Ansia rientro al lavoro e gelosia: è normale?
Buongiorno,
Scrivo per chiedere supporto su un tema che ultimamente mi fa stare male
Mio figlio ha tre mesi e mezzo ed essendo il primo nipote i nonni sono felicissimi ovviamente, sia quelli materni che quelli paterni.
A me fa solo piacere far vedere il nipotino, vivo infatti nella stessa strada dei nonni paterni e anche i miei genitori vivono a pochi km.
Andiamo spesso da entrambi a cena o a pranzo.
Quando siamo a cena capita spesso che il nonno paterno tenga il bimbo in braccio mentre noi mangiamo e per me è un gran sollievo dopo una giornata stancante con un neonato...
Abbiamo concordato che quando dovrò tornare a lavorare mio figlio verrà tenuto un po’ da mia madre è un po’ dai nonni paterni, ancora ci sembra piccolo per l’asilo nido.
Si sta avvicinando il momento di tornare a lavoro per me e (premetto che sono sempre stata ansiosa) prevedo che sarà molto difficile staccarmi da mio figlio, con il quale sento di essere quasi un tutt’uno ora...e sicuramente mi sentirò in colpa nell’essere assente tante ore al giorno.
Con questo ci si mettono anche i suoceri che spesso parlando col nipotino dicono che non vedono l’ora di poter viaggiare con lui in camper quando la mamma torna a lavorare.
Quando ne parlo con mio marito lui dice che sono i nonni alla fine io sto male quando dicono così perché non voglio allontanarmi da lui e sono sinceramente gelosa che loro viaggino cn lui.
Inoltre io la sera quando torno voglio vederlo, non riesco ad immaginare di nn vederlo per più giorni.
Gli accordi erano che lo avrebbero tenuto, non di fare viaggi...
Sono una cattiva madre se provo questi sentimenti?
L’altro giorno non riuscivo a smettere di piangere siccome hanno ancora fatto la battuta che quando io andrò a lavorare loro se lo portano con sé in viaggio io voglio che mio figlio i viaggi li faccia con i genitori, coi nonni può stare a casa all’aria aperta in campagna
Scrivo per chiedere supporto su un tema che ultimamente mi fa stare male
Mio figlio ha tre mesi e mezzo ed essendo il primo nipote i nonni sono felicissimi ovviamente, sia quelli materni che quelli paterni.
A me fa solo piacere far vedere il nipotino, vivo infatti nella stessa strada dei nonni paterni e anche i miei genitori vivono a pochi km.
Andiamo spesso da entrambi a cena o a pranzo.
Quando siamo a cena capita spesso che il nonno paterno tenga il bimbo in braccio mentre noi mangiamo e per me è un gran sollievo dopo una giornata stancante con un neonato...
Abbiamo concordato che quando dovrò tornare a lavorare mio figlio verrà tenuto un po’ da mia madre è un po’ dai nonni paterni, ancora ci sembra piccolo per l’asilo nido.
Si sta avvicinando il momento di tornare a lavoro per me e (premetto che sono sempre stata ansiosa) prevedo che sarà molto difficile staccarmi da mio figlio, con il quale sento di essere quasi un tutt’uno ora...e sicuramente mi sentirò in colpa nell’essere assente tante ore al giorno.
Con questo ci si mettono anche i suoceri che spesso parlando col nipotino dicono che non vedono l’ora di poter viaggiare con lui in camper quando la mamma torna a lavorare.
Quando ne parlo con mio marito lui dice che sono i nonni alla fine io sto male quando dicono così perché non voglio allontanarmi da lui e sono sinceramente gelosa che loro viaggino cn lui.
Inoltre io la sera quando torno voglio vederlo, non riesco ad immaginare di nn vederlo per più giorni.
Gli accordi erano che lo avrebbero tenuto, non di fare viaggi...
Sono una cattiva madre se provo questi sentimenti?
L’altro giorno non riuscivo a smettere di piangere siccome hanno ancora fatto la battuta che quando io andrò a lavorare loro se lo portano con sé in viaggio io voglio che mio figlio i viaggi li faccia con i genitori, coi nonni può stare a casa all’aria aperta in campagna
Buongiorno,
Dalle sue parole non mi sembra si tratti unicamente di gelosia in senso stretto ma del bisogno di proteggere la relazione con il figlio e di mantenere un ruolo chiaro come madre, anche in un contesto dove altre figure familiari si affacciano con entusiasmo. Potrebbe essere utile che lei e suo marito vi confrontiate su come gestire insieme i confini familiari: non si tratta di impedire ai nonni di partecipare ma di evitare che si sostituiscano a voi nel definire tempi e modalità di cura. Il nodo non è tanto lasciarlo ai nonni, ma la sensazione di non avere voce nella direzione che le cose stanno prendendo. Lavorare su questo, magari con uno spazio di ascolto dedicato, può aiutarla a ritrovare una posizione più salda, meno difensiva e più consapevole del suo modo di essere madre.
Un caro saluto,
Dalle sue parole non mi sembra si tratti unicamente di gelosia in senso stretto ma del bisogno di proteggere la relazione con il figlio e di mantenere un ruolo chiaro come madre, anche in un contesto dove altre figure familiari si affacciano con entusiasmo. Potrebbe essere utile che lei e suo marito vi confrontiate su come gestire insieme i confini familiari: non si tratta di impedire ai nonni di partecipare ma di evitare che si sostituiscano a voi nel definire tempi e modalità di cura. Il nodo non è tanto lasciarlo ai nonni, ma la sensazione di non avere voce nella direzione che le cose stanno prendendo. Lavorare su questo, magari con uno spazio di ascolto dedicato, può aiutarla a ritrovare una posizione più salda, meno difensiva e più consapevole del suo modo di essere madre.
Un caro saluto,
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483
Utente
Grazie Dott.ssa per la sua risposta al mio consulto. Mi ha aiutato molto a capire i motivi interiori che scatenano varie emozioni dentro di me. Ne ho infatti parlato con il mio compagno cercando di essere più assertiva sulle mie volontà.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 423 visite dal 15/10/2025.
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