa appunto in concomitanza con una fase complessa della mia vita. Il fatto che io sia stato benissimo dai 27 ai 37 anni può voler dire che la mia situazione si riconduce al mio mondo emotivo ?
Grazie per i suoi riscontri.
Andrea
I valori li deve sottoporre al medico, non saprei dove vede che siano dovuti ai farmaci (cioè il valore anomalo che è gli eosinofili dico).
" riuscendo a lasciare andare il controllo riuscirò a venire fuori da questa situazione ".., si, questo è il come avviene, ma con quale strumento ?
Dr.Matteo Pacini
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Teoricamente dovrei sviluppare gli strumenti che servono a lasciarmi andare tramite la psicoterapia ma é un processo lungo. Una parte di me sa quale é la direzione giusta ma ce n é un' altra che mi tira sempre giù, che mi dice che non posso fidarmi e che mi porta a stare tutto il santo giorno in allerta e con il respiro a metà.
Speravo solo che il sostegno farmacologico mi aiutasse un po' di più aa darmi la spinta necessaria, forse va rivista la terapia ma non sta a me deciderlo.
La ringrazio per la sua attenzione.
Andrea
E poi di che tempi parliamo, "lunghi" ? Di che metodo, non riesco a capire l'approccio.
Il farmaco non è un "sostegno" e la psicoterapia qualcosa di più profondo, possono essere a vari livelli di profondità sia l'uno che l'altra. L'importante è che siano definiti, e che la riuscita non dipenda dall'assenza dei sintomi, altrimenti è una contraddizione in termini.
Dr.Matteo Pacini
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Ho svolto psicoterapia corporea reichiana sia da ragazzo dai 22 ai 27 anni, periodo dopo il quale sono stato bene per 10 anni poi da un anno e mezzo avevo ripreso sempre con lo stesso terapeuta ma proprio ieri ho deciso di interrompere il percorso perché non ho sentito cambiamenti positivi in me. Adesso starò per un po' di tempo fermo e mi guarderò intorno per capire a chi affidarmi e a quale indirizzo psicoterapico. Quando lei dice che il farmaco non é un sostegno cosa intende? E cosa vuol dire che farmacoterapia e psicoterapia devono essere definiti e che la riuscita non dipende dall' assenza di sintomi. Io mi sentirei "guarito" nel caso non avessi più ansia quotidiana così invalidante... sennò quando si può parlare di riuscita di una terapia?
La ringrazio,
Andrea
Dr.Matteo Pacini
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Ovviamente non può fare una diagnosi a distanza ma é giusto per capire cosa può comprendere il doc.
Grazie infinite
Andrea
Dr.Matteo Pacini
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.
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