Disturbo d’ansia generalizzata

Buona sera, chiedo un vostro parere per una situazione d cui non riesco ad uscire.
soffro di ansia dal 2019 a seguito di episodi traumatici.
la mia ansia è stata molto violenta (vomito, insonnia e tantissime somatizzazioni invalidanti) dopo varie vicissitudini ho iniziato ad assumere lo zoloft da 150 mg.
Per tre anni sono stata benissimo, pochissimi episodi comunque gestibili.
Il mio psichiatra così ha iniziato a farmi scalare, fino ad arrivare a 75 mg.
Dopo un mese a questo dosaggio, si è scatenato l inferno e sono finita in pronto soccorso dove la psichiatra ha aggiunto deniban e olanzapina.
Va subito meglio, così elimino il deniban e la psichiatra aumenta lo zoloft a 200 mg.
ho provato anche a eliminare l olanzapina (mi ha fatto mettere su peso) ma dopo pochi giorni sto male di nuovo.
Adesso il mio problema è che, riesco a fare tutto, sport, lavoro e tutto ciò che riguarda la mia famiglia, Quindi non sto male.
Ma la verità è che non sto nemmeno BENE.
Ho tutto il giorno un’angoscia latente che riesco a tenere a bada ma è davvero stancante.
non riesco a capire se sia ansia o tristezza o entrambe.
Vorrei sapere se secondo voi devo rassegnarmi e questa angoscia residua devo tenermela o se invece posso pretendere che vada via rivedendo la cura.
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
La diagnosi di trattamento nello specifico quale sarebbe?

Attualmente, quindi, la terapia in cosa consiste?

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La diagnosi è di sindrome ansioso depressiva. siccome rimuginavo tantissimo mi hanno aggiunto 2,5 mg di olanzapina e attualmente prendo questa e 200 di zoloft
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La psichiatra mi ha detto che comunque la depressione è reattiva all’ansia
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L’angoscia mi fa sentire come se dovessi ricadere da un momento all’altro, come se fossi sempre in bilico. La psichiatra non vuole cambiarmi la cura perché secondo lei quello che ho ottenuto è già un ottimo risultato. ma io continuo a sentirmi in modalità sopravvivenza. Ho provato anche con la psicoterapia ma non ho più denaro né motivazione per riprendere, visti gli scarsi risultati avuti in passato. Potete darmi una vostra opinione?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
La terapia va rivista in funzione della permanenza della sintomatologia ancora presente e che non ha una risposta soddisfacente con la terapia attuale.

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