ansia da prestazione e disfunzione erettile: come uscirne?

Salve ho 50 anni e non ho mai avuto problemi sessuali in passato.
Negli ultimi 2 anni dopo il divorzio tutto è andato molto bene sessualmente parlando.

Ma, purtroppo, il primo episodio di malfunzionamento si è verificato il 14/09 passato ovvero circa 1 mese fa.

Ritengo collegato quel episodio al fatto che nei 3 giorni prima del 14/09 ero andato in ferie lavorative ed ho fatto molto sesso, ho fatto troppo footing tutte le mattine e palestra il pomeriggio.
Questo mix credo sia collegato al fatto che il mio pene non si sia inturgidito nel mentre di un incontro sessuale.

Sono rimasto basito/scioccato dato che non mi era mai successo e ciò ha innescato un turbine di pensieri che ormai da 20 giorni girano e rigirano attorno a questa problematica nella mia mente.

Infatti negli episodi sessuali successivi è scattata una ansia, che non ho mai avuto, di fare cilecca, che mi si accende proprio un quarto d'ora prima ed effettivamente mi fa fare cilecca, ed oggi 12/10 è successo nuovamente.

Tornerò al lavoro lunedì dopo diverse settimane e non vedo l'ora cosi da essere più impegnato mentalmente.

Secondo voi come posso risolvere questo problema?
Grazie anticipatamente e comprensione
Dr.ssa Elisabetta Carbone Psicologo, Sessuologo 251 10
Buongiorno,
Quello che descrive segue un periodo di forte stress fisico o emotivo: il corpo ha semplicemente segnalato un sovraccarico, ma poi mi sembra di capire che l’impatto psicologico dell’episodio ha poi alimentato un circolo di ansia da prestazione.
Il problema che porta oggi non è più fisico, ma legato all’anticipazione del fallimento: più controlla la prestazione, più l’attivazione ansiosa interferisce con l’eccitazione. Il ritorno alla routine lavorativa può aiutare a ridurre la ruminazione, ma per interrompere davvero questo schema è utile affrontarlo in un percorso sessuologico, orientato alla gestione dell’ansia e alla ristrutturazione delle aspettative.
Nel frattempo cerchi di sospendere i tentativi di verifica delle performance. Con il giusto spazio e senza pressione, il corpo tende a ripristinare spontaneamente la sua risposta fisiologica. Se il problema persiste potrebbe essere utile anche una visita specialistica.
Resto a disposizione,

Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483

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Buongiorno Dottoressa la ringrazio per la risposta che mi ha aiutato a sdrammatizzare la situazione ed a leggere la situazione come un allarm del mio corpo. Mi sono prefisso di rimanere a riposo totale per minimo 30 giorni per consentire al mio corpo una sorta di rese o ripristino. Dopo tale periodo valuterò le reazioni del mio corpo. La ringrazio nuovamente e le saluto cordialmente
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